Virginia Raggi è il primo sindaco donna eletta a Roma. E' giovane e carina e il suo esordio come sindaco non è stato comunque dei più originali: “Sarò il sindaco di tutti anche di chi non mi ha votato”
L'hanno detto anche Marino a Roma, Vignali e Pizzarotti a Parma. Speriamo che non sia un tormentone.
Grillo è andato in estasi sul balcone anche se la Raggi è una discepola di Casareggio ed ora su di lei, veglierà l'occhio vigile di Majo che dopo la morte di Casaleggio si è autonominato delfino di Grillo. Perchè la Raggi più che sindaco è soprattutto una vestale del M5S, dura e pura.
E' così che Raggi ha stravinto, scalzando di brutto Giacchetti del PD dando un colpo “destro” a Matteo Renzi che come al solito non ha incassato interpretando la sconfitta come un punto a suo favore perchè lo farà riflettere.
Sugli errori? No su chi dovrà ancora rottamare per fare una formazione di giovani come il Movimento 5 Stelle.
Un movimento sexy che ha svitato eroticamente mandando una candidata in gamba virginale come Virginia Raggi che non parlando in romanesco sicuramente saprà parlare a tutti non solo ai romani.
Infatti la Meloni che tanto orgoglio aveva sfoggiato per il suo accento romanesco l'hanno capita in pochi. Bastava un piccolo sforzo per studiare dizione e forse l'avrebbero presa più in considerazione perchè la cadenza romanesca fa molto dialetto caciarone diciamolo. Virginia Raggi è stata convincente non solo per il programma ma per la sua determinazione esternata con un caratterino tosto che l'ha portata a concentrarsi al massimo nella scalata al potere tanto da aver messo in secondo piano la famiglia.
Roma val bene una messa da parte della famiglia? Perchè la domanda è “Se non ha gestito bene il suo privato riuscirà a gestire il pubblico?”
Roma è una città complessa, importante ed al centro di tutto il mondo cristiano. Roma è un'idea, un'idea di grandezza recitatva Lucilla nel Gladiatore. E Roma è caput mundi. Sì e mafia capitale messa in luce dalle vicende Casamonica famiglia mafiosa più importante di Roma.
Ecco con la Raggi il concetto di famiglia è un filo in crisi e questo da finalmente una risposta alla domanda di cui sopra: la Raggi saprà sicuramente governare bene non sentendo l'obbligo di farsi carico di una famiglia nel rispetto e onore delle sue gerarchie avendo messo a tappetino il marito, ma delle problematiche di una città intera sperando che non la metta in ginocchio. I Casamonica sono comunque avvisati. E il marito della Raggi pure. Il quale poverino si lamenta delle sue assenze come fanno le mogliettine con i mariti imprenditori senza regole nè orari da rispettare. Il marito dovrà metterlo in conto, prendere o lasciare come la coppia della Conad. La quale è scoppiata perchè non si vede più negli spot.
Chiarito il suo ruolo nella coppia Virginia Raggi dovrà vedersela con Roma Capoccia - che non è più quella decantata da Antonello Venditti, il quale è entrato in crisi anche lui mettendo in vendita la sua bellissima casa che non può più permettersi, e nemmeno quella dei tempi gloriosi di Garinei e Giovannini quando cantavan Roma Nun fa' la stupida stasera perchè Roma è come l'ha lasciata Marino, piena di buche di rifiuti di baracche Rom, di centurioni fra i souvenir per fare i selfie all'ombra del Colosseo che i turisti vengono a visitare tappandosi il naso per non vedere – sperando che non voglia far la capocciona ma si impegni a svolgere il suo programma di legalità, onestà, ordine, pulizia (no etnica per carità) con competenza e lungimiranza amministrativa dove non basta essere brave persone anche se non è poco.
Virginia Raggi come tutte le donne che lavorano dovrà lavorare il doppio di un uomo per dimostrare quanto sia brava.
Infatti il primo giorno del suo mandato si è già messa al lavoro assumendosi tutte le responsabilità per ripagare la fiducia che tante persone hanno riposto in lei, prime fra tutte le grandi star storiche del Partito Democratico che hanno voltato le spalle a Matteo Renzi, come Sabrina Ferilli.
Tradire si può quando non se ne può più ma più che di Matteo forse non ne poteva più della Maria Elena Boschi fin troppo affascinante tanto da oscurare la grande bellezza di Sabrina Ferilli, romana de' Roma alla Magnani alias mamma Roma.
Le donne se fanno quote rosa lo fanno più volentieri con chi è meno bella e la Virginia sarà pure una bellezza fine ma non ha il carisma della Maria Elena Boschi che quando parla con la sua aria enfatica ed il leggero accento toscano ad acca inspirata incanta tutti. Matteo Renzi in primis.
Questo è il problema del PD: cherchez la femme! Che non è Virginia Raggi perchè più che femme fatale sembra una suorina rifatta. Sembra...ma chiedilo a loro. E a Roma “loro” sono tanti...già in ginocchio.