martedì 6 maggio 2014

SILVIO SUPERSTAR


Silvio Berlusconi superstar.
Lo scoop lo ha fatto Barbara D’Urso. Berlusconi le ha detto sì, vengo.
La Barbara per poco non sveniva ma poi è rinvenuta prima ancora che giungesse lui giusto in tempo per fare due chiacchiere, il tempo di fumar una sigaretta e rendere l’intervista scoppiettante.
Non sia stato mai. Dalla D’Urso sì e da noi no? Allora Silvio Berlusconi non ha più avuto pace costretto a girare come una trottola da uno studio all’altro, da Rai a Mediaset passando perfino dalle radio non lasciando nessuno escluso.
I servizi sociali possono attendere ma Tg e Talk Show assolutamente no.
E ha fatto bene perché Berlusconi è tornato imbonitore come quando era sceso in campo per la prima volta riuscendo a convincere gli italiani del suo prossimo programma per l’Europa.
Prima di tutto ha dato la priorità agli anziani, dimenticati da Renzi che ha negato loro gli ottanta euro pensando invece di prelevare dalle pensioni i fondi necessari per mettere in busta paga ai dipendenti.
Dopo essere stati fregati dalla Fornero con migliaia di esodati per slittamento delle finestre ai prossimi anni a venire, i poveri pensionati sono sempre le vittime di ogni riforma. Sono loro che mandano avanti il Paese e le famiglie che spesso sopravvivono proprio grazie alla pensione di qualche nonno che magari tengono “in vita” in frigorifero anche quando è morto.
L’abilità di Silvio Berlusconi è sempre quella di saper tirare fuori l’asso nella manica che lo fa vincere perché punta sempre sulla fascia di elettori più numerosi e facili da sedurre. All’inizio erano i giovani, poi le quote rosa con le signorine in Parlamento che onorava come fossero promesse spose con le quali dividere il suo impero.
Sfumato il sogno su suggerimento della fidanzatina in carica ha puntato sugli animali domestici in nome di Dudu’ ma tolte le fette di prosciutto dagli occhi si è reso conto della pochezza per cui ha puntato sugli anziani e disabili. Che sono tanti in Italia, molto più del milione di immigrati in partenza dalla Libia.
Sono le mosse di  un abile stratega che bisogna riconoscere essere lui sempre stato se non si fosse perso con il bunga bunga e il brutto colpo della Ruby. Poteva bastare?
Invece ha trovato la fidanzatina di turno a dargli quel colpo di grazia che gli ha negato Napolitano.
Poteva essere un buon statista, un buon futuro Presidente del Paese con il gusto della battuta, ma più che la battuta potè la sbattuta a letto.



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