giovedì 8 maggio 2014

AVE CESARE, morituri....


Quante chiacchiere inutili.
Il Santoro che fa l’introduzione per dire che Cesare, tra Grillo Berlusconi Renzi (e mettendosi anche lui nella mischia), sarà quello “unico” che alla fine resterà in piedi.


Poi introduce la Innocenzi che fa una tenerezza con quel sorrisino da delfina del Michele conscia della fortuna che le è toccata tanto da mettersi a imitare il maestro, ma con un contorno di giovani.
Di Bello c’è che non è presente Daniela Santanchè a tirar fuori la bava dalla bocca, ma ci sono i giovani che se ne stanno rintanati per loro conto.
Qualcuna azzarda qualche domanda ma a Capitanare il Gruppo han chiamato Matteo Renzi in giacca viola che li zittisce tutti dall’alto della sua posizione istituzionale.
Una la chiama “oh Bella sta attenta come parli” solo perché si è permessa di dire che al suo Paese gli immigrati che sono senza soldi e senza lavoro usufruiscono per primi di case popolari con vitto e alloggio lasciando indietro nel punteggio famiglie italiane altrettanto bisognose.

Renzi, con le lacrime agli occhi (sono uomo e sono babbo) tira in ballo le ragazze nigeriane che un gruppo di islamici hanno rapito a scuola per portarle sulla strada della prostituzione.
Scandalo e orrore tutto il mondo deve ribellarsi senza comunque pensare che dalla Nigeria sono state inviate per anni e anni milioni di ragazze dagli stessi genitori per essere instradate come prostitute nel nostro Paese tanto da far pensare che questo mestiere sia per loro una forma di cultura anche se l’Italia avrebbe fatto sicuramente a meno di uno scambio: tu dai le prostitute a noi e noi ti facciamo i Centri di accoglienza.
Un business da favola quello delle Pretty nere che ha invaso le strade e che ci dobbiamo tenere perché almeno loro fanno circolare l’economia.
Tutte chiacchiere ipocrite per sviare il problema immigrazione che andrebbe invece arginato.
Infatti poi Renzi invece di rispondere alle domande punta sul lavoro ai giovani.
Punta qui e punta là la puntatona si fa sempre più noiosa perché di fatto è il solito monolgo del Renzino Feguitemi Feguitemi di quando aveva convinto ad eleggerlo leader senza il voto degli italiani che da un giorno all’altro se lo son trovato al Governo.
IO rispetto il mio Paese dice quando non ha mai rispettato gli anziani del suo partito mandandoli tutti a rottamare. Va benissimo perché ora abbiamo un Parlamento gggiovane che dà l’impressione di non saper da che parte prendere.
Dai pensionati ovviamente.
Discorso Libia: “gli immigrati partono tutti da lì perché il Paese liberatosi dal sanguinario dittatore Gheddafi ora è nel caos non trovando un leader stabile”, precisa il Renzi nel suo monologo a confronto. “L’italia ha comunque interessi in Libia con L’Eni per cui questo Paese, una volta stabilizzatosi,  ci darà ancora più possibilità  di arricchirci”.
Allora che lo dica che gli immigrati sono lo scotto da pagare senza dover rassicurare che non resteranno qui ma si ramificheranno in tutta Europa. Già ma l’Europa cosa risponde?
Che è un problema nostro. Risolviamolo!
“Adesso bisogna concentrarsi sulle elezioni” dice il Renzino.
Speriamo che il Paese sia ancora in piedi per recarsi alle urne e non in ginocchio piegato dalla crisi e dai problemi irrisolti.
“Basta che ne resti in piedi uno” dice il Santoro e allora quello potrà chiamarsi Giulio Cesare. Tutti gli altri saranno già in ginocchio, senza esser riusciti ad andar a votare ma giusto per tirar l’ultimo respiro alzando il braccio: “Ave Cesare morituri te salutant”.
 Così l’Italia finalmente potrà “sparir” dall’Europa potendo il novello Giulio Cesare là dove non erano riusciti a cacciar gli Italici, una squadra di sanguinari Lanzichenecchi.
La storia si ripete, a volte innovata e corretta. Molto corretta!

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