Il Nostro Generale la miniserie in onda su Rai Uno fa seguito a quella trasmessa recentemente in replica da Canale 5 Il Generale Dalla Chiesa la quale, senza nulla togliere all'interpretazione di grandi attori come Gian Carlo Giannini e Stefania Sandrelli che seguivano un copione, era dipanata su un filo fin troppo melò rasentando punte di sdolcinate scene alla melassa. Il Generale che nella realtà era molto attaccato alla sua famiglia, in questa serie appariva fin troppo giuggiolone con la prima moglie Dora che dopo la sua morte aveva sostituito con la giovane Emanuela Setti Carraro la quale l'aveva conquistato con un corteggiamento serrato ed incalzante tali da farlo capitolare innamorato cotto come un ragazzino sminuendo un filo la compassata ed autorevole figura di un Generale come Dalla Chiesa, motivo per cui la figlia di lui Rita era stata assalita da dubbi e gelosie dissolti ben presto anche a seguito del sacrificio delle loro vite per mano della mafia.
La serie Il Nostro Generale invece è decisamente più corposa perchè la storia familiare resta in sottofondo per dare spazio al prezioso e coraggioso operato del Generale Dalla Chiesa iniziato a Palermo per poi essere “promosso” - causa insistente convinzione che la mafia non si potesse debellare senza intervenire fra le aule del Governo facendo anche nomi eccellenti - a Torino ad affrontare le lotte armate operaie e studentesche manovrate dalle Brigate Rosse diventate sempre più aggressive e violente nel perpetuare i primi sequestri (prima di raggiungere l'apice con quello di Aldo Moro che ha segnato la loro sconfitta) e gambizzazioni. In questa fase il Generale aveva messo in atto una geniale strategia di combattimento allestendo una sala operatrice formata da una task force di Carabinieri consulenti ed esperti di intelligence confermandosi un insostituibile uomo d'azione, mirata e intelligente, al servizio dello Stato. A dare corpo Al Nostro Generale non c'è stata scelta migliore di affidare il ruolo a Sergio Castellitto la cui robusta ed incisiva interpretazione ha reso giustizia ad un valoroso combattente e servitore dello Stato che l'Italia continua ad onorare con ammirazione e rispetto.
Nel ruolo della moglie Dora l'attrice Teresa Saponangelo la cui interpretazione asciutta senza smancerie è molto credibile risultando anche molto convincente nei quadretti del menage familiare dove si vede davanti alla Tv sdraiata sul divano insieme al marito mentre si fa massaggiare le dita dei piedi dimostrando il grande affiatamento e spessore di una coppia di grande importanza istituzionale ma molto semplice nel privato in perfetta sintonia nella confidenzialità di un rapporto sincero e solido. Quanti figli già grandi vorrebbero vedere che mamma e papà continuassero a farsi le coccole sul divano! Quelli (anni 70) erano comunque altri tempi, con una Tv con due soli Canali in bianco e nero, non c'erano telefonini e pc a dividere i componenti di una famiglia impegnati sempre sulla tastiera, “ognuno nel proprio mondo, ognuno diverso ognuno perso nei fatti suoi!” come recita la canzone di Vasco Rossi Voglio Una Vita Spericolata. Meglio di no perchè quelli erano gli oscuri anni di Piombo! A parte questa nota di costume, per tornare alla serie, dove oltre ai figli ovviamente Rita (interpretata da Camillo Semino Fabri) Simona ( Cecilia Bertozzi) e Nando (Luigi Imola) c'è un primo piano sul racconto di un giovane Carabiniere Nicola (Antonio Folletto) - venuto da un paesino della Puglia che sarà chiamato a far parte della task force essendosi confermate alcune sue deduzioni esternate al Generale che di primo acchito l'aveva strigliato congedandolo bruscamente – e che sarà poi uno dei primi ad arrivare sul luogo dell'agguato . Il quale viene rappresentato come prima sequenza della serie accompagnato dalla musica di un'allegra canzone molto in auge in quei tempi, Da Da Da del complesso Trio, immaginando forse che fosse quella trasmessa dalla radio della macchina guidata da Emanuela Setti Carraro (Claudia Marchiori) con a fianco il Generale diventato da poco suo marito. La coppia sarà sicuramente la protagonista della seconda puntata ancora a Palermo quando il Generale fu promosso a Prefetto della città ma poi in realtà venne lasciato solo ad affrontare la mafia, in onda questa sera che sicuramente confermerà il grande interesse per Il Nostro Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
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