Di questi tempi è difficile ridere, al massimo si sorride di fronte a scene comiche che una volta avrebbero strappato risate a bocca aperta. Però c'è un'eccezione perchè guardando il film su Rai Play, Parigi a Piedi Nudi, si ride di gusto per la comicità surreale delle situazioni e dei protagonisti molto creativi essendo autori registi e attori in coppia: Fiona Gordon e DominiqueAbel. Il film è deliziosamente disarmante nel raccontare la storia di una signora anziana Martha (Emanuelle Riva) che per evitare l'ospizio chiama appresso la nipote Fiona che lavora in Canada in un paese sepolto dalla neve, la quale risponde felice a quel richiamo mettendosi in spalla uno zaino da Trekking con bandierina canadese. La figura è allampanata per l'alta statura che la rende goffa e imbranata perdippiù col capello rosso e gli occhiali per cui si presta a delle gags esilaranti iniziando alla grande appena mette piede sul suolo parigino perchè al momento di farsi fare un selfie con lo sfondo della Torre Eiffel indietreggiando cade nella Senna perdendo lo zaino.
Nel contempo perde ogni traccia della zia scappata di casa per eludere la visita delle operatrici dei servizi sociali la quale nel girar da sola vagabondando per la città arriva alla tenda del clochard Dom il quale nel frattempo aveva già fatto amicizia con sua nipote Fiona incontrata una sera e con la quale aveva fatto coppia facendo scintille mettendo in evidenza l'affiatamento e la professionalità di due artisti a tutto tondo avvinghiati nel ballar un tango assassino eseguito alla perfezione ma con un tocco in più di comicità. I protagonisti che formano uno stralunato trio nel loro status di diversi, fragili ed emarginati, si muovono con eleganza danzando la vita librandosi nell'aria tre passi sopra la terra per entrare nel mondo surreale della leggerezza e del non-sense. Una notte mentre il clochard Dom si chiude nella tenda e accoglie l'anziana Martha rimasta senza un tetto per dormire, Fiona si volta e rivolta nel letto occupato in casa della vecchia zia pensando a Dom. Il quale anche lui è preso dal vortice dell'eccitazione facendolo girar e rigirar fra le lenzuola fino a toccar il corpo caldo dell'anziana Martha con la quale consuma la notte d'amore, pensando sua nipote Fiona.
La vegliarda al mattino si alza reggendosi a fatica sulle gambe camminando a sghimbescio ma felice della botta di vita che comunque per lei sarà l'ultima consentendo così alla nipote Fiona di spargere le ceneri e vivere col Clochard la sua storia d'amore. Il film è molto divertente non fa riflettere non dà messaggi ma solo rilassare nel seguirlo con interesse fino alla fine senza mai annoiare come succede di solito quando le gags si susseguono perchè questo genere di film non si regge per un'ora intera. La coppia Gordon Abel è molto originale (anche prolifica avendo fatto diversi film) di una creatività geniale che esalta il lato poetico insito in ogni persona e situazione della vita facendola apparire interessante anche senza un soldo in tasca e vivendo come nobili decaduti nella merda. Infatti è “dal letame che può nascere un fiore” così come cantava Fabrizio De Andrè il principe poeta della canzone italiana che esaltava le donne di vita di via del Campo in Bocca di Rosa, ammantandole di un'aura santa. Meglio allora la coppia Fiona e Dom, una coppia naif in giro per Parigi a piedi nudi, che una bottiglia di champagne la trovan sempre.
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