mercoledì 12 maggio 2021

LIVIA DRUSILLA PUBBLICHE VIRTU' E VIZI PRIVATI

 Dopo il primo Re del quale abbiamo già parlato, nella ricerca delle serie da vedere in Streaming è spuntata quella di Augusto, miniserie Tv di passata memoria e rivista con piacere soprattutto nel ritrovare il mitico Peter O'Toole nei panni del vecchio coriaceo   Ottaviano diventato Augusto primo Imperatore di Roma dopo aver sconfitto clamorosamente Antonio e Cleopatra (interpretata da una seducente e giovanissima Anna Valle) ad Azio.


Su questo pezzo di storia sta uscendo un'altra serie "Domina" incentrata sulla figura di Livia Drusilla (interepretata da Kasia Smutniack) 
seconda moglie di Augusto in fantasiosa versione femminista e poco attinente alla storia a cominciar dal titolo Domina per sottolineare il potere di Drusilla divina Imperatrice di Roma quando nella realtà Augusto tale titolo lo aveva rifiutato in vita.
Infatti in occasione di una festa quando un adulatore fra il pubblico si rivolse a lui per acclamarlo come Dominum Buono e Giusto, Augusto si oppose proibendo  ai familiari di chiamarlo Dominus ed al popolo di venerarlo come “divino”.
La prima serie Augusto Primo Imperatore invece cerca di attenersi alla storia tramandata raccontando come Livia portò “in dote” due figli Tiberio e Druso avuti dal marito Claudio Nerone costretto a divorziare per lasciare il letto ad Augusto che a sua volta si era liberato della moglie 


portandosi appresso la figlia Giulia (Vittoria Belvedere), la vera ribelle di famiglia per la vita scandalosa tanto da essere esiliata da Roma su istigazione della matrigna Livia (interpretata da Martina Stella giovane e Charlotte Rampling anziana) per avere campo libero per i suoi figli alla successione al trono. Non solo perchè il campo veniva sgomberato anche dai figli di Giulia nipoti di Augusto e destinati al trono una volta che Tiberio fosse diventato loro reggente.

Livia imperatrice è stata molto amata dal popolo per la sua condotta modesta e morigerata che invece nel privato nascondeva una sete di potere smisurato che esercitava ingraziandosi la plebe con petizioni e suppliche da presentare all'Imperatore per invocar giustizia perchè lei ovviamente non poteva assolvere in quanto donna. Il popolo stravedeva per lei dopo averla vista attivarsi nella suburra per spegnere un incendio mescolandosi ai poveri malcapitati, proprio lei che sarà la nonna di Nerone l'incendiario. Questo per dire quanto potrebbero essere stati calcolati gli slanci generosi di questa Imperatrice nel cui Dna c'era il seme del fuoco purificatore degli umani rifiuti.

Era un'abile stratega questo sì, ma tutto il suo potere si scatenava fra le mura del Triclinio e Gineceo dove tesseva le sue trame contro i nemici non di Augusto ma del figlio primogenito Tiberio non esitando a far uccidere chiunque la ostacolasse in questa sua determinazione di fargli ereditare il trono.

Se questo può chiamarsi femminismo ci vuole molta fantasia per riconoscerlo  ma si sa che ormai in Tv la storia viene interpretata liberamente così come è successo recentemente con Leonardo perchè quello che conta in queste serie storiche sia la diffusione di un messaggio che con Leonardo era inerente all'arte suscitando l'interesse turistico per le sue opere, mentre per la serie Domina è l'origine del femminismo, in versione matronale. Sul fatto che le matrone avessero potere non ci sono dubbi, primo fra tutti quello di intrecciare relazioni con i Gladiatori in primis la preda più ambita che andavano a trovare di nascosto dai mariti sfidando la loro collera e la vendetta nel venir ripudiate e cacciate in strada senza alcun bene, ma sul fatto che questo potere potessero esercitarlo in pieno fra le mura dell'augusta Domus dove la più anziana era chiamata Domina  questa è una certezza, essendo una realtà che persiste tutt'oggi anche nei Paesi Mediorientali dove le donne in casa sono loro a comandare, ma c'è una grande differenza fra una donna al vertice e la “domina” di suo marito. Se poi lui è un imperatore ne esce fuori un caso da prendere in esame e lavorarci sopra a piacere lasciando perdere magari il fatto che fra le trame di questa augusta Domina imperiale Livia Drusilla ci fosse da annoverare anche quella di mancato soccorso al tentativo di omicidio dell'Imperatore da parte del figlio di Marc'Antonio, ignorando le sue grida di aiuto per intervenire solo a un passo dietro le guardie.

Augusto l'aveva molto amata all'inizio ma alla fine ad unirlo a lei erano l'ambizione e la determinazione a mantenere saldo il trono per tramandarlo ai figli di lei ed in particolare al secondogenito Druso di cui forse era padre avendo sposato Livia frettolosamente quando era incinta e maritata a Claudio Nerone. Con la morte prematura di Druso il trono era rimasto a Tiberio che per tutto il suo regno fu costretto da Livia a dividere il potere riconoscendo in lei l'artefice della sua ascesa come Imperatore. Se Livia fosse stata femminista avrebbe parteggiato per Giulia l'erede legittima, favorendo l'apertura verso le donne (nella storia per esempio la matrigna di Maria di Borgogna si allea a lei per conquistare il trono suggerendole di sposare Massimiliano d'Asburgo il cui erede nipote Carlo V d'Asburgo diventerà primo Imperatore d'Europa “sul quale il Sole non Tramonta mai”)   perchè la capostipite di un movimento femminista dovrebbe andare oltre gli interessi personali avendo una visione più ampia di quella del Forum da Triclinio e lungi dall''intento di ricevere risarcimenti dalla storia rimodellati a format “televisivi” perchè la storia la facevano gli uomini nei Fori Imperiali.

Le femminste nella storia sono state numerose e anche se non vengono citate  il loro silenzioso contributo col passar degli anni ha contribuito a rafforzar le coscienze delle donne ed infoltir le fila per esplodere quando i tempi erano maturati nel fare sistema con l'avanzare del progresso tecnologico e la globalizzazione del pianeta Terra. Madre terra, natura benigna o matrigna ma pur sempre la grande Madre che Domina su tutti i suoi figli.


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