mercoledì 15 giugno 2016

BREXIT OR NOT BREXIT. ESSERE O NON ESSERE EUROPEISTI


 Mentre l'Europa sta a litigare palleggiandosi gli immigrati da un confine all'altro senza concludere nulla di concreto che non sia cioè una soluzione dignitosa per tutti, la Gran Bretagna sta decidendo sulla Brexit, ovvero se restare o lasciare l'Europa.
Un sindaco Pakistano poteva far pensare a una scelta positiva, in quanto figlio di immigrati e dunque propenso a caldeggiare l'unione con la UE, ma purtroppo i segnali fino ad oggi non sono molto incoraggianti.
Dalle interviste infatti si sentono molti opinionisti contrari soprattutto per poter mettere i paletti sul tunnel della manica che a tutt'oggi molti immigrati attraversano a piedi.
Silenziosamente e dunque non platealmente come con i ponti per cui il problema rimane nascosto. Ma c'è ed è molto sentito. Un conto è l'invasione in Europa che è molto vasta, un altro è l'invasione in Italia che è una piccola penisola, figuriamoci l'invasione in un'isola. Il problema non è da sottovalutare.
Gli Inglesi hanno fatto la loro parte accogliendo Indiani e Pakistani che si trovano radicati nel territorio da diverse generazioni ormai perfettamente integrate mantenendo nel contempo fruttuosi scambi commerciali con questi Paesi colonizzati insieme a Canada ed Australia, con questi ultimi due che sono rimasti autonomi senza esportare migranti.

Anche l'Europa dovrebbe fare la sua parte: la Germania con Turchia, L'Italia con Somalia e Libano, la Francia con Algeria e Tunisia per fare un piano di aiuti in questi Paesi mentre i rifugiati dovrebbero restare di pertinenza di quei Paesi che hanno contribuito a far destituire i dittatori come Saddam Ben Alì Moubarack e Gheddafi. Alla Francia in primis, sempre in prima linea come guerrafondaia.
Perchè la domanda è, per quale motivo gli Americani con i Francesi a seguire e gli italiani in coda, dovevano impicciarsi in affari di altri Paesi dei quali comunque si potrà solo dire che si stava meglio quando si stava peggio? Colpa dell'Isis, certo che comuque si è formato dopo la destituzione dei dittatori i quali lo avrebbero sicuramente contrastato per difendere “i loro Regni” nel quale ci sguazzavano come monarchi vivendo alla grande.
Invece guerra chiama guerra e non certo la pace che potrà venire solo dopo molti sacrifici di vite umane via terra e via mare dove ci troviamo a piangere come una sorta di latte versato perchè con questi paesi si poteva interagire economicamente nel reciproco interesse.


Cosa che non facciamo nemmeno con i poveri braccianti del Sud sulla cui pelle si specula ignobilmente facendoli alloggiare in misere baracche con pochi soldi di salario. A Rosarno il Carabiniere ucciso si è difeso certo ma il problema è a monte perchè non si può speculare sulla pelle degli immigrati. E questo va detto anche per chi li accoglie per ricevere sovvenzioni dallo Stato. A parte la vergogna  è tutto molto inquietante e se non si trova una via d'uscita è giusto guardare a quello che farà L'Inghilterra con la sua Isola. Siamo tutti nelle sue mani sperando che faccia la cosa giusta dando l'imput a tutta l'Europa Angela Merkel inclusa non avendo fatto altro, ultimamente, che tergiversare in attesa di...
Sì di un Campari soda e accomodatevi pure tutti con maschere e mascherine perchè dell'identificazione non ce ne può fregar di meno. Vogliamo toglierci questo piacere dell'anonimato e ballo in maschera dell'immigrato?



Tra tante dubbie identità una sola certezza, quella di Matteo Renzi il quale ha rassicurato gli italiani che se anche il PD perde lui resterà fermo al suo posto. Un conto è avere in mano le redini del PD un altro è essere Matteo Renzi. Il Premier. Purtroppo fra il suo popolo i dubbi serpeggiano a tutto spiano perchè si domandano come abbia fatto ad arrivare lì. Qualche nome? Giorgio Gori, i vari conduttori di talk show della tv da Enrico Mentana a Bruno Vespa da Floris a Giannini, dalla Gruber a Giletti, dalla De Filippi a alla D'Urso e tutti quanti fanno spettacolo Tv che compatti si sono spupazzati il bamboccione d'Italia enfant prodige della politica del fare e rottamare.Tutti sapevano ma hanno preferito galleggiare su un mare di audience.
“Un grande” che passerà alla storia perchè ha donato 80 euro in busta paga e poi se li è ripresi. Suvvia, sempre meglio che la Fornero comunque che si è presa  interamentre le pensioni degli esodati. Questa è la nostra bella Italia della quale si dovrebbe essere consapevoli senza bisogno che lo dicano gli altri.

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