venerdì 29 luglio 2016

DONALD TRUMP MAGNATE GENIUS LOCI O BURINO?


Se ci fosse ancora Agnelli l'avvocato, arbiter elegantiarum riconosciuto in tutto il mondo, lo definirebbe sicuramente “pacchiano”.
Donald Trump è il classico esempio di pidocchio arricchito, parvenue a 360 gradi, esibizionista e stupefacente a tutti gli effetti di quell'americanata  che in Europa è tanto disprezzata quanto incamerata.
E' l'esempio lampante dell'America dei pop-corn, della birra trangugiata a tavola o in strada a garganella, dei gelati formato gigante con bandierine a stelle e striscie, dei vestiti in colori fluorescenti che nemmeno la Regina Elisabetta oserebbe indossare, dei capelli e denti bianchi trapiantati, delle donnine con labbra a canotto e tette gonfie in casinò royale, della ricchezza ostentata senza pudore a bordo di macchine foderate in maculato, delle piscine olimpioniche in mega ville in stile Versailles o Antica Roma. Insomma un pot pourri di american bruty dove le ragazzine te la danno, prima la mano e poi la buonasseraaaa!!! e tanti saluti a casa perchè le mamme sono le prime ad incoraggiarle per farsi invitare ai party bordo piscina. A tutto sniffo. E striscia la berisha inteso come Paese comunista dal quale proveniva la prima moglie di Donald Trump magnate dell'industria edilizia americana che l'aveva sposata perchè incarnava i canoni di bellezza pacchiana giusti per fargli far porca figura in pubblico.



E lei, Ivana,  la porca sapeva farla benissino perchè se con lui Donald Trump ci faceva una volta divorziata. con  aitanti mandrilli italiani lei ci godeva assai grazie ai sostanziosi alimenti del magnate.
Il quale li aveva versati pur di sbarazzarsene per convolare a seconde nozze con una sorta di copia conforme, pacchiana pure lei che puntualmente gli prosciugava il conto una volta esaurita la passione.
Con la nuova e attuale moglie Melania (nella foto), Donald Trump si è fatto furbo redigendo come si usa fra le grandi star un contratto capestro che tiene al guinzaglio la terza signora Trump alla quale in cambio ha promesso ponti d'oro destinazione Casa Bianca facendola nel frattempo studiare da First Lady stile Jackie.(!!!!)





Per aprire una nuova Frontiera della Storia Americana? No, no, per chiuderla in toto verso tutto quanto si muova per entrare negli Stati Uniti d'America, targato mussulmano in primis. Proposta che Donaldo Trump ha fatto appena entrato in campo per le primarie dei Repubblicani che invece di suscitare orrore ha raccolto consensi da ogni parte d'America. La quale vede in lui un Presidente lungimirante anche se poco illuminato. Infatti come programma del suo mandato Trump ha lanciato l'idea di spegnere Internet per iniziare la lotta all'Isis e vincere senza spargimento di sangue. Sì perchè così il califfato sarebbe privato di tutti gli strumenti di propaganda con i quali sta terrorizzando il mondo facendo credere di aver fondato uno Stato Islamico quando invece ad operare sarebbe uno sparuto esercito abilissimo a nascondersi che solo “grazie” alla strumentalizzazione tecnologica sofisticata e d'avanguardia, è riuscito ad imporsi al mondo globalizzato.



Con un semplice clic Donald Trump è deciso e determinato a neutralizzare lo Stato Islamico che non avendo visibilità non saprebbe più come espandersi nel seminar terrore. Tutto virtuale secondo Trump che da magnate burino self-made-men vuoi vedere che per l'America si sta rivelando un Genius Loci di un prossimo ritorno dal futuro come un novello  Terminator, il "Governatore Californiano cybernetico? Un mito, un sogno americano.
Se l'America vorrà continuare a sognare di essere una superpotenza in grado di dominare il mondo, con Donald Trump è servita
                                               LE FAVOLE REALI
Del recitar con i capelli in testa.

