lunedì 22 marzo 2021

ENRICO LETTA E LO IUS SOLI

 Enrico Letta è stato richiamato da Parigi, dove stava sereno a insegnare,  per venire a fare il Segretario del PD e lui come un novello Cincinnato ha chiamato all'appello tutte le braccia dei migranti nell'agricoltura per dare loro quella dignità in cui non era riuscita la Teresa Bellanova nonostante avesse versato calde lacrime per ottenere il permesso di soggiorno a tutti i braccianti compresi gli stagionali. 

Non solo, Letta si è allargato per introdurre lo ius soli che prevede di dare la cittadinanza a tutti quelli che nascono nel nostro territorio partendo così con il piede sbagliato perchè se voleva che l'opposizione si mettesse sul piede di guerra ci è riuscito perfettamente con Salvini in primis il quale ha già risposto picche aggiungendo un Letta Stai sereno. Enrico Letta intende andare per la sua strada pensando evidentemente di accapparrarsi  tutti i voti dei migranti per le prossime elezioni senza tener conto che questo non sia il momento giusto per sollevare  la  questione essendoci molti altri problemi ai quali dare la priorità come per esempio il vaccino, i ristori, la scuola, le imprese. Non è giusto ricorrere a questi giochetti perchè gli italiani si sentono un po' messi da parte o addirittura lasciati soli con lo ius soli in primis.

Con questo non è che si voglia rigettare completamente la proposta che comunque se ne potrebbe anche discutere più avanti perchè nel frattempo si potrebbe perfezionare con una progettualità diversa come quella di dare la cittadinanza a tutti i giovani nati in Italia al compimento del 18esimo anno di età con la patente e diritto al voto una volta superato un esame per dimostrare di essersi integrati, non necessariamente assorbendo tutta la nostra cultura ma almeno di avere la padronanza della lingua, una buona educazione e conoscenza dei diritti e doveri ai quali sottostare per una pacifica e proficua convivenza. Ci sono giovani che non conoscono nemmeno il loro paese d'origine e sono cresciuti come tutti i loro coetanei italiani dei quali si sentono parte se non fosse che sono legati al permesso di soggiorno da rinnovare continuamente facendoli vivere con un senso di incertezza e di instablità che non può essere d'aiuto a nessuno. Infatti sono come persone sospese in una sorta di limbo che crea in loro  sofferenza perchè non si sentono parte della loro terra d'origine e non si sentono accettati da quella che li accoglie per cui l'insicurezza che li accompagna può sfociare in forme di aggressività e ribellione.  Sono i giovani che vanno sostenuti per agevolare l'integrazione perchè danno una nuova linfa alla società arricchendola di nuove energie aiutandola a crescere più forte.

Lo ius soli automatico a tutti quelli che nascono in Italia può solo attirare sempre più migranti che vogliono far nascere i bambini con la cittadinanza italiana, ma l'Italia non è un grande Paese come l'America, perchè l'Italia è piccola e il problema migranti sappiamo benissimo quanto l'Europa se ne lavi le mani per poi insorgere a protestare se non vengono accolti, dopo che loro hanno chiuso le frontiere! La politica deve tener conto anche di quanto succeda in pratica in mezzo alla gente al di là delle belle parole del rito politichese. In un modo o nell'altro quel che è certo è che con Enrico Letta e il muso duro con l'opposizione con Salvini che ha minacciato di far cadere il Governo (ancora?) non siamo “più sereni” perchè si è rotto quell'idillio che era nato intorno a Draghi con tutti i partiti d'accordo nell'accettare le sue direttive.

“Questo è l'anno in cui non andremo a cercare soldi perchè li avremo” è  stata comunque la risposta di Draghi.  I ristori arriveranno, sono già pronti così come i bonus e tutti i risarcimenti per i mancati guadagni. Da dimostrare ovviamente. Dopo queste promesse il Presidente del Consiglio è passato alle priorità come il vaccino la scuola le imprese ecc. assicurando tutti gli italiani che  i problemi saranno risolti. E allora “stiamo sereni”, questo è l'anno in cui si va per baiocchi!



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