venerdì 14 maggio 2021

AFGHANISTAN RITORNO AL MEDIOEVO

 L'11 Settembre 2001 è una data fatidica che ha cambiato il corso della storia non solo per l'impatto devastante con le Due Torri che si sgretolavano trapanate dai due aerei ma anche per le conseguenze che ne derivarono con le sanzioni e le spedizioni punitive dell'allora Presidente George Bush contro gli Stati canaglia che accoglievano AlQaeda proteggendo Osama Bin Laden e tutti gli integralisti islamici, Talebani in primis che spadroneggiavano seminando terrore in Afghanistan. Se la storia ci ha tramandato un Presidente Bush inadeguato ed incapace, non ha ancora rivelato gli effetti del mandato del nuovo Presidente Joe Biden il cui unico pregio fino a d'ora è quello di aver destituito Donald Trump ma è come se fosse stato votato a scatola chiusa andando per esclusione. Biden si è preso tutto il merito del vaccino anche se era già stato scoperto con Trump e ora sta facendo la sua prima mossa come Presidente rischiando di passare alla storia per il tentativo di pace più maldestro che il mondo possa ricordare. 

Sì perchè Biden ha dichiarato che l'11 Settembre 2021 per chiudere un ventennale di esportazione della democrazia, toglierà definitivamente le truppe americane in missione di pace in Afghanistan lasciando finalmente quel paese in mano alla democrazia. Un paese libero di gestirsi anche se tutto il mondo sa che lo lascerà in mano ai Talebani il cui unico obiettivo è quello di ripristinare l'oscurantismo medievale originario rimettendo tutte le donne al loro posto tra le mura di casa dalle quali poter tornare a uscire con il burqa sempre accompagnate da un uomo per non subir molestie tradotte anche in pubbliche bastonate.


Nel film Viaggio a Kandahar le condizioni delle donne in questo periodo erano denunciate dall'autrice del libro omonimo e interprete del film Nelofer Pazira la quale dietro lo scafandro del burqa e della fessura negli occhi ritrovava questo mondo dove una donna era ridotta a una condizione di assoluta dipendenza verso l'uomo-padrone con diritto di vita e di torturarla fino alla morte (molte donne sono state sfregiate con l'acido). E' rimasta impressa una scena nella quale il dottore visitava una paziente dal buco della parete con il figlioletto che gli spiegava i sintomi perchè alla donna era proibito qualsiasi contatto anche con un dottore. 

Con la cacciata dei Talebani si sono aperte le scuole per le bambine e le ragazze per poter dare loro un futuro nel lavoro potendo così usufruire di quell'autonomia necessaria per vivere una vita senza paura di soprusi vessazioni torture e violenze inaudite introdotte dai Talebani se non si fossero assoggettate al padre, marito, fratello e figlio e di una crudeltà tale da annientarne lo spirito relegandole ad un livello di nullità da procurar un'infelicità senza alcuna speranza. La protagonista del film di cui sopra infatti dal Canada dove si era rifugiata tornava nella sua terra perchè la sorella voleva suicidarsi tanto era grande l'infelicità per la sua condizione.


Il mondo, specie quello femminile, non può restare a guardare ed ha il dovere di insorgere prima che sia troppo tardi
perchè gruppi di Talebani sono già usciti mandando i loro scoppiettanti segnali facendo esplodere bombe in alcune scuole frequentate da ragazzine per impedir loro di studiare e di diventare consapevoli dei loro diritti. Con l'istruzione acquisita in questi anni è molto difficile che le donne non si ribelleranno alla prospettiva di regredire a quel periodo oscurantista sperando di non essere lasciate sole. Da un Presidente come Joe Biden nessuno si sarebbe aspettato una simile mossa senza valutare le conseguenze che oltre a danneggiare le donne Afgane potrebbero mettere un'ombra sul suo mandato come Presidente sessista ritorcendosi contro avendo sottovalutato il fatto che le donne nel mondo siano in maggioranza e che potrebbero dargli battaglia tutte coese nello scendere in campo. Possibilmente non come ai tempi in cui i Talebani imposero il burqa in Afghanistan quando le star affollavano il salotto di Bruno Vespa facendo la sfilata dopo aver infilato lo scafandro per raccontare che cosa si provasse a stare dentro!

Non ci interessa. Quello che conta è che le truppe militari restino a salvaguardar il diritto delle donne di poter studiare, lavorare e scegliere chi amare. Insomma vivere invece che tornare ad annullarsi sotto il giogo Talebano.


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