14 novembre 2013-  Grande scalpore ha suscitato la ricrescita di fili grigi sulla testa di Kate che ha esibito senza alcun imbarazzo nelle ultime apparizioni ufficiali dopo la nascita del piccolo George. Il quale giustamente viene prima di ogni formalità di Corte nella quale bisogna apparire sempre in forma perfetta dalla punta dell’unghia del piede fino alla radice dei capelli.
Appunto. La radice è imbiancata segno di stress o di logorio da potere.



Che comunque Kate non detiene ancora perché prima di lei ci sono The Queen e Camilla anche se George la conferma come futura regina madre.
Ma è il presente quello che conta e Kate lo vive finalmente a modo suo senza seguir l’etichetta a puntino avendo ampiamento dimostrato di essere una duchessa alla sua altezza,
per cui ora vuole solo svolgere il suo ruolo di madre. Imperfetta come tante perché un figlio richiede tutte le attenzioni almeno nei primi mesi di vita come tutte le mamme del mondo.
Le quali hanno diritto ad una aspettativa sul lavoro che a Kate invece è stata negata stante il suo rango e il dovere verso il popolo che la reclama.
Che sofferenza deve essere per una madre sapendo che il bambino a casa piange per avere la sua poppata mentre lei deve accarezzare scolaresche con alunni che danno spintoni e urlano il suo nome che non sarà mai dolce come il vagito di un petit prince a nome George, l’unico che Kate ha sempre in testa. Altro che capelli!
Smessa la maschera della duchessa perfettina Kate si poteva rilassare un filo se non fosse per l’ansia continua del bambino in balia delle tate, ansia che traspare chiaramente dai fili grigi della radice che per accontentare la regina dovrebbe andare immediatamente a coprire con la giusta nuance. Perché lei vale. Ehhhhhh, anche meno. Mica vuol far la star dell’hair spry, grasso è bello! Ciccio bello ora è George.
Recitare un ruolo con i capelli infatti è una prerogativa di molte star dello spettacolo: ad ogni film un taglio nuovo. Se non va bene il film almeno resta il taglio a far tendenza.
Qualche nome?
Demi Moore è l’attrice più scatenata nel proporre look di tendenza rimasta comunque indimenticata per quel caschetto a maschietta scolpitole in testa con Gosth. Questa è stata la vera rivelazione di Demi Moore che con quel taglio mentre modellava la creta insieme al suo partner, si era imposta all’attenzione del mondo facendosi seguire taglio dopo taglio fino a culminare con Proposta Indecente, film dove ha sostituito il mitico caschetto con il quale aveva deliziato le platee, con un taglio sulle spalle per poi gonfiarlo in stile anni '60 con toupet nel film Bobby.

Dopodiché è passata alla rasatura completa del Soldato Jane, anche quella copiatissima dalle ragazze, fino ad approdare al capello lungo con riga in mezzo e riccioli ad angelo di Rivelazioni nel quale appariva con un’espressione molto grintosa esaltata poi con la frangetta e capello liscio nei film Strip-teese e Charly’s Angels. Un look che ha poi mantenuto nella vita arricchendolo con doppie punte ed extention ad effetto un filo stregonesco perdendo quell’aura affascinante di tutta la sua carriera.




Un’attrice sulle orme di Demi Moore si sta rivelando Jennifer Lawrence che nel corso dei suoi primi film Oscar incluso, ha cambiato acconciature a velocità supersonica partendo da uno stile ragazzina biondo miele di Un Rigido Inverno per riproporsi poi a seguire con lunga treccia per Hunger Games facendosi il capello scuro con cofana da donna matura per Il Lato Positivo con il quale ha indurito completamente l’espressione mantenuta per il sequiel del prossimo Hunger Games 2 La Ragazza di Fuoco, addolcendola un filo, ma in stile Bella Epoque (V. anche Begum anni 70) con una nunce castano chiaro nel prossimo film American Hustle.
Non resistendo anche nella vita a un bel taglio di capelli, ora si presenta con un caschetto biondo molto sfilato già visto anche a Miley Cirus che con Demi Moore ha un filo diretto avendo interpretato Lol nella parte della figlia.
E per finire l’immancabile Scarlett Johansson che passa dal biondo al nero non mancando il rosso da vedova nera neanche fosse testimonial de L’Oreal di serie “Perché noi valiamo”.
Sì però attenzione che da attrici a shampiste il passo è breve rischiando di trovarsi poi castigate come star sopravvalutate per un prodotto di tendenza casting. Come dire il film non vale il costo della Star.




 









ESTATE 2016 IN BURKINA






Questa è stata l'estate delle polemiche del velo non velo, vedo non vedo. La faccia.
Burka e burkini l'han fatta da padrone accendendo gli animi di tolleranti e detrattori.
Del Burka meglio non fare commenti perchè in pieno accordo con il veto imposto da tanti Paesi Occidentali. Giustamente perchè se vale come difesa dagli assalti dei Talebani in Afghanistan non è concepibile che venga indossato nei nostri Paesi per seguire una cultura o una religione troppo punitiva per una donna.
Libera di scegliere di piacere al marito ma la riconoscibilità dell'identita ormai è un fatto di sicurezza.
Non è più come alcuni anni fa quando era capitato di puntare morbosamente il dito verso l'unica donna di un Paese di provincia che circolava con il burqa insieme al suo bambino alla quale, dopo essere stata additata pubblicamente da un giornalista su un palco in una piazza, le era stato proibito dal marito di uscire di casa facendole doppiamente male.
Così è anche a tutt'oggi per quelle poverette incapucciate ma la sicurezza ha la priorità in assoluto perchè i tempi a rischio di attentati lo esigono.


Questo non vale comunque per quelle ragazze che questa estate sono scese in spiaggia per fare il bagno con il burkini perchè non facevano del male a nessuno se non a loro stesse perchè fare il bagno inzuppate è una sofferenza per cui si presume che lo facessero per orgoglio nell'esternare un simbolo di appartenenza alla cultura islamica per una precisa scelta politico-religiosa. Libere di affermarsi come pare a loro perchè siamo in democrazia dove ciascuno ha diritto di vestirsi come gli pare.
E così anche per queste musulmane che si potevan considerare più amabilmente come  “tipe da spiaggia” perchè il costume faceva nota di folklore di questa nostra società ormai diventata invece intollerante per tutto quello che vien dai mussulmani che va dal Kebab alle Moschee passando dal nijab.



Le “tipe da spiaggia” si sono comunque viste anche nelle nostre città in versione occidentali libere e scostumate senza burkini ma con delle mises peggiori da Rimini Beach.
Una ragazza (visto con i miei occhi) è scesa dalla macchina in mutandine e canotta per entrare in un negozio scusandosi dicendo che era uscita di casa per un minuto.
Minutina era anche la mutandina con ai piedi le infradito: una mises veramente scandalosa alla faccia del buon gusto. Altro che burkini.
Poi ci si scandalizza per il fatto di Tolone nel quale i mussulmani si sono scagliati contro ragazze in mini-short.


La libertà è un bene da difendere ma nelle convivenze specie se forzate vale finchè non si limita quella di un altro e in questo caso specifico offendendo il comune senso del pudore o turbando l'equilibrio di un nucleo che si crogiola beatamente al sole in bikini.
Offesa per offesa non si va certo avanti nel processo di pace e di integrazione.
Quelli comunque che si sono indignati per il burkini tanto da chiamare le forze dell'ordine per ordinare alle mussulmane di spogliarsi perchè la mise da spiaggia è rigorosamente il costume dovrebbero indignarsi anche con quelle ragazze in mini-mini ma proprio mini short che circolavano e circolano tutttora in città ciabattando come delle sciattone.


E vada pure per il mini short a taglio jeans con l'orlo stretto all'inguine ma quelle con le culolotte a cosina cosina vedo-non vedo ma la vedo open air stante l'orlo largo e svolazzante, quelle proprio no. Da tipe da spiaggia a strappone del marciapiede il passo è quello di un orlo in una crisi di civiltà. Globale questo va detto a rischio inevitabile di pericoloso scontro.


