giovedì 25 marzo 2021

NOMINATION AGLI OSCAR. LA DELUSIONE DEL CINEMA ITALIANO

Tempo di Oscar quest'anno spostato al 21 aprile causa Covid. L'italia corre con la nomination di Laura Pausini già vincitrice del premio Golden Globe per la canzone Io Sì tratta dal film Tutta La Vita Davanti e ci rende tutti estremamente orgogliosi anche se stupisce la mancata candidatura di Sofia Loren interprete del film.

 Poco male visto che Sofia ha già ricevuto sia a livello di Oscar che di premi alla carriera per cui può ritenersi soddisfatta di aver chiuso  in bellezza così come noi italiani perchè dopo la Grande Bellezza di Oscar non ne abbiamo più visti né per i film né tanto meno per attori e attrici. Da tempo le star italiane non conquistano l'America e non se ne comprende la ragione visto quanti attori ed attrici italiani siano bravi con un curriculum ricco e variegato.

A parte i nomi importanti in quanto figli d'arte ma anche di grande professionalità che si sono imposti con una loro identità come Alessandro Gassman, Gian Marco Tognazzi la lista degli attori talentuosi è lunga da Riccardo Scamarcio a Raoul Bova, da Alessandro Borghi a Valerio Mastrandrea da Pier Francesco Favino a Kim Rossi Stuart passando dalle attrici Valeria Solarino, Valeria Golino, Carolina Crescentini Claudia Gerini Alba Rohrwacher per indicare quelle più adulte fino ad arrivare alle nuove generazioni tra le quali spicca Greta Scarano  che si distingue per la versatilità dei ruoli interpretati contrapposti l'un l'altro.

Se vogliamo fare un parallelo di percorso potremmo prendere Alba Rohrwacher l'attrice più camaleontica del nostro cinema riuscendo a proporsi in un film incredibilmente brutta senza ricorrere ad effetti speciali come nasi finti e maschere ma con la sola padronanza di mestiere senza scadere nella caricatura, per poi riapparire in un altro  bellissima e sofisticata grazie alle sue doti di attrice sensibile e intuitiva che le permettono di entrare in qualsiasi personaggio rendendolo credibile. Nei film d'autore viene spesso ingaggiata per ruoli fuori dalle righe, trasgressivi, strampalati o semplicemente fuori dall'ordinario come l'ultimo Vergine Giurata nella parte di un maschio dove ha dimostrato abilità nell'identificazione sia come gestualità al maschile che nella manovalanza di un pastore delle montagne della Croazia e con il solo taglio di capelli sfumati a rasoio contrapponendosi alla mirabile trasformazione con la quale si proponeva nel film Magari dove appariva elegante fine e sofisticata senza perdere quel filo di originalità che da sempre la contraddistingue ad effetto raffinato.


Il parallelo con Greta Scarano ci sta anche lei molto brava nel trasformarsi con un colpo di rasoio in una sola parte lasciando i capelli lunghi dall'altra per apparire brutta e trasgressiva come la tossica tatuata di Suburra fino ad arrivare alla divisa di un Capo della Scientifica dove con la sua fresca bellezza di giovane ragazza seduce nientemeno che Montalbano inducendolo a lasciare la storica fidanzata da vent'anni Livia, praticamente una moglie a tutti gli effetti, ivi compresi la fedeltà coniugale.


In questo suo ruolo di seduttrice Greta Scarano ha sollevato un coro di proteste fra tutti quelli che si sentivano traditi e affezionati alla figura di un Montalbano come uomo d'onore integerrimo e fedele servitore dello Stato perchè avrebbero preferito una scappatella senza cancellare venti anni d'amore, non considerando il fatto che la lontananza può raffreddare i cuori piuttosto che rafforzar le unioni.Così Greta Scarano avendo rotto questo idillio ha raggiunto una grande popolarità televisiva a scapito forse di quella del cinema come succede spesso in questi casi, lasciando comunque immutata la convinzione che sia un'attrice in ascesa molto promettente: a lei la scelta. Certo è che con la Tv non potrà aspirare all'Oscar come  a tante giovani attrici di cinema d'autore sue coetanee, da Jasmine Trinca a Micaela Ramazzotti per esempio anche se di strada ne devono ancora percorrere nonostante il talento. Perchè?



Quello che manca al cinema italiano non sono i registi, sceneggiatori costumisti e attori ma i grandi produttori internazionali che sono quelli in grado di imporsi sul mercato americano. Mancano i Carlo Ponti, i Dino De Laurentis, i Franco Cristaldi gli Alfredo Bini e tutti quelli che hanno reso glorioso il nostro cinema dove non mancano i talenti, sicuramente più geniali di quelli americani, perchè attualmente i soli registi entrati nelle grazie di qualche distributore americano come un Bertolucci, un Muccino o da ultimo ma non ultimo Matteo Garrone è stato per un colpo di fortuna che ha aperto loro le porte ai divi di Hollywood rendendoli grandi nel rispolverarli o nel lanciarli, v. Robert De Niro (in Novecento quando alloggiava  all'Hotel Palace Maria Luigia a Parma nessuno lo filava) Salma Hayek, Bill Smith... Russel Crowe!

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