Dopo il disastro Trump c'è chi vorrebbe un Presidente carismatico anche se sarebbe auspicabile un rinnovamento epocale con l'elezione di un candidato magari cinese.
Ebbene sì, perchè potrebbe dare man forte all'economia mondiale formando un asse USA e CINA andando in pace anche con Kim-Jong-un della Corea del Nord facendogli cessare la minaccia delll'invio dei missili in Giardino all'America.Certo, saremmo invasi dalla cineseria ma quello è uno scotto che ormai ci siamo rassegnati a pagare visto che viene fatto con successo già in tanti settori dove si è venduto ai cinesi. Settore calcio in primis. dove se anche ci sono più giocatori stranieri che nostrani, le partite vanno avanti.
Noi italiani non ci batte nessuno nell'arte del palleggio, metafora della nostra vita, che ci porta a scalare le classifiche facendoci conoscere nel fallo di mano. E mandolino. Straniero anche quello. E allora tutti in culo alla Belen. Oh, pardon in Cacao alla Belen. Meravigliao.
Vietato toccare però perchè “la pacca sul sedere” classificata fino ad oggi cameratesca è scesa a livello di reato.
Tu prova a toccarmi che io ti rovino con il risarcimento danni in money da devolvere in beneficenza per essere credute sulla parola perchè altrimenti scatterebbe il solito sospetto della diabolica trappola di femmina meretrice. Vade retro. Sempre in cacao alla Belen? No, dritte dritte verso la gogna mediatica.
A sostegno delle donne molestate è scesa in campo Asia Argento che si è autoproclamata capo del movimento di denuncia delle donne come lei violentate e dare coraggio alle reticenti per paura o per vergogna di superare l'impasse facendo riaffiorare ricordi dolorosi mai rimossi anche da anni.
Lo dico non lo dico che quello là che sta beatamente tronfio al suo posto di comando che è un porco e violento molestatore al quale l'ho data perchè era grande e grosso e dunque perfettamente inutile che facessi resistenza?
Su questa tesi i social si sono scatenati ma non fanno testo perchè ormai si scatenano per un nonnulla.
Così meglio seguir quel detto: “Non ti curar di loro ma guarda e passa” per uscire liberi e leggeri da quel girone infernale chiamato social. Dove bene o male l'importante è che parlino, che godano magari anche in compagnia ma “che venghino” da soli.
Cosìcchè “Il signore ha vinto la bambolina” come si diceva al Luna Park di un tempo quando rappresentava la grande attrazione di una città, insieme al Circo e a quella sorta del Carro di Tespi con le compagnie di giro che allestivano teatrino nelle piazze o il cinema con il grande schermo formato da un lenzuolo appeso.
Le molestie anche se virtuali sono offensive e fastidiose ma non quanto quelle “live” è ovvio per cui la denuncia sarebbe auspicabile senza perdere tempo.
Per chiudere il cerchio molestie fra Membro al vertice e Stagiste in ginocchio torniamo alla Casa Bianca per sognare una First Lady fica elegante di classe e molto colta. Magnificat.
Il pensiero come indirizzato da Matt Damon va ad Amal ritenuta degna di diventare First Lady della Casa Bianca più di quanto George Clooney lo sarebbe da Presidente USA, ma giusto per parare il colpo dei cinesi in quanto mussulmana e perdipiù legale dei diritti umani che potrebbe neutralizzare le iniziative pericolose di Donald Trump contro il Medio Oriente v. da ultima la scelta di Gerusalemme capèitale della Palestina.
Amal pur avendo assunto la difesa dei diritti umani in molte cause importanti di grande eco mediatico, le ha per la verità quasi tutte perse. Tutte tranne quella intentata contro Julian Assange capo dell'organizzazione Vikileaks che lei ha fatto assolvere dall'accusa di violenza su due donne.
E' pur vero che un avvocato, che non sia mafioso o appartenente a delle lobby, abbia il dovere di difendere il cliente qualunque sia l'imputazione, ma purchè lo creda in buona fede. Anche se la sua parola è contro quella di altre due?
Quì sorge spontaneo il solito sospetto che Amal non ha dissolto facendo l'avvocato del diavolo contro le due donne violentate. Le quali oltre ad aver subito un danno hanno ingoiato anche la beffa da un'altra da donna.
E' pur vero che a quel tempo non era ancora scattata la caccia al molestatore per cui Amal ha apparentemente svolto il suo lavoro super partes ma di fatto facendo vincere Julian Assange che Dio sa se lei credeva fosse innocente perchè era la sola. E qui allora scatta il sospetto di un processo burletta come una sorta di processo al Lunedì di Aldo Biscardi e la moviola il quale quando c'era in studio Moggi soleva dire: “Tutti quì hanno diritto di parlare però lasciate parlare Moggi”
Più medio oriente comunque dove ad aver sempre ragione è il maschio anche quando è stupratore.
Sarebbe curioso conoscere se la sua tesi sia stata quella classica di se-la-sono-andata a cercare o quella più degenerante del “si sono inventato tutto per spillar dei soldi”.
Agli archivi l'ardua sentenza, ma è curioso che nessuna giornalista si sia presa la briga di approfondire tale tematica. Meglio correre dietro al look di Melania di Amal e tutte le celebrity che fanno tanto sognare.
Già, la vita è un sogno o i sogni aiutano ad affrontare la realtà? Domanda da Millioni di euro.
Quelli che ha la RAI ha dato a Marzullo che su questo quesito ha percorso una carriera dando voce alle celebrity nostrane e a uno stuolo di giornalisti critici dello spettacolo, quando sulla piazza si possono contare su tre dita: Mereghetti, Grasso, Bignardi. Tutto il resto è Dell'olio.
Di Pietro? No di Ferrara. Anselma Anselma... Scherziamo ovviamente l'Anselma va forte. Amal Idem in quanto due compagne di uomini forti. I soliti sospetti sulle mogli-di? Sì.
Le fotografie sono come le opere d'arte, con la differenza che un'opera d'arte quando viene commentata si cerca di esprimere i pensieri del suo autore mentre con le foto si cerca di interpretare i messaggi di quelli ritratti attraverso il loro look, i sorrisi, le occhiate furtive...
In queste sequenze sulla royal family scattate a Natale sembra che tutti abbiano mandato il loro messaggio, non comunque quello augurale.A cominciare dal discorso della Regina attorniata dalle cornici delle foto preferite, dove sono clamorosamente esclusi William e Kate.
La duchessa di Cambridge non si è persa d'animo e molto spiritosamente si è presentata alla Messa con un cappottino in tessuto di Scozia ad evocare forse la testa caduta di Maria Stuarda.
Infatti l'inchino della Duchessa è appena accennato restando fiera a testa alta, mentre Meghan si piega come farebbe una miracolata.
Finalmente Meghan si è consultata per curare l'immagine con gli accessori giusti, stivali in primis che notiamo con piacere essere quelli che avevo postato e poi ancheTwittato e che qui riporto.
http://ritaguandalini.blogspot.it/2017/12/meghan-lultima-cenerentola-reale.html
Il principe Andrea sembra molto perplesso dietro la coppia Harry e Meghan non approvando forse la scelta della Regina di aver escluso anche le sue figlie dalle cornici del discorso Natalizio nonostante abbiano il titolo di Altezze Reali verso le quali sia Kate che Meghan devono cedere il passo.
L'aria trionfante di Kate schiaccia la modestia con la quale si porge Meghan ancora molto intimidita dal cerimoniale anche se è molto più elegante di Kate in cappottino modello serial.
Meghan l'ha battuta col capellino modello basco con una svirgolata laterale con borsetta a tamburello a dare un tocco lezioso al cappotto con cintura di gran moda, mentre Kate ha optato per l'immancabile pochette ed il colbacco dell'anno scorso.
La Regina è la super star in gran forma in arancione con il Principe Filippo nell'immancabile Loden verde. Molto British
Camilla dietro la Regina anche se molto vicina al suo stile con il colore appariscente del rosa shocking è comunque molto personale in questa scelta di alamari che lei adotta spesso con le bordure in pelliccia a dare un tocco imponente e militaresco alla sua figura che contrasta con la graziosa Maestà.
Ad accomunar Kate e Meghan è il sorriso smagliante. Con la fortuna che è loro toccata non potrebbe essere altrimenti.
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