Un po'di buon senso da parte di tutte queste tipe da spiaggia non sarebbe  male: le ragazze col burkini dovrebbero avere l'accortezza di andare a  fare il bagno nelle loro piscine private o spiagge riservate come fanno i nudisti mentre quelle smutandate che si facciano pure i selfie.. E pace e bene per tutti.


martedì 26 luglio 2016

LUGLIO 2016

           
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EVA CONTRO EVA

         
Eva contro Eva è un vecchio film che ha lanciato Marilyn Monroe mettendola in luce con poche battute che hanno delineato la futura oca giuliva che tutti sappiamo.
L'attrice protagonista è Bette Davis, una leonessa indiscussa,   ma stranamente emergono le figure minori come Anne Baxter nel ruolo della sua cameriera che la studia per farle le scarpe solo perchè è più giovane e carina, oppure lo spirito caustico di Thelma Ritter sempre ne ll’eterno ruolo della governante.

La Baxter non è mai riuscita a scrollarsi di dosso questo ruolo di dura e determinata perchè ha poi sempre  interpretato personaggi passionali ma asciutti, come la regina Nefertari de' I Dieci Comandamenti che l'ha consacrata a star seminando alle spalle la grande Bette Davis la quale si era conquistata un posto al cinema nonostante non fosse bellissima ma molto talentuosa. Come del resto Anna Magnani. Sono talenti talmente forti e prepotenti da oscurare i canoni della bellezza che impone il grande schermo.


La Davis è comunque bravissima a descrivere la paranoia di una diva isterica  che si sente accerchiata dal suo enturage per sostenere la piccola camerierina dolce e bellina che dimostra di saper recitare altrettanto bene perchè infinocchia tutti.

La battuta più centrata e lungimirante è quella che recita Bette Davis quando dice che un'attrice a quarant'anni non può fare un ruolo di una ventenne chiudendo così la carriera alle attrci mature, come Joan Crwford, Vivien Leigh (che a 36-27 anni interpretava la giovanissima Rossella, o peggio ancora Olivia De Havilland in Melania, per non parlare della sorella Joan Fontaine in Rebecca la prima moglie) che facevano le ragazzine.
E' comunque un problema irrisolto perchè non si a se sia meglio un'attrice matura che sa recitare di una giovane attrice che alla fin fine sa solo scimiottare come si vede con i bambini talentuosi degli show in Tv che cantano le canzoni d'amore come gli adulti senza saper quello che dicono.

Anche George Sanders non è male nella parte del critico che si vuol fare la giovane promessa che ha fatto le scarpe alla diva matura. E' bellissimo questo film perchè ancora molto attuale. Tanti anni di lotte, di femminismo non sono serviti a nulla perchè le donne se devono conquistare qualcuno o qualcosa devono sempre dimostrarsi dolci e sorridenti ma soprattutto disponibili al compromesso.
Non è detto che sia sempre riferito a favori sessuali perchè ci sono tanti modi. Il peggiore è quello che ho sentito da una tipa in carriera la quale diceva che per un miliardo si sarebbe fatta sputare in bocca.

Con questo obiettivo ben preciso è difficile scendere a dei compromessi perchè non troverai mai nessuno disposto a sputare in bocca a una donna per un miliardo.
E' come la mesta verginella che si vanta di essere rimasta tale perchè nessuno ha osato farsela.
La virtù di una donna è sempre inversamente proporzionale alla sua bellezza.

E comunque la virtù secondo me è tutta di testa e si chiama onestà intellettuale. Le questioni di letto e di sesso fanno parte del gioco, dipende dal gusto,dalla complicità di coppia, dall'educazione e dal senso di dignità.
Insomma ci sono tante motivazioni. L'onesta intellettuale invece va oltre al gioco ed investe la persona che non si vende mai a nessun costo. Questa è l'integrità e questo è importante.


