sabato 5 dicembre 2015

DRAKULA FRA LE CENERI DEI BALCANI

Imprecazione contro Dio. “Questa è blasfemia!”. “No, questa è la Carpaziaaaaa!” Ed è così che inizia una danza a culi nudi a tambur battente a ritmo sensual-zagabrinsky-rock di ispiurazione Goran Bregovic (quello di matrimoni e funerali): Cazzinculo-cazzinculo-cazzinculo-cazzinculo... Eccheccazzooooo|
Infatti arriva a forma di clava che il “protagonista satanico si posiziona dietro per succhiarne uno piccolo davanti.
Wilma danmmi la clava! No non siamo sul set dei Flingston ambientati al tempo della Pietra, ma alla Fondazione Teatro Due per lo spettacolo Drakula di Bram Stoker, liberamente interpretato da una compagnia Slovena con la regia di Andras Urban. Il Terribile!
Il quale viene invece definito visionario, ma la visione non è per tutti men che meno per un pubblico adulto visto come tanti hanno lasciato alla fine la sala senza applaudire.


Sicuramente erano scandalizzati dalle scene orgiastiche nelle quali gli attori non si sono fatti mancare niente arrivando, fra seghe stupri e cazzinculo cazzinculo czzzinculo a catena nel portare in  scena neonati fra le braccia delle madri a succhiare prima il seno e poi fra le loro gambe.
Passino pure queste rappresentazioni oscene perchè il web abbonda con una vasta offerta per tutti i gusti sessuali ai quali siamo assuefatti pupi compresi perchè appena nascono hanno già lo smartphone in bocca per poi metterselo davanti a vederlo crescere fino a quando non lo posizioneranno a'retro per comprarne uno  tecnologicamente più avanzato ma questo era un passo che Teatro Due poteva anche evitare.


Certo uno doveva immaginarlo che lo spettacolo avrebbe fatto sensazione perchè l'argomento va già da sé verso l'affondo fra le viscere del male ad incutere paura e terrore nel vedere tutto quel sangue sgorgare specie dalle parti basse delle protagoniste donne. Le quali con la canotta della salute e le mutandine bianche si sono esibibite con il loro mestruo color sangue in bellavista cosicchè a prender il cazzinculo-cazzinculo-cazzinculo è toccato al maschio.  Diavolo per antanomasia in quanto detentore di ogni potere, quello politico, economico e finanziario e di tutto ciò che fa beni materiali a corredo del benessere e del lusso dell'uomo privilegiato perchè grande predatore.
Una breve prefazione prima dell'apertura dello spettacolo ci ha posto tutti davanti alle recenti guerre dei Balcani con gli attuali rifugiati che tendono la mano per uscire dalle persecuzioni dell'Isis perpetrate in nome di Dio, nelle quali i Cristiani hanno comunque sempre fatto la loro parte con le Crociate e anche dopo quando erano in pace torturando fino alla morte quelli che consideravano contro: eretici streghe e tutto quanto considerato anormale che con l'Inquisizione ha raggiunto un picco di disumana follia.
Come quella che aveva colpito il Conte Drakula secondo Stoker nel mettere in atto una sanguinosa vendetta contro i suoi nemici che aveva fatto affogare, dopo atroci torture, in un bagno di sangue dal quale lui era risorto più forte e più potente fino a raggiungere l'immortalità.


Ma Drakula non è il diavolo ma  un sopravissuto che continua a rivivere in possesso di tutti quegli uomini i quali, sottoposti ad atroci sofferenze diventano loro stessi disumani perdendo ogni speranza di tornare a vivere.
Non è stato così anche con i campi di concentramento quando in molti si erano chiesti dove fosse Dio in quel momento?
Dio non c'entra in queste “cose di disumane vicissitudini” perchè lui ha lasciato agli uomini il libero arbitrio  nel seguire o non seguire le leggi universali rivolte al bene   impresse nelle nostre menti e scritte nelle Sacre Scritture per darci una rinfrescata alla memoria di quello che dovrebbe essere la nostra vita.. Possibilmente a dignità  umana e non animalesca. così come succede a tanti uomini che non si possono chiamare tali, con  Drakula in primis, cristiano maledetto perchè malato terminale nell'anima e nella mente.
E fin qui va benissimo. Quanti indemoniati abbiamo già visto al cinema (di serie esorcismo) o in Tv (in miniserie nei quali il vampirismo è studiato in psicanalisi)  assistendo alle loro imprecazioni contro Dio? Ma un conto è una fiction virtuale un altro è assistere dal vivo  ed applaudire partecipando di fatto ad inneggiare a Satana come se assistessimo ad una Messa Nera? Nella quale l'unica curiosità consiste nel constatare quanto i Teatri Europei rispetto a quelli nostri Italiani fin troppo legati legati a Cechov  coi suoi Giardini mal curati e patrimoni dissipati, o a Goldoni con le sue Baruffe Chiozzote e Locandiere Arlecchine, si siano portati ad osare sconfinando oltre l'umana comprensione.


Perchè la domanda è: come mai noi occidentali lasciamo che una raffica di imprecazioni contro di Dio  che sono solo l'occasione per dire bestemmie in diretta ed in coinvolgente, anche se involontario, happening che  di fatto ci fa entrare nella fila  degli adepti all'altare di Satana, accettiamo tutto questo mettendoci ad applaudire in nome  dell'arte che non deve avere censure? Ma la bestemmia secondo la nostrra costituzione non è un reato?
Un conto è la libertà di satira un altro è la libertà di maledire “Colui” che ci ha creato. Liberi di non credere ma di offendere assolutamente no. Specie se è il Divino Creatore nella quale per fortuna l'Umanità ancora crede.


Concludendo:  non sarebbe male consigliare a questi giovani attori croati vitali ed entusiasti nel fare un'orgia in scena mimata ad arte-porno-pedofila mentre si inanella una serie di bestemmie come una sorta di lugubri litanie a pugno alzato verso Dio e la Croce, di armarsi di coraggio e andare a lavorare facendosi veramente un po' di culo.
Farsiilculo-farsilculo-farsilculo...anche perchè gli applausi raccolti sono stati alquanto tiepidi. 
A Teatro Due non si è mai sentito fischiar nessuno. Tutti bravi, basta che recitino su questo palco che in tutti questi anni si è ammantato di fama di teatro d'avanguardia d'Europa  frequentato soprattutto dall'intellighenzia parmigiana.
Si fa per dire perchè una compagnia di uomini adulti uscