The Last Duel è l'ultimo film di Ridley Scott il quale, nonostante l'abbia girato con la mano ruvida del Gladitore, Le Crociate o Robin Hood non è riuscito a convincere altrettanto avendo seguito un filo diretto nelle trame ispirandosi a capolavori come Rashomon di Akira Kurosawa con Toshiro Mifune e l'Oltraggio di Martin Ritt con Paul Newman. Infatti hanno tutti in comune le tesi difensive dei protagonisti a rivelare le loro verità nel numero di tre essendo i 3 films basati su un triangolo forzato per stupro, con la differenza per Ridley Scott nell'aver reso il film cervellotico sovraccaricandolo di flash back con le intenzioni a processo su episodi di vite passate dei protagonisti ma col risultato di complicare i fatti.
La storia infatti è semplice perchè si basa sullo stupro subito in Francia da una nobile dama a nome Marguerite ( Jodie Comer) da parte di uno scudiero amico del marito Jean de Carrouges (Matt Damon) un soldato coraggioso ma finanziariamente sfigato tanto da essere costretto ad appoggiarsi all'amico giovane spavaldo e libertino, Jaques le Gris (Adam Driver), entrato nelle grazie del loro Conte signorotto per intercedere presso di lui. Il film è ambientato ai tempi delle Crociate quando alle dame venivano imposte le cinture di castità per far partire tranquilli i mariti in guerra che durava anche molti anni, ma quando il Carrouges andava in battaglia in Scozia per pochi mesi la moglie era stata da lui lasciata sola e “libera” perchè sicuro della sua fedeltà essendo di stirpe nobile e dunque dama d'onore. Purtroppo la stessa fiducia era stata riposta anche nello scudiero Le Gris suo amico il quale invece, fraintendendo qualche complimento ricevuto da Marguerite, si permetteva di seguirla in camera da letto forzando la sua resistenza interpretata come gioco erotico per aizzarlo, possedendola con forza avendo alla fine l'impudenza di chiederle di mantenere il segreto sicuro che le fosse piaciuto.
Purtroppo no, non le era piaciuto per cui Marguerite lo accusava di stupro raccontando la violenza subita al marito al quale, per salvare l'onore di entrambi, non restava che sfidare a duello il rivale fino alla morte lasciando la decisione a Dio poiché anche Le Gris si dichiarava innocente avendo agito in buona fede su tacito consenso di lei escludendo sempre tacitamente ma rigorosamente che non poteva non esserle piaciuto. Invece no! Quando una donna dice no è no, non era mica James Bond! Insomma più che su delle verità il film è basato su tanti fraintendimenti che avevano infiammato animi e corpi fino al tragico epilogo finale in cui lo scudiero nel duello, a Dio piacendo, perdeva la vita lasciando comunque lo spettatore a riflettere nel farsi una domanda dandosi una risposta: “E se a lei fosse piaciuto?” Sarebbe scattata la scintilla è ovvio!
Ma questa è un'altra storia quella che coinvolgeva il triangolo Ginevra, Re Artù e l'amico Lancillotto la saga celtica nella quale anche Ginevra diceva no, mentre Lancillotto rispondeva sì, e lei ancora no, con lui che insisteva con il sì fino a forzarla facendola capitolare felice: ah ah ah, ahhhh! facendo sognare il mondo intero sul loro amore infedele e fedifrago mentre questo film non ha colpito più di tanto. Ehhhhh! C'è differenza.