DA "MONTALBANO" E BOVA LA PRIMA MOSSA

Sempre più donne salgono ai vertici e, stante i tempi che corrono, saranno sicuramente chiamate ai posti di comando militari.
Così gli uomini si stanno organizzando come si evince dalle foto di due attori molto popolari in Italia entrambi emblema della virilità maschile dura e tosta. Si sa che dalle star partono sempre le tendenze per cui è desumibile che in un prossimo futuro quello dell'uomo sempre più casalingo ad affiancare la sua donna in primo piano, diventerà una realtà.

D'accordo in Europa si fanno sempre meno figli, ma quelli che nascono sono talmente amati che persino i padri rubano il ruolo materno alle loro mogli. La tenerezza nel dare il biberon a Bianca da parte del “commissario Montalbano” (foto da In Famiglia) o nel prendere in braccio la creatura Luna in modo così protettivo da parte di Raul Bova (foto Vero)

, da tempo non si vedeva immortalato con nessun'altra star femminile anche fra tutte quelle che amano esibirsi su instagram con la tetta ed il pupo attaccato perchè non c'è niente di paragonabile a un'immagine della mamma con il suo bambino. D'accordo però Bianca Baldi ha sconfinato mostrando la tetta con la sua bambina di qualche anno ancora attaccata al seno e ben lungi dallo svezzamento che a quell'età sarebbe più che naturale. Invece la mamma è sempre la mamma e il cucciolo è destinato a restare tale se le sue premure sono fin troppo eccessive. Purtroppo.





Così ben vengano le cure paterne che sono altrettanto tenere anche senza la  grande tetta perchè sostituita dal biberon a favorire uno svezzamento precoce e dare un imprinting militaresco alla pupa in grado fin da piccola di crescere ruvidamente alla pari dei maschietti. E dunque in grado non solo di difendersi ma anche di attaccare in caso di...invasione. Diciamolo perchè è quello al quale stiamo assistendo senza che nessuno faccia nulla.
Onore a "Montalbano" e Raoul Bova che insieme han fatto la prima mossa per parare i colpi di quel destino avverso al quale stiamo incoscientemente e incontrollatamente aprendo le braccia perchè siamo buoni e dunque “migliori di loro”. Come lo sono stati i Cristiani nel Colosseo.
E' questo che vuole Papa Francesco? Dei kamikaze cristiani pronti al martirio? E dopo il martirio a seguire le Crociate? Papa Francesco dica la sua parola come Capo della Chiesa Una Santa Cattolica  Romana.
E non brasiliana.

giovedì 21 luglio 2016

UOMINI SUL PODIO





Medaglia d'oro al voler militari  a Endorgan per il silenzio con le epurazioni.









Medaglia d'argento  al candidato Donald Trump per aver dato parola alla terza Firts Lady del suo casato e dato corpo alla tragedia di un uomo ridicolo.








Medaglia di Bronzo a Ricucci per aver messo le mani in borsa per una scalata fra i membri dell'alta finanza senza sapere compilare correttamente una fattura.

mercoledì 20 luglio 2016

ZAFFIRI E DIAMANTI NEL SEGNO DI DIANA

Se Kate predilige gli zaffiri come Diana,











a Pippa piacciono i diamanti...

...come l'anello tempestato di diamanti  che Dodi Al Fayed voleva regalare a Diana

ALBERTO SORDI ERA UNO SNOB?

Alberto Sordi era uno snob?
“Cos'hai cretinetti, ridi nel sonno?" diceva la signorina snob d'eccellenza del cinema italiano Franca Valeri mentre lui sognava di vederla morire per restare vedovo, nel film omonimo.
Solo in questi giorni è stato svelato il segreto di Sordi il quale non si era mai sposato perchè probabilmente mirava in alto.
Al titolo nobiliare si presume che andasse oltre al Marchese perchè nella sua carriera aveva puntato due principesse, Soraya e Ira Furstenberg perchè lo affiancassero sulloschermo rispettivamente nel film I Tre Volti di Soraya e il Dr: Tersilli medico di Villa Celeste nel quale in quest'ultimo Ira Furstenberg appariva scosciata su una scala. Ma Sordi rimase folgorato solo da Soraya unica donna che lo avrebbe fatto capitolare come sposo.




