“Macbeth, Macbeth, Macbeth....” Il Macbeth di Giuseppe Verdi ha aperto la stagione lirica al Teatro della Scala di Milano “Salve Macbetto, Re di Scozia” il saluto è quello delle streghe che predicono a Macbeth che avrà la corona mentre lui risponde: “La man rapace alla corona non alzerò” Come a dire non farò nulla per averla. Cherchez la femme. E infatti sarà Lady Macbeth ad ispirarlo come prenderla: lordandosi le mani di sangue con la mano del marito per uccidere il Re di Scozia loro ospite. Nelle opere di William Shakespeare la tragedia nella quale, come il nome Macbeth invece farebbe palesare, ad emergere sono le donne intese come la fonte di tutti i mali del mondo da Lady Macbeth alle streghe che pronunciano vaticini.
Tutte queste "streghe" che imperversavano nel medio evo sono stata mandate al rogo in un femminicidio durato per secoli facendo esaurire questa fonte di potere occulto raccolto oggi da sedicenti maghi e fattucchiere.Lady Macbeth è pervasa da un senso di vertigine nell'accogliere il potere assoluto dentro casa che le fa andare il sangue alla testa. Infatti più che la corona del re poté quel cerchio martellante fra le tempie che poteva placare solo spargendo sangue come una sorta di salasso mentale. Sangue chiama sangue che come un imperativo suona da preludio prima di accendere la scintilla della follia che prende tutti quelli che vogliono placare una sete di vendetta, in questo caso una sete di potere, muovendosi in un ritmo in sincrono con quello della tempia.
Tac tac tac tac...il battito del cervello accompagna un susseguir di azioni fino a compiere il misfatto nel pugnalare un ospite facendo doppio sacrilegio per lesa maestà e lesa sacralità essendo sacra l'ospitalità. E' un'opera contro le donne come fonte di tutti i mali ma anche con le donne come fonte della conoscenza e del sapere avendo una visione del futuro lungimirante che svela sotto metafora esigendo uno sforzo perchè solo menti sottili possono interpretare. Infatti solo menti sottili possono apprezzare la versione di Macbeth che ha aperto al Teatro della Scala la stagione Lirica essendo stata accolta anche con tanti fischi per essere troppo lontana dal libretto originale di Giuseppe Verdi che invece è stato seguito fino all'ultima nota.
L'innovazione è stata fatta nell'allestimento con effetti digitali di grande impatto vista-vision ambientando l'opera in una città metropolitana con grattacieli immersi nella nebbia dove invece del cavallo ad accompagnar i vincitori della guerra è una macchina dalla quale scendono i due generali del Re Duncan Macbeth e Banco per ascoltare il vaticinio
mentre nel secondo atto l'interno del castello è dentro al grattacielo dove la coppia diabolica dà una sorta di party nel quale Lady Macbeth appare in abito rosso con bicchiere di champagne mandando in confusione lo spettatore perchè sembra che sia in onda La Traviata piuttosto che una Lady Macbeth Dark. Una volta perpetrato il misfatto la scena è spostata fuori dal balcone dove l'altezza che si affaccia allo strapiombo a rappresentar una sorta di fortezza inespugnabile dà le vertigini a Lady Macbeth ormai in preda alla follia per quanto commesso.
L'idea dei piccoli spazi in strapiombo l'abbiamo vista in Immortals film dove molte scene si riducevano a sentieri da attraversare in fila indiana e piazze larghe come un fazzoletto con le aquile che volavano sul cielo infinito dei grandi orizzonti della terra.
Quello che si apprezza nella visione televisiva sono i primi piani dei personaggi compresi quelli del coro che oltre al canto dimostravano anche di saper recitare.
Ormai le opere sempre più spesso seguono questa linea innovativa ambientandole ai tempi nostri con costumi attuali: i tailleurini del coro per esempio eran tutti da guardare, mentre gli effetti scenografici eran fatti per stupire e coinvolgere nella vertigine che affliggeva Lady Macbeth.
Bellissimo spettacolo che meritava un più lungo applauso mentre invece il pubblico lo ha riservato in Standing Ovation a Sergio Mattarella per un tributoal suo mandato di Presidente della Repubblica ormai esaurito.