giovedì 9 giugno 2016

EMILY MORTIMER PANTERA ROSA INFAGOTTATA



Nel segno di Venere è un vecchio film che vede arruolate due grandi attrici come Sophia Loren e Franca Valeri per fare il solito duetto della grande star in compagnia della sfigata che vivendo nella sua ombra ha possibilità di catturare qualcuno. Non un grande artista come Vittorio De Sica, ma comunque...
Comunque vada sarà un successo. Ed è quanto è accaduto per Emily Mortimer  perfetta per un ruolo da minore, di seconda fila per dare spazio alla figottona di turno.
Fare un passo indietro non è costato molto ad Emily Mortimer, attrice brittanica di provata esperienza avendo alle spalle un curriculum di tutto rispetto con tanti film e opere teatrali nelle quali ha affiancato anche il Kenneth Branagh l'attore shakespeariano d'eccellenza considerato l'erede di Laurence Olivier perchè quel passo era richiesto da Woody Allen.







Il quale l'ha infagottata in un cappottino vintage di una taglia in meno 
a renderla impacciata nel sentirsi inadeguata per impalmare un grande figo come Jonathan Rhys Meyers che seduceva facendolo partecipe di una considerevole sostanza. Non del suo corpo intendiamoci che lui comunque esplorava con forte senso del dovere, ma del patrimonio di suo padre presso il quale lui si introduceva più che volentieri.






Una mano sulla fighetta di lei e una su quella della figottona suo pari come Scarlett Johansson per un amplesso erotico molto coinvolgente e il gioco era fatto: era nata una stella. Quella di Scarlett ovviamente mentre Emily Mortimer ha continuato la sua strada  più che dignitosamente arrivando a fare film nel ruolo di protagonista a muso duro come in Transsiberiana che abbiamo visto su Rai Movie in questi giorni nel quale sfoderava una grinta sorprendente per il grande pubblico
Ma non per gli addetti ai lavori perchè le grandi attrici sono tali in quanto versatili e duttili in grado di ricoprire qualsiasi ruolo senza cadere nella trappola che le imprigioni nel ruolo che aveva portato la star nella leggenda.
Meglio negli annuali della storia del cinema, fra tanti interpreti di grande spessore che hanno dato lustro quello britannico continuando la carriera fino a tarda età perchè non stritolate dallo star system, così come era stato per Vivien Legth morta prematuramente per problemi psichici od Elizabeth Taylor che dopo i cinquan'anni ha vissuto sugli allori della diva di un tempo che fu.



Emily Mortimer può ritenersi più che soddisfatta perchè alla sua giovane età di 44 anni ormai è pronta a tutte le esperienze avendo alle spalle una carriera considerevole, fra cinema teatro e Tv nonché doppiaggio per la giusta impostazione di voce, nella quale può annoverare anche film  come La Pantera Rosa, uno e due, sequiel di quelli mitici dell'Ispettore Clouzeau con Peter Sellers.
Il ruolo della schizzata fuori di testa le mancava ma era necessario per esaltarla come attrice brillante sempre comunque sul filo dell'imbranata che la sua mimica facciale dai lineamente marcati rende molto credibile: gli occhi piccoli, lo sguardo distante il naso a patata e la bocca carnosa sono componenti per una bellezza normale e inosservata tanto da venire spesso ignorata.
Sul red carpet di Cannes per Match Point infatti tutti i flash erano per la coppia Scarlett Johansson e Jonathan Rys Meyer i quali si accapparravano la scena lasciando la povera Emily a guardarli in disparte. E io tra di voi...



Ma il red Carpet è sempre spietato rendendo giustizia alle star che sfilano mettendo a fuoco la loro natura. Lui era in camicia rosa e la dice lunga mentre lei Scarlett era col nasino all'insù per fare alto profilo. A Emily Mortimer non restava che guardarli. Sì ma dalla sua alta statura essendo più in alta di una spanna di entrambi e mettendo in evidenza un corpo sexy che con quel cappottino striminzito nel film nascondeva molto bene: più che infagottata una figottona mentre la Scarlett si arrampiacava sui tacchi per essere all'altezza.Match Point due.
Emily presa dal vivo si prendeva la sua rivincita con una pioggia di scritture continuando la sua carriera sempre in crescendo perchè molto richiesta anche per la sua voce squillante da attrice teatrale.
Curiosamente Scarlett Johansson è poi uscita, premiata al festival di Roma, con il film Lei nel quale si proponeva virtualmente come intelligenza artificiale con la sola voce facendo innamorare il protagonista. Insomma la solita storia dove per il grande pubblico una voce normale come quella di di Scarlett risuona molto suadente mentre in realtà fra gli addetti ai lavori è risaputo che quella di Emily Mortimer sia fra le migliori in assoluto in grado di surclassare dopo la sfilata del Red Carpet ancora una volta e non per fiction, anche una Scarlett Johansson. Match Point tre 
Del resto Mortimer la dice lunga sulla fighetta panterina

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