Le ambizioni di Alberto Sordi non sono state realizzate perchè Soraya si fidanzava con un regista mentre Alberto Sordi si doveva accontentare dell'interpretazione del marchese del Grillo, nel quale si era calato con grande passione rendendosi molto credibile in quel ruolo di nobile.
“Come se lo nacque”. Infatti nella vita reale si è sempre comportato come tale a differenza dei personaggi dei suoi film nei quali metteva sempre in risalto la grettezza e meschinità dell'uomo medio italiano, una tipologia dalla quale ha sempre preso le distanze senza mai fare “razza”.
Da qui il fondato sospetto che fosse un vero snob.


lunedì 18 luglio 2016

LA LUNGA NOTTE ROSA


Noceto è un piccolo paese della provincia Parmense che viene visitato dai parmigiani di città solo in occasione del mercato di Forte dei Marmi per tuffarsi fra le bancarelle del puro misto made in Italy perchè mescolato a quello indiano e cinese. Ma tant'è, ormai il mercato è esclusivamente globale per cui questo è quanto ci offre: prendere o lasciare.
Infatti molti lasciano perchè di mercatini ne abbiamo abbastanza visto che ormai ne spunta uno ad ogni angolo come una cacatina di piccione.
Ma Noceto resta un paese di attrattiva che valeva fin dai tempi di Leonardo quando il genio, citato a tutt'oggi dalle guide turistiche nelle gite degli anziani, era passato durante il suo viaggio per Avignone a trovare il Papa in quella sede, per gustare un piatto di Tortelli. Roba da acquolina in bocca perchè gli anziani a bocca aperta ascoltano attenti la guida di turno non vedendo l'ora di mangiarsi il piatto tris di tortelli di zucca erbetta e patate.

Infatti Noceto con la sua Notte Rosa dei giorni scorsi ha attirato numerosi partecipanti all'evento che si è rivelato squisito e raffinato come un bon bon confetto a mandorla.
Il decor era tutto un tripudio di fiori, nastri e palloncini in rosa ovviamente sparsi per le vie e posizionati in abbondanza nella piccola piazzetta nella quale si vede un torrione facente parte del castello ai tempi dei Comuni e delle signorie presente in ogni piccola comunità col signorotto al comando.
Perchè stupirsi di una festa se in città a Parma ce ne sono in continuazione con le movide a gogò, i mercatrini alimentari a tema e ultimamente, come se non bastasse, quelli della Strett Food? Perchè la festa di Noceto si differenziava di gran lunga da questi eventi chiassosi e volgari da ubriachi che pisciano a cielo aperto per la semplicità e grande raffinatezza dei contenuti. Niente camper, camioncini o baraccopoli, tutto si è svolto a cielo aperto, con i tavolini e panchine intorno al palco centrale per il concerto della lunga notte rosa.
Fra questi alcune curiosità: il bar Commercio presente in ogni paese come il Bar Sport è gestito da una famiglia cinese con la madre cassiera e i figli (o sposini) al banco e al servizio tavolo (che non mettono in sovrappiù) agili e dinamici come solo i cinesi sanno essere mentre un gruppo di indiani doc erano vestiti con il Sahari le donne e gli uomini con la lunga barba ed il turbante. Un gruppo folkroristico che per vedere bisogna andare solo in provincia perchè in città vestono tutti all'occidentale.


