Guardando un'immagine, un quadro una copertina i critici si sbizzarriscono per descrivere il significato profondo e le motivazioni dell'autore. Il quale poi magari voleva dire tutt'altra cosa anche banale come per esempio quello di aver fatto delle scelte a caso, come la modella il paesaggio un vestito indossato nei selfie, sì perchè ormai vanno inclusi anche loro, “nessuno va lasciato indietro”. Così per esempio la scelta di una copertina può non essere studiata ma solo preferita fra tante altre perchè piacevole e di sicuro impatto. Solo l'autore lo sa ed è inutile dare tante interpretazioni, esprimere opinioni e cercare di entrare nella testa di un autore. Certo se guardiamo il Cenacolo le immagini sono talmente chiare che il messaggio possono recepirlo tutti, anche se poi la storia dell'affresco con le luci il refettorio e tutto il contesto che circondava Leonardo al tempo in cui l'aveva dipinto, così come abbiamo ascoltato dalle parole di Alberto Angela nel format Stanotte a Milano e Meraviglie, aggiungono notizie in più per contemplare al meglio l'opera
consentendo al pubblico di ammirarla in tutto il suo splendore perchè compresa fino in fondo.
Leonardo era un personaggio che si era conquistato un posto nella storia per cui non è difficile lavorarci sopra avendo lasciato molte traccie del suo operato artistico e di grande ingegno. Pertanto riesce molto più difficile dare interpretazioni su immagini di un autori magari anche di grande talento che comunque resta sconosciuto come Banksy per esempio che quando compare sui muri non si sa perchè essendo sembrati scelti a caso. Un giorno uno si sveglia e...tac! Banksy gli ha fatto la firma sul muro sotto casa. Non è l'unico comunque ad imbrattare i muri ma almeno lui li sa decorare ad arte...
Ed a proposito di arte, proprio in questi giorni è uscita la notizia che Olivia Hussey e Leonard Withing, la Giulietta e Romeo del film di Franco Zeffirelli, hanno fatto causa alla Paramount per averli messi a nudo al tempo della lavorazione del film quando ancora erano minorenni e senza il loro consenso. E' curiosa comunque la motivazione che è stata attribuita al maestro Zeffirelli affermando che lo avesse preteso perchè altrimenti il film non l'avrebbe filato nessuno. Questo è un esempio di come un autore venga tanto acclamato come genio artistico quando invece pensava agli incassi al botteghino, ovviamente per coprire le ingenti spese degli ambienti e costumi dell'allestimento e di tutto l'ambaradan che si muove intorno al film non credendo che la storia di Giulietta e Romeo avrebbe avuto tanta presa sul pubblico anche senza vedere le tette di Olivia e i glutei di Leonard! Dal maestro non ce l'aspettavamo assolutamente ma questo conferma quanto detto sopra sugli autori e le loro motivazioni che restano comunque indecifrabili nonostante i fiumi di parole di esperti e critici.
Una curiosità di Giulietta e Romeo sta nelle parole pronunciate dal padre quando la prometteva in sposa al conte Paride nonostante l'amico gli facesse notare che aveva solo 14 anni. “Sì però sfioriscono presto” ribatteva lui guardando la moglie che appariva da un colonnato di fronte. Una frase di William Shakespeare che suonava lapidaria segnando anche lo strano destino di Olivia Hussey perchè - se all'età di 15 anni quando aveva interpretato Giulietta era una adolescente bellissima tanto da essere definita la più bella Giulietta di tutti i tempi che aveva oscurato tutte le altre - col passare degli anni e con le sue interpretazioni più importanti della Madre di Cristo sempre nel film di Zeffirelli Gesù di Nazareth (troppo patinato e di maniera con il bellissimo Robert Powell) e Madre Teresa di Calcutta, si era ben presto trasformata: il mento si era appuntito mentre le guance non erano più quelle paffute della Giulietta che aveva fatto innamorare tutto il mondo.
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