martedì 9 marzo 2021

IL TRONO DI SPADE DE' ROMA

                                                                                                                                 

 Tutti sappiamo che da Roma è nata la civiltà greco-romana  perchè fondata da un gruppo di Troiani in fuga ed insediati lungo il Tevere “là dove c'è una grande foresta verde nel quale scorre un fiume” come recitavano i versi di Virgilio autore dell'Eneide, i quali si sono poi mescolati agli Italici come etruschi o varie etnie.

Così ci piace fare un paragone fra l'Eneide lo sceneggiato diretto nel 1971 da Franco Rossi ed il film Il Primo Re diretto da Matteo Rivere entrambi visti su Rai Play. 

Lo sceneggiato è tanto pacato nella rigorosa sceneggiatura nell'ambientazione bucolica e nei costumi di fattura Ellenica, sul filo di lana di pecore e capre firmati dal prestigioso costumista Danilo Donati, quanto il Primo Re ambientato nella penisola Italica è tutto uno sfoggio di violenza bruta perpetrata dal capo tribu' Remo (Alessandro Borghi) che alla fine soccombe sotto la spada di Romolo il quale su quel sangue versato fonderà la città di Roma. Purtroppo più che mettere le basi sulla civiltà greco-romana sembra che Roma sia stata fondata su un Trono di Spade.

“Sì perchè la gente vuole sangue e fango e su questo filone ho ambientato il mio film” parole più o meno questo è quanto pronunciato dalla cabina di regia dall'autore del Primo Re uno dei più brutti film mai visti, diciamolo.

Infatti anche  se l'attore Alessandro Borghi, sempre grandissimo anche come  interprete di Suburra memoria, il film sembra ambientato in un luogo fuori dal tempo come il Trono di Spada basato su una feroce violenza e come ispiratore dell'opera, piuttosto che nel 730 a.c. dove la Penisola Italica era frequentata da civiltà Fenice, Egizie e Greche.

Nel film Il Primo Re manca completamente un abbozzo di civiltà come se fosse stato catapultato nell'era paleolitica, fra le palafitte, dei impagliati come spaventapasseri e fuoco sempre custodito da una sacerdotessa-strega acceso come se fosse stato inventato per caso e nessuno sapesse replicare la scintilla per riaccenderlo. Un po' come si fa nell'Isola dei Famosi con i naufraghi.


Questo modo fantasioso di interpretare la storia anche se più alla moda ed accattivante, oltre ad essere poco coinvolgente per mancanza di riscontro con le nozioni (anche se scarse) che abbiamo acquisito sui banchi di scuola nei quali la civiltà Ellenica era descritta come di grado molto avanzato sia a livello di cultura con i classici del pensiero filosofico in primis, che di arte con i templi le colonne e le bellissime statue, è controproducente creando una crisi di rigetto verso le origini di una grande civiltà come quella Romana essendo inaccettabile che nel 730 a.c. fosse ancora così indietro rispetto alle altre civiltà del Mediterraneo riuscendo nonostante questo basso livello in pochi secoli a diventare la più grande potenza mondiale.

E' curioso comunque come gli sceneggiati degli anni gloriosi in RAI come l'Eneide, siano invece così ben riproposti nel rispetto dei testi classici (v.foto rovine di Troia)

e soprattutto nel conferire  una dignità nobile e regale ai capi carismatici chiamati come predestinati per fondare una grande civiltà.

Pertanto alla fin fine, facendo il paragone, ci è più gradito sapere di discendere da un condottiero coraggioso come Enea piuttosto che da un Romolo fratricida, primo Re di Roma. In pratica, il primo di una serie  come Numa Pompilio Tullo Ostiglio Anco Marzio Tarquinio Prisco, Tarquinio il Superbo (in maggioranza Etruschi):  i Sette Re di Roma dei quali ricordiamo il nome anche se  da dimenticare perchè portarono tutti alla fondazione de' La Repubblica!



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