 Questo per dire che i piccoli Paesi hanno un loro fascino di eleganza e gusto raffinato.
A fare da padrone al gusto era scesa in Piazza anche L'Aquila Romana ristorante storico del luogo molto gettonato per ricevimenti come sposalizi e meeting di lavoro trovandosi molto vicino alla città.
L'Aquila Romana negli anni 70 era molto apprezzata perchè per prima aveva introdotto il rito degli antipasti in una lunga ed interminabile portata, non a buffet ma con il cameriere della quale andava fiera nel far gustare prodotti sconosciuti abbinati al vino giusto.
 Fra i salumi tipici del territorio, venivano serviti piatti allora sconosciuti ai parmigiani come le fette di bresaola con olio pepe e limone e i bastoncini di palma o le chele di granchio che se oggi si trovano tranquillamente in commercio a quel tempo erano una rarità.
Così in questa Notte Rosa di Noceto si è svolta all'insegna di palati raffinati fra taglieri di salumi misti, vino rosso o bollicine e grigliate a volontà: il piatto ricco in un vassoio caldo e fumante con costatina, spiedini e salamino era al costo di soli 5 euri. Se si pensa che in Città alla Street Food un wurstel con mostarda veniva 6,50 euri si può avere l'idea di come si debba allestire una festa, perchè non basta che un folto pubblico ruoti intorno ai camper per poi gustare un cono di patate fritte a 5 euro, ma occorre anche consumare in abbondanza, possibilmente senza lasciare un cumulo di rifiuti in strada o sul prato di piazzale della Pace.



A Noceto tutto era molto ordinanto e ciò non toglieva vivacità alla festa nella quale capeggiava un giocoliere riunendo famiglie e bambini mentre sulle panchine sedevano gli anziani a guardare compiaciuti un gruppo di piccoli Down che ballavano e saltano al ritmo della musica.
“Il nostro sindaco è molto bravo, diceva una vecchia signora, perchè tutti gli anni chiama in Paese questi bambini orfani ai quali concede una vacanza con il supporto di maestre. Noceto è molto sensibile a questo tipo di solidarietà: i bambini sono molto coccolati da tutti ma poi poverini chissà come saranno quando ritornano a casa loro”.
Tanta sensibilità era commovente mentre i bambinetti in festa erano di un'energia inesauribile perchè non sono stati fermi un solo attimo come se avessero l'argenti vivo addosso. Così si dice dei bambini molto vivaci e loro lo erano veramente da contagiare signore e vecchiette ma dispiace che il gruppo sia rimasto isolato dai compagni coetanei con i quali sarebbe piaciuto vederli giocare insieme anche se in un mese è difficile fare le dovute conoscenze.

Ad ogni modo la festa è proseguita fino al concertone della piazza nella quale il complesso ha cantato tutte le canzoni di Max Pezzali finendo con il mitico Sei un Mito cantato da tutti i giovani nella piazza fra i quali spiccavano ragazze in mini-short minicanotta incrociata sulle spalle e ombelico al vento alcune piene di tatuaggi e a testa rasata in stile guerriere Mad Max, piuttosto che in stile emo alla Ramazzotti a conferma che in provincia i giovani sono i primi a cogliere le tendenze più cool.
Seratina piacevole in tutti i sensi di una gioia libidinosa piuttosto che pazza.

venerdì 15 luglio 2016

LE DONNE DEL FUTURO, GUERRIERE IN PRIMA FILA





La prima è stata Demi Moore un'attrice che con i capelli ci ha costruito una carriera sfoggiando un nuovo taglio ad ogni film fino ad arrivare a raparsi completamente per entrare nei panni mimetici di un marine a rendere il suo ruolo incredibile ma vero.
Nel senso che la testa rasata era stata eseguita dal vivo, operazione alla quale Demi si era sottoposta per completare il percorso di attrice a tutto tondo per cui la rapa in testa le mancava.
Il film poteva dare un contributo all'emancipazione femminile perchè la donna nell'esercito per essere massacrata in prima fila non era ancora molto diffusa nei Paesi occidentali.
Curiosamente i primi ad ingaggiare soldatesse sono stati gli israeliani nella guerra dei 6 giorni nel Deserto del Sinai capeggiata dal generale Moshé Dayn sotto la guida del primo ministro Golda Meir.


