L'Opera è stata un trionfo non solo per tutto il cast ma anche per l'allestimento non in stile giapponese ma seguendo la tradizione Giapponese fra Teatro No
("Il nō (能? lett. "abilità")[1] è una forma di teatro sorta in Giappone nel XIV secolo che presuppone una cultura abbastanza elevata per essere compreso, a differenza del kabuki che ne rappresenta la sua volgarizzazione. I testi del nō sono costruiti in modo da poter essere interpretati liberamente dallo spettatore, ciò è dovuto in parte alla peculiarità della lingua che presenta numerosi omofoni. È caratterizzato dalla lentezza, da una grazia spartana e dall'uso di maschere caratteristiche")
e cartoiline sal Sol Levante:: grandi vetrate che si aprivano ad incastro, peschi in fiore, gheishe in Kimono nel quale imperava il bianco insieme al bianco delle maschere tragiche con il mascara che colava a pianto delle figuranti a preannunbciare la tragedia della protagonista in Harakiri come una sorta di coro silenzioso delle Troiane nelle tragedie Greche. A conclusione tanti applausi che i titoli di coda della trasmissione hanno coperto finendo silenziosamente.
Il silenzio è oro. Sì purchè bianco perchè di oro giallo non c'era traccia alcuna nel Foyer perchè secondo tradizione l'oro giallo non accompagna mai le mise sfarzose le quali devono brillare insieme ai diamanti e pietre preziose dalle quali sono bandite perle e bigiotteria. Invece quest'anno il foyer alla Scala era piuttosto sul dimesso con delle mises più da party che da Prima della Scala.
Fatta salva qualche eccezione di abiti lunghi con stole di raso o visone bianco ma senza tanti strascichi da Red Carpet Hollywoodiani, le mises erano quasi tutte corte con molto velluto nero e bordeaux, qualche tulle misto a pizzo in stile sirena, e udite udite anche tailleur con giro perle.
Niente oro giallo comunque come detto sopra ma tanti brillanti veri o svarowsky purchè luccicanti, con pietre preziose e qualche collana di bigiotteria a far cineseria.
Guardare per credere.
http://www.corriere.it/foto-gallery/moda/news/16_dicembre_07/madama-butterfly-look-prima-scala-43c9ed02-bc8b-1
Il pubblico era formato quasi esclusivamente da ricchi imprenditori con qualche nobile come l'ex Re Juan Carlos arrivato senza la consorte Sofia dalla quale da tempo è separato in Palazzo facendo vita indipendente per godersi la vita da pensionato di lusso con badanti compiacenti. Poche le presenze di attrici importanti, solo qualche soubrette della Tv e conduttrici di fama come Cristina Parodi la quale era tanto presa a fare i selfie con la sorella Benedetta da lasciarsi scappare lo scoop dell'intervista al Re di Spagna rubatole dall'inviata del Tg 5.
Meglio la fiera delle vanità dove la Paodi ci ha sguazzato alla grande con esperte del settore per fare taglia e cuci alle comparse del Fopyer perchè le protagoniste si sono sfilate elegantemente. Molto presente invece è stato Alfonso Signorini presentatosi in tabarro rosso fuego per catturare l'attenzione riuscendoci benissimo nel mettere in scena La Tragedia di Un Direttore Ridicolo, ben lungi da quel signore gentile educato che si era anonimanete mescolato nel Foyer del Teatro Regio di Parma alcuni anni fa.
Scherzi del potere a CHI non ce l'ha.
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