domenica 13 dicembre 2015

MARINE LE PEN. PERCHE?


 A proposito di babbi, perchè Marine Le Pen? La Francia se lo domanda senza riuscire a darsi una risposta. Eppure lei ha vinto alla grande alle ammnistrative Regionali. Aveva l'aria da vincente già da quando era calata in Italia, ospite di Floris a Di Martedì verso la fine di gennaio 2015 e della quale ho già parlato facendo un raffronto con lei e Massimo D'Alema rimasto ancorato alla vecchia tradizione di sinistra quella che si apriva ai flussi migratori perchè "anche noi italiani siamo un popolo di migranti, perchè abbiamo bisogno di braccia per fare il lavoro che i nostri giovani rifiutano”. Ecc. Ecc. Tutti discorsi ormai superati perchè  l'Europa ha raggiunto la saturazione anche se poi ha aperto ai rifugiati. La Marine Le Pen molto più giovane era apparsa fin troppo pragmatica anche se forse le mancava il supporto tecnico per parlare di finanza come la moneta dell'euro alla quale si attaccava (distanziandosi) in modo semplicistico, ma in questo momento in Francia ci vuole anche una come lei, così come noi in Italia abbiamo Matteo Salvini e controbilanciare il laissè aller del PD, specie sul fattore sicurezza.


La sicurezza sulla quale per esempio un'altra giovane come Debora Serrachiani ci vuol confondere  le idee sostenendo il contrario come quella volta  in occasione della cattura di quel ragazzo tunisino indicato come uno dei terroristi di Bardò aveva esultato esaltando le forze di sicurezza di questo Paese dove tutto funzionava alla grande (dopo che era passato indisturbato con gli sbarchi e che era stato fermato grazie alla segnalazione dell'intelligence della Tunisia!). Non poteva dunque continuare a parlare di sicurezza e di massima efficienza così come avevamo sentito a Porta a Porta il 29 settembre 2015 mentre sappiamo tutti che non è vero perché di espulsioni a tutt'oggi non se ne parla proprio. Lo confermava lo stesso ospite suo vicino di Porta a Porta, anche lui giovane ma informato, Danilo Toninelli  dicendo che stanno tagliando i fondi a Questure e a tanti servizi essenziali come la sanità. Questo sì che parlava bene con obiettività e vicino alle esigenze reali del Paese con la Serrachiani che invece in sottofondo borbottava che stesse facendo confusione mentre lui ci aveva chiarito le idee.




Lei logicamente fa il gioco del suo partito purtroppo facendo pensare che al Governo non importi nulla della sicurezza, visto come ha parlato anche  Laura Boldrini dicendo che bisognava aprire ai profughi senza condizioni di sorta. Dalle pagine del Corriere il giorno 10 dicembre ha riconfermato che contro i nazionalismi occorre rilanciare l'Europa perchè “Il voto francese ci ha fatto capire che le persone arrabbiate, deluse impoverite non sono più disposte ad aspettare.L'UE ha ancora molte carte da giocare ma deve muoversi rapidamente riaffermando con passione e coraggio la solidarietà sociale, giustizia democrazia e accoglienza.E guerra all'ISIS.
Parole sante ma sulla sicurezza niente, come se fosse cosa di secondaria importanza ad avvolorar la Serrachiani e le sue balle di frasi fatte: dobbiamo guardare all’Europa, dobbiamo pensare alle riforme per favorire il cittadino che deve sentirsi protetto da dirigenti che non pensano alle poltrone ma al benessere di tutti! Purtroppo in pole position c'è sempre la sicurezza.  E’ molto carina la Serrachiani questo sì, ha pure un’aria pulita da brava ragazza ma sembra che parli sempre solo per aver imparato a memoria una versione da dare come bel compitino di classe.

Tra scolarette e pasionarie invasate sarebbe anche il caso di dire basta con queste mezze calzette di serie Gelmini, Carfagna, Boschi, Mantia. Ma che vadano a fare shopping.  Da vecchi dirigenti con le pance piene inchiodati alle poltrone siamo passati a queste paperelle-saputelle che sfilano fuori con la passerella nella politica (perfino la Boldrini non si è sottratta ai fotografi uscendo dalle acque della Grecia in Bikini per dimostrare che alla sua mezza età è ancora una bella Presidente della Camera).
Ecco perchè è spuntata all'orizzonte una come Marine Le Pen, dura tosta decisa determinata rigorosa e abile a cavalcare l'onda di malcontento di tanti cittadini che non si sentono protetti abbastanza dallo Stato: più che la mezza calzetta potè la figlia di un papà cattivo (grande estremista di destra) anche se si è clamorosamente dissociata dal padre disconoscendolo. Ma i dubbi che potrà farcela al ballottaggio insieme alla nipote sono tanti proprio perchè ha vinto nelle Amministrative (il suo lato debole) dove dovrà dimostrare di saper amministrare. Senza un Euro in tasca e ancor meno in in cassa. Dura la partita ma la scalata alla Presidenza è cominciata.

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