venerdì 11 dicembre 2015

DIO ESISTE, MA E' MEGLIO GESU'.

E bravi questi francesi. Attraverso una storia surreale, una sorta di favola a cavallo tra il vecchio testamento e la buona novella, scelgono Gesù Cristo cristiano e cattolico. In barba al Dio vecchio dalla barba bianca della legge occhio per occhio dente per dente. Quello degli Ebrei per intenderci.
In un momento in cui vince in Francia il Front National delle due Marine e Marion Le Pen il film può considerarsi un anticipatore di questa nuova tendenza francese. Fuori gli Ebrei. Ed è detto tutto.
Il film Dio Esiste e Vive a Bruxelles lo approfondisce sotto metafora col racconto di una bambina sorella di Gesù Cristo e in lotta con il Padre una sorta di Dio vendicatore che non ama il genere umano perchè lo punisce continuamente infliggendogli sofferenze da parte degli stessi umani e della natura con catastrofi sempre in agguato.


Alla bambina Ea (Pil Groyner)è riservato di descrivere l'odio contro gli Ebrei con una frase lapidaria perchè trovandosi davanti ad un inceneritore come una sorte di shoah memoria versa in esclamazioni di gioia dicendo che ce ne vorrebbero di più al mondo perchè sembra di stare in Paradiso! (sì dopo che le vittime sono volate tutte in cielo).
Il film si snoda poi in tutta una serie di racconti scollegati fra di loro che la bambina insieme ad un vecchio scribano invece inanella per dettare il nuovo vangelo con il racconto di sei testimonial (apostoli) i quali vuotano il sacco della loro vita stante l'annuncio della data di morte di ciascuno per mano della bambina che vuole sovvertire tutte le leggi del Dio Padre Onnipotente con Location in Bruxelles, proprio dove c'è la sede della UE.

Cammina cammina la streghetta bambina si ferma solo per ascoltare il battito del cuore di ciascuno dal quale comprende a quale musica associarne il ritmo.
Il più curioso è quello di Catrherine Deneuve il cui cuore batte al ritmo della musica da circo, quella di 8 e mezzo di Lilli Gruber che sembra tale e quale alla Deneuve. La quale è in versione Belle de Jour in Odisseica Involution (quando le scimmie urlavano davanti al monolite) perchè intreccia una Liaison sessuale con il gorilla più grosso, una sorta di Cesare ai tempi dell'Alba del Pianeta delle Scimmie.
Gusti robusti quelli della Deneuve che comunque non sono gli unici a stupire perchè la calda preda di tutto il gruppo, una sorta di bambola bellissima Aurelie (Laura Verlinden) ma dotata di una protesi al braccio a tutto silicone, si accoppia con il suo stalker dopo che lui ha mancato il tiro al bersaglio.




Tutto procede su questo tema con gli opposti che si fondono mentre al Dio Padre sceso in terra (Benoilt Poolvorde)  ne capitano di tutti i colori stante il suo carattere collerico e vendicativo. Come a dire, morale della favola, che la colpa è tutta di Geova dell'Antico Testamento perchè i Cristiani con Cristo (e i Mussulmani con Maometto, anche se questo resta sottaciuto) hanno preso tutti la loro strada con la parola degli apostoli (o del Profeta) fino ad arrivare a moltiplicarsi ai giorni nostri diventando in numero 18 per fare squadra. Di Basket, mandando in visibilio la Madre di Cristo fanatica estimatrice di tutti questi sempre molto dotati giocatori.
Tra il sacro e il profano la favola colpisce là dove tante chiacchiere di talk non sono mai riuscite a fare. E Buona Pace con il Natale, facendo attenzione a tutti i Babbi di nostra tradizione perchè ci sono Babbi e Babbi così come nelle guerre di religioni.

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