venerdì 5 marzo 2021

L'ALLIGATORE UN INVESTIGATORE SUI GENERIS




https://www.youtube.com/watch?v=xjkDDAy7C60&list=OLAK5uy_nPJOn7cuxU33YjDrtk_FF8s71DqtKS4RM

E' tempo di indagare e gli investigatori proliferano in Tv dove ogni volta fanno un pieno di ascolti perchè ovunque vadano sarà un successo proprio come a S.Remo.

Così come S.Remo fa da sfondo al Festival della Canzone Italiana, nelle fiction investigative lo sfondo è sempre una location o formato cartolina o particolarmente suggestiva perchè immersa in una natura ancora incontaminata.

E' il caso dell'Alligatore, la serie Tv da vedere su Rai Play tratta dai romanzi di Massimo Carlotto  e la regia di Daniele Vicari con l'ambientazione tipica del Delta del Po che parte da Porto Tolle di Rovigo fino alla Laguna di Venezia con una rete di canali nei quali il protagonista Marco Buratti, l'attore Matteo Martari, si muove con la  naturalezza di un Alligatore (suo soprannome) al ritmo di un blues sulle note di una  musica il cui cuore batte in Lousiana.

Partendo da un cappello affascinante il resto è assai tosto ma intriso di dolce ruvidezza a renderlo amabile nonostante tutto.

Infatti i suoi modi ruvidi ma pieni di buon senso conferiscono quell'autorevolezza dell'uomo giusto quale punto di riferimento per carcerati, uno dei quali in particolare   lo zio Beniamino (Thomas Trabacchi) lo supporta nelle imprese, una volta uscito di galera, affiancandolo come una sorta di braccio violento dell'Alligatore quando questi viene ingaggiato da Studi Legali per aiutarli delle indagini come detective anche se molto sui generis.

 La coppia è implacabile nel dare la caccia ad assassini, nel combattere il racket delle prostitute albanesi nonché nello scoprire traffici illegali di rifiuti  in danno dell'ambiente e della salute della popolazione che vive in quel territorio.


I soldi girano facili e tra una nota spese e un bicchier  wisky o di Rum l'Alligatore è conteso da due donne: una brava ragazza Virna (Eleonora Giovanardi)  disinteressata e generosa che fa la barista del locale in cui lui è socio e un'altra Greta (Valeria Solarino) sua ex fidanzata e partner nei duetti in Blues, ombrosa e asciutta ma con una grande sensibilità di artista con la quale cerca di riaprire un rapporto irrisolto finendo per guastarlo per la poca voglia di far sul serio come se la nebbia del luogo l'avesse ammantato confondendo il battito del cuore con il tambur battente della batteria. 

In questo nebuloso girovagare fra locali sulle rive dei canali al ritm and Blues trova sempre una luce che gli illumina il percorso per risolvere il caso che gli è stato affidato riuscendo nel tempo a schiarirsi le idee sul suo rapporto con Greta quando la becca in un ristorante con il ricco e potente capo banda malavitoso Tristano Castelli (Fausto Maria Sciarappa) del quale Max la Memoria (Gian Luca Gobbi) aveva registrato le gesta di assassino facendo finire in carcere l'Alligatore per non aver fatto il suo nome. La scenata plateale in mezzo a tutti i commensali è imbarazzante ma utile per aprire gli occhi a Greta sul suo corteggiatore che mollerà schifata tornando a cercar l'Alligatore dopo che è riuscito a far arrestare il bandito della “bassa Padovana” Tristano Castelli.


La serie è originale perchè oltre all'ambiente suggestivo è intrisa di sensualità della quale sono tutti ammantati per quel ritmo cadenzato che li accompagna nell'azione senza tanti giri di parole mettendo sempre in primo piano la fisicità di ciascuno, dall'amico socio “zio Beniamino” che spara con l'eleganza di un pistolero piroettante a due pistole in mano con un colpo alternato all'altro e poi tutti e due insieme come fosse una danza macabra, alla fidanzata di lui una marocchina (Maya Talem) 


sempre sinuosamente ancheggiante con la danza del ventre, passando dalle due donne che si contendono l'Alligatore le quali lo conquistano ballando l'una e cantando l'altra  con il blues mentre per  lui Matteo Martari  la sensualità è tutta nella voce che in questa serie modula con l'accento veneto ma la cui intensità è tale da non correre il rischio di scadere nella macchietta per inflessione dialettale così come spesso accade con altre fiction di serie investigativa ambientate al sud. 


Matteo Martari dopo la rivelazione de I Medici si conferma un protagonista di grande appeal perchè il suo Alligatore duro e asciutto ma di grande umanità è delineato in modo magistrale rendendolo unico e originale il cui segreto sembra essere racchiuso nell'essersi messo in gioco con la naturalezza di chi mette molto di sé stesso (anche lui è Veneto come il protagonista).

Valeria Solarino, è bravissima nel risaltare come cantante di spessore ricercato e di nicchia e nel mettersi a nudo in lato b) a gambe lunghe e schiena dritta con la forma invidiabile di una giovane ragazza pur essendo un' attrice di lungo corso con tanti film pieni di riconoscimenti e premi,

I ruoli minori sono tutti di gran rispetto specie il Capo Banda Tristano Castelli spietato assassino che parla in Veneto ma che ha un debole solo per la musica Blues e la sua eccezionale interprete Greta, della quale si innamora sinceramente e  perdutamente rendendogli una scintilla di onore.




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