martedì 20 maggio 2014

PARMA DANZA 2014 TRA GALA DELL'ABBAGNATO E IL CLASSICO GISELLE

 ELEONORA ABBAGNATO E LE STELLE DELL’OPERA DI PARIGI
Parma Danza 2014 ha presentato un Galà con Eleonora Abbagnato e le Star dell’Opera di Paris. Tanti applausi alla fine dello spettacolo in un successo annunciato perché la Abbagnato è conosciuta ormai al grande pubblico grazie anche agli interventi televisivi in produzioni importanti come S.Remo, un Recital di Massimo Ranieri, in spot Pubblicitari Ferrarelle e da Amici di Maria de Filippi.
“Io sono nata per la danza” diceva Eleonora al Massimo Ranieri “perché fin da bambina giocavo con le scarpette per cui la mia vita è la danza”.  Non solo Danza perché ha fatto anche un film, udite udite, con Ficarra e Picone,  7 e 8.
Una parte interessante del Gala lo ha avuto anche la festicciola nel ridotto del Regio, dopo lo spettacolo, con tavola imbandita in maniera eccellente dove il culatello la faceva da padrone contornato dal crudo, colonnata, coppa e salame a volontà.
Ad Eleonora Abbagnato ho fatto una domanda cogliendola di sorpresa mentre faceva le moine a un gruppo di bambinette senza aver mai assaggiato nemmeno un piccolo boccone né di salume né di dolce o macedonia. Niente.
E’ rimasta a bocca asciutta tutta la serata quando tutti si abbuffavano al buffet. Per mantenere la linea di un étoile questo ed altro
 “Che differenza c’è tra Teatro italiano e quello francese?”chiedo curiosa
“Il calore del teatro Italiano a Parigi ce lo scordiamo”
A Parma ha trovato i ponti d’oro.
Mi avvicino al sindaco e gli riferisco le parole della Eleonora: “Sindaco ha detto che qui c’è molto più calore che a Parigi”
“Questo fa piacere!” risponde di rimando il Sindaco tutto orgoglioso dell’accoglienza riservata all’étoile de Paris facendo con lei tanti sorridenti selfie.
Dopo qualche fettina di salume e qualche assaggino di riso saltato con foglie di menta, bocconcini di mariola di cotechino con puré, crudo di bue con scaglie di formaggio, pastella di verdure e gamberetti in insalata, accompagnati da dolcetti, caffè e bollicine a volontà azzardo un’ultima domanda alla divina Eleonora, peso piuma:
“Che ne pensa di Bolle che vuol portare il Teatro nelle Piazze?”
“Ci aveva già pensato Carla Fracci per cui non è una novità”
“Allora crede che sia una buona idea?” incalzo io.
“Sì se serve a far conoscere la danza…”
Giustamente infatti Eleonora Abbagnato è molto conosciuta, così come Carla Fracci e Roberto Bolle, artisti che con la danza sanno anche promuovere loro stessi.
Le stelle dell’Opera di Parigi-Roma - Amandine  Albisson Pivat, Alessandra Amato, Audric Bezard, Nicolas Le Riche, Damiamo Mongelli, ClaireMarieOsta, Benjamin Pech, nelle coreografie di diversi autori fra i quali Roland Petit Angelin Preljocal - hanno brillato di luce propria perché già affermate raccogliendo qui in Italia il successo (di luce riflessa) annunciato da Eleonora Abbagnato.


                       
GISELLE A PARMA DANZA TRA CLASSICO E MODERNO
Chissà se fra la teleteca RAI fine anni 60,  c’è ancora lo spot del Frigorifero  con Carla Fracci che danza.
Sì perché se Carla Fracci è stata la prima ballerina a sostenere che la danza classica andrebbe portata nelle piazze, di fatto è stata la prima a portarla in tutte le case tramite la TV con uno spot commerciale che comunque ha aperto l’interesse verso la danza classica tra le quali si sono contraddistinte alcune ballerine/i come Oriella Dorella ed Eleonora Abbagnato e Roberto Bolle. Tutti artisti italiani a ballare in Piazza. E non solo.
Carla Fracci è stata protagonista anche di fiction tv sulla vita di Giuseppe Verdi nel ruolo di Giuseppina Strepponi, con tante altre ospitate in Tv “a far conoscere la danza tra classico e moderno”, quest’ultimo sperimentato con il ruolo di quello che fu di Giulietta Masina in La Strada.
Ma il cavallo di Battaglia di Carla Fracci è stato Giselle che “a cavallo” degli anni 60/70 aveva interpretato con Brhum portandolo in tutti i Teatri del mondo dopo averne fatto anche un film.
La scena della pazzia è rimasta nella storia per l’intensità drammatica con la quale Carla Fracci ha saputo animare la piccola contadina Giselle da commuovere le platee. Per incantare il pubblico non bastano allenamento e perfezione tecnica se non sono accompagnate dalle doti recitative così come hanno insegnato grandi artiste del palcoscenico a nome Margot Fontayn, Galina Ulanova Svetlana Zakharova e da ultima ma non ultima Liliana Cosi maestra dell’Ater Balletto di Reggio Emilia.
A Parma Danza di questa edizione 2014, sabato e domenica è andata in scena Giselle del Teatro Maribor in allestimento classico come piace ancora tanto al pubblico con la scenografia immutata nel tempo nella foresta con la casetta, i cacciatori il corno per chiamarli in adunata, le spade incrociate il divertissment intorno alla Corte vestita di abiti sontuosi in contrasto con quelli della plebe in abiti bucolici.
Una scena che ben presto scompare per dare spazio alle ballerine in tutou fra tulle e svarowsky a volontà che volteggiano leggiadre in abbraccio corale ritmato in sincrono a scarpette incrociate, in girotondo e in pas de deux a fare da contorno al principe azzurro( Anton Bogov) delle favole che balla in coppia con l’étoile Giselle (Catarina de Meneses) già trapassata a miglior vita causa pazzia per il dolore nel constatare che il suo innamorato presentatosi sotto false vesti di contadino era già promesso a un’altra ricca e nobile quanto lui.
Sempre fedele e innamorata Giselle soccorrerà il suo principe dalla furia delle Wills,  una schiera di sedotte e abbandonate come lei che, dall’oltretomba, invece vorrebbero punirlo.
Dopo l’ensemble del Teatro di Maribor alla prossima ci attende una versione di Giselle della Compagnia junior Balletto di Toscana in un altro parallelismo interessante.



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