giovedì 8 dicembre 2016

SULLY UN FILM DI GRANDE IMPATTO


L'annuncio l'aveva dato Cristina Parodi al Tg5 il suo habitat naturale nel quale aveva acquisito autorevolezza lasciata lungo la via di una carriera in rosa condotta laconicamente senza un guizzo per inseguire un sogno di conduzione.
La notizia era arrivata anche in Italia dalla CNN con le immagini dell'aereo che aveva ammareggiato sull'Hudson grazie all'abilità di un pilota riuscendo a portare in salvo tutti i passeggeri.
La Storia di Sully è verissima per cui è stato emozionante rivederla al cinema con Tom Hanks che si conferma l'attore che meglio incarna il ruolo dell'eroe comune schivo e professionale il quale in solitudine prende una decisione difficilissima eludendo gli ordini della Torre di Controllo perchè in quel momentoi di emergenza lui era il capitano prendendosi sulle sue spalle tutto il carico delle responsabilità.




Clint Eastwood si conferma il regista di eroi comuni, tutti compressi nel svolgere il quotidiano con scrupolosità tanta ruvidezza e metodo fino a quando il colpo di genio nel rush finale li fa sciogliere in un gesto nobile a rendere una vita degna di essere vissuta.
In pratica Clint ripete sé stesso nel ruolo che ha sempre interpretato sullo schermo, dai Western all'Ispettore Callaghan passando da storie melò come I Ponti di Madison County.
Sempre compassato, poco loquace e molto signore, Clint Eastwood ha fatto sognare come simbolo di una sessualità pulita ma di passionalità ardente animata da forti sentimenti d'amore e di pietà.


Tom Hanks ha tradotto in modo egregio questo modello di eroe comune tutto dedito al benessere di quelli che lo circondano, perfetto sia sul luogo di lavoro che in privato dove esercita la sua autorevolezza facendosi benvolere da tutti conquistando perfino gli avversari che incredibilmente anche di fronte al suo eroico operato trovano modo di mandarlo al processo per non aver ubbidito alla Torre di Comando.
A costo di rovinarlo per sempre viene allestita una equipe di esperti per esaminare la correttezza di ogni azione nel pigiar pulsanti che gli verranno contestati mediante simulazioni in video-games a comprovare il suo errore nel virare verso il fiume piuttosto che verso la prima pista libera aeroportuale.



Quando tutto sembra perduto, è bellissima la reazione finale del pilota sicuro di sé senza mai dubitare di aver agito sotto l'impulso o la và o la spacca, ma nella sincera convinzione di aver fatto l'unica manovra giusta, perchè zittisce tutti con una frase lapidaria: “Ok vi siete divertiti, adesso facciamo sul serio” mettendo sul tavolo attributi e ingegno imponendo di considerare il fattore umano rappresentato dai pochi secondi per decidere l'azione che invece la simulazione non aveva tenuto conto procedendo con i piloti come fossero robots.
La sua tesi accompagnata dall'audio della scatola  nera raccontando gli eventi susseguiti  in tempo  reale al di là di quello virtuale, viene ampiamente accettata confermando quello del quale in pratica tutti erano già convinti nel trovarsi di fronte ad un eroe, acclamato alla fine come tale da tutta la stampa e i media che lui schivava modestamente per unirsi ai festeggiamenti con passeggeri ed equipaggio (il copilota è Aaron Eckart) ringraziando aiuti e soccorsi arrivati sul posto in tempo per salvare tutti.











Il film è girato bene, con maestria nella cabina di comando ed in quella del volo dell'aereo con tanti primi piani di sequenza del volto dei piloti per afferrare la tensione, alla caduta in picchiata fino all'impatto con sciata sul fiume come fosse una pista di ghiaccio fermando l'aereo sano e salvo.




Molto convincente anche dal punto di vista della tecnica il film promuove sicuramente Clint Eastwood come uno dei potenti di Hollywood avendo saputo raccontare una storia con un ritmo adagio, moderato e romanticamente connesso in linea telefonica alla onnipresente e amata moglie (l'attrice di jurassica memoria Laura Dern) accompagnandola ad effetti speciali immersi nel rumore roboante dei motori in avaria in un connubio scoppiettante di grande impatto nel coinvolgere lo spettatore sotto l'imperioso comando della hostess: “Giù la testa, state giù, prepararsi all'impatto”  Pronti!
Ok, siamo ancora vivi per tornare a casa.
Bel film.





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