Noceto è un piccolo paese della provincia Parmense che viene visitato dai parmigiani di città solo in occasione del mercato di Forte dei Marmi per tuffarsi fra le bancarelle del puro misto made in Italy perchè mescolato a quello indiano e cinese. Ma tant'è, ormai il mercato è esclusivamente globale per cui questo è quanto ci offre: prendere o lasciare.
Infatti molti lasciano perchè di mercatini ne abbiamo abbastanza visto che ormai ne spunta uno ad ogni angolo come una cacatina di piccione.
Ma Noceto resta un paese di attrattiva che valeva fin dai tempi di Leonardo quando il genio, citato a tutt'oggi dalle guide turistiche nelle gite degli anziani, era passato durante il suo viaggio per Avignone a trovare il Papa in quella sede, per gustare un piatto di Tortelli. Roba da acquolina in bocca perchè gli anziani a bocca aperta ascoltano attenti la guida di turno non vedendo l'ora di mangiarsi il piatto tris di tortelli di zucca erbetta e patate.
Infatti Noceto con la sua Notte Rosa dei giorni scorsi ha attirato numerosi partecipanti all'evento che si è rivelato squisito e raffinato come un bon bon confetto a mandorla.
Il decor era tutto un tripudio di fiori, nastri e palloncini in rosa ovviamente sparsi per le vie e posizionati in abbondanza nella piccola piazzetta nella quale si vede un torrione facente parte del castello ai tempi dei Comuni e delle signorie presente in ogni piccola comunità col signorotto al comando.
Perchè stupirsi di una festa se in città a Parma ce ne sono in continuazione con le movide a gogò, i mercatrini alimentari a tema e ultimamente, come se non bastasse, quelli della Strett Food? Perchè la festa di Noceto si differenziava di gran lunga da questi eventi chiassosi e volgari da ubriachi che pisciano a cielo aperto per la semplicità e grande raffinatezza dei contenuti. Niente camper, camioncini o baraccopoli, tutto si è svolto a cielo aperto, con i tavolini e panchine intorno al palco centrale per il concerto della lunga notte rosa.
Fra questi alcune curiosità: il bar Commercio presente in ogni paese come il Bar Sport è gestito da una famiglia cinese con la madre cassiera e i figli (o sposini) al banco e al servizio tavolo (che non mettono in sovrappiù) agili e dinamici come solo i cinesi sanno essere mentre un gruppo di indiani doc erano vestiti con il Sahari le donne e gli uomini con la lunga barba ed il turbante. Un gruppo folkroristico che per vedere bisogna andare solo in provincia perchè in città vestono tutti all'occidentale.
Questo per dire che i piccoli Paesi hanno un loro fascino di eleganza e gusto raffinato.
A fare da padrone al gusto era scesa in Piazza anche L'Aquila Romana ristorante storico del luogo molto gettonato per ricevimenti come sposalizi e meeting di lavoro trovandosi molto vicino alla città.
L'Aquila Romana negli anni 70 era molto apprezzata perchè per prima aveva introdotto il rito degli antipasti in una lunga ed interminabile portata, non a buffet ma con il cameriere della quale andava fiera nel far gustare prodotti sconosciuti abbinati al vino giusto.
Fra i salumi tipici del territorio, venivano serviti piatti allora sconosciuti ai parmigiani come le fette di bresaola con olio pepe e limone e i bastoncini di palma o le chele di granchio che se oggi si trovano tranquillamente in commercio a quel tempo erano una rarità.
Così in questa Notte Rosa di Noceto si è svolta all'insegna di palati raffinati fra taglieri di salumi misti, vino rosso o bollicine e grigliate a volontà: il piatto ricco in un vassoio caldo e fumante con costatina, spiedini e salamino era al costo di soli 5 euri. Se si pensa che in Città alla Street Food un wurstel con mostarda veniva 6,50 euri si può avere l'idea di come si debba allestire una festa, perchè non basta che un folto pubblico ruoti intorno ai camper per poi gustare un cono di patate fritte a 5 euro, ma occorre anche consumare in abbondanza, possibilmente senza lasciare un cumulo di rifiuti in strada o sul prato di piazzale della Pace.
A Noceto tutto era molto ordinanto e ciò non toglieva vivacità alla festa nella quale capeggiava un giocoliere riunendo famiglie e bambini mentre sulle panchine sedevano gli anziani a guardare compiaciuti un gruppo di piccoli Down che ballavano e saltano al ritmo della musica.
“Il nostro sindaco è molto bravo, diceva una vecchia signora, perchè tutti gli anni chiama in Paese questi bambini orfani ai quali concede una vacanza con il supporto di maestre. Noceto è molto sensibile a questo tipo di solidarietà: i bambini sono molto coccolati da tutti ma poi poverini chissà come saranno quando ritornano a casa loro”.
Tanta sensibilità era commovente mentre i bambinetti in festa erano di un'energia inesauribile perchè non sono stati fermi un solo attimo come se avessero l'argenti vivo addosso. Così si dice dei bambini molto vivaci e loro lo erano veramente da contagiare signore e vecchiette ma dispiace che il gruppo sia rimasto isolato dai compagni coetanei con i quali sarebbe piaciuto vederli giocare insieme anche se in un mese è difficile fare le dovute conoscenze.
Ad ogni modo la festa è proseguita fino al concertone della piazza nella quale il complesso ha cantato tutte le canzoni di Max Pezzali finendo con il mitico Sei un Mito cantato da tutti i giovani nella piazza fra i quali spiccavano ragazze in mini-short minicanotta incrociata sulle spalle e ombelico al vento alcune piene di tatuaggi e a testa rasata in stile guerriere Mad Max, piuttosto che in stile emo alla Ramazzotti a conferma che in provincia i giovani sono i primi a cogliere le tendenze più cool.
Seratina piacevole in tutti i sensi di una gioia libidinosa piuttosto che pazza.
Nessun commento:
Posta un commento