Le soldatesse formavano un folto esercito dal quale fuoriuscivano anche attrici molto sexy come Daliah Lavi diventata famosa a livello internazionale con il film Lord Jim a fianco di Peter O'Toole.
Demi Moore poteva farcela recitando in un ruolo a misura d'uomo super come il corpo addestrato e allenato di un marine, anche se il servizio emancipazione lo aveva già comunque reso un'attrice sconosciuta come Lisa Eilbacher in Ufficiale e Gentiluomo nel quale fra difficoltà e aiutini dei compagni, alla fine si era diplomata  cadetta, ma purtroppo Demi con Soldato Jane non ha fatto centro.
Infatti lei si è voluta spingere oltre la soldatessa da impiegare nelle mansioni di ufficio, per osare mimetizzandosi con le truppe d'assalto nella guerriglia in Medio Oriente per fare blitz pericolosi.
Poteva farcela Demi Moore se non avesse voluto strafare non tanto facendo a pugni corpo a corpo con un compagno stalker molestatore, quanto nel concludere con una frase lapidaria : “E adesso succhiami il cazzo” facendo un clamoroso flop e scattare la risata al pubblico con premio Pernacchia D'Oro” assegnato a questa attrice incompresa.
Nessuno infatti la riconosceva  fuori dai panni della dolce Molly in Ghost, della sexy girl di Proposta Indecente della ballerina palestrata di Lap-dance in  Streep-teasee della autorevole e imperiosa manager di Rivelazioni, tutti ruoli che ne esaltavano il suo fascino femmineo tutti delusi dall'esibizione di un'arnese fra le gambe  che evidentemente teneva ben nascosto perchè tutti gli uomini dell'attrice non se ne erano mai accorti fino a quel momento e confermato quando Demi Demi svelava il suo volto duro e implacabile  dopo la separazione da Ashton Kutcher il toy boy che le preferiva una delle sue figlie. Alla quale Demi tentava di rubare il fidanzatino per farne il toy boy bis.
Insomma una strega che la figura anoressica  e i capelli corvini a spaghetto aiutavano a rappresentare  “al meglio”distruggendo l'immagine della bellissima attrice che fu.
Ma il fascino dei suoi personaggi è rimasto immutato nel tempo perchè riproposto puntualmente da giovani attrici che si sono ispirate a lei sia nei personaggi romantici che in quelli tosti manageriali e d'azione patinata come le Charlie's angels.
La soldatessa rapata a zero palestrata ed implacabile sta invece facendo tendenza di costume sulle nuove generazioni dopo il remake di Mad Max interpretato da Charlize Theron  che in un colpo solo, sulla lama del rasoio, ha surclassato il mitico Mel Gibbson eroe della prima serie, ma non Tina Turner questo va detto.




Charlize a testa rasata ha dato vita al personaggio della guerriera ardita senza paura alla pari di un uomo interpretando il personaggio in modo convincente senza strafare con dichiarazioni shockanti ma mettendo in movimento muscoli e cervello pur non perdendo in femminilità nonostante  abbia aggiunto vigore misto a forza bruta incarnando una guerriera a modello donna del futuro, capace non solo di difendersi ma anche di attaccare senza farsi scrupoli così come fanno gli uomini.
La società sarà migliore all'insegna di questo futuro tutto maschio nella quale le donne si muoveranno finalmente alla pari a livello naja in primis?
Se la metafora del film si può tradurre in messaggio positivo la realtà è un filo più inquietante anche se destinata a segnare un'epoca  lasciando un segno come le amazzoni di storica memoria. Le quali per combattere meglio con l'arco si erano tagliate un seno, l'unico segno rimasto della loro memoria nella storia dell'emancipazione femminile. Come a dire che la donna per emergere a livello  di un uomo deve sempre penalizzarsi esibendo una ferita: una volta era un senso, adesso è la testa di rapa.
Tutto questo quando per entrare nella storia della liberazione femminile basterebbe invece far vedere apertamente “la cosina”, ma questo si sa renderebbe superiori.
Per questo il maschio non lo consente pretendendo di metter sopra un velo a dimostrazione di esclusivo amore: love, love, love.
Già ma non sono il cuore e l'anima le sedi dell'amore? Come diceva Frederik Nietzsche, ” i rapporti fra i sessi si basano tutti sul fraintendimento”.