mercoledì 19 dicembre 2018

BELVE, LA BANALITA' DOCET

       
E' sempre interessante ascoltare gli  interventi di serie LOFT  perchè con il faccia a faccia e l'atmosfera soft gli interlocutori si lasciano facilme nte andare a confide nze intime anche se comunque questi programmi non sono una novità perchè già introdotte da tempo dalle generaliste.
L'ultima puntata di serie Le Belve condotta da Francesca Fagnani, cariuccia che dà e pretende del Lei da tutti e ultimo acquisto di casa Mentana che come una sorta di miss numero due in confronto con la Bella e la Bestia fa confessare agli ospiti notizie inedite, ha portato in scena Alfonso Signorini il quale si è raccontato a cuore aperto e a leucemia sconfitta.
Il Signorini è direttore e personaggio ma si è fatto ammirare come persona di grande dignità avendo combattuto la sua malattia senza farlo sapere a nessuno cercando nel contempo di tagliare con la sua attività di qualche settore come sorrisi e canzoni (che un quotidiano aveva invece interpretato come suo fallimento e licenziamento che lo hanno ferito anche se strano perchè questo fa parte del gioco dei media dove se uno si mette in pausa di connessione senza giustificarsi, gli danno addosso con il fango) in totale coerenza con la sua linea editoriale  dalla quale esclude i caso umani.
Infatti si è autodenunciato come un superficiale  che bada più alle apparenze che alla sostanza tanto che uno/a può essere  intelligente e brava quanto vuole ma se non lo appaga esteticamente non la prende in considerazione.
Una lezione di alto giornalismo rosa del quale prendiamo nota riflettendo sul fatto che il signorini di figura esteticamente modesta pur essendo una brava persona  il cui sentimento per la mamma è sempre stato e lo sarà una priorità assoluta, non si può dire che i suoi lavori non siano all'altezza derlla superficialità confessata con produzioni di quantità piuttosto che di qualità tutti all'insegna della banalità
I libri da lui scritti su Marilyn Monroe e Maria Callas lo confermano rappresentando un assemblaggio di copia e incolla di notizie già lette e viste in tanti docu mentre la regia operistica è sempre di maniera imbarazzante  così come si è visto in Turandot in un tripudio di cineseria da litografie mentre il settimanale CHI  era meglio con Silvana Giacobini perchè diretto con più glamour e classe.
Non rimane che annotare il suo appunto sulla D'Urso e alla conduzione trash anche se comunque fa ascolti perc hè lei dice amore a tutti e poi la realtà è un'altra.
Purtroppo nello spettacolo televisivo la realtà è quella che si vede in superficie perchè il retroscena lo rivela il gossip del quale il Signorini è maestro temuto  perchè come da lui stesso dichiarato "sono amico di tutti ma quando devo pubblicare un servizio non guardo in faccia a nessuno" per cui anche se piagnucola  lo spettacolo deve continuare senza rispetto per il dolore (ignorandolo come ha fatto lui) che solo così si sconfigge  portando ad esempio Ambra Angiolini che nel rivelar le corna al marito Renga pur avendo fatto soffrire tutta la famiglia bambini in primis,  alla fine si sono ripresi alla grande per cui l'Alfonso ha portato loro fortuna. Famiglia allargata, nuova linfa e tanta allegria....

Persone oltre alle cose della vita anche se alla fine uno poi si ritrova a fare i conti..
E se tanto mi dà tanto, chapeau ad personam  e tanto shapo per il  lavoro in tutta banalità!
Tutto da dimenticare. Ah! dimenticavo, e non si fa per dire, di citare l'intervista a Ruby come fiore all'occhiello del Signorini che aveva condotto l'intervista in Tv. Alzi la mano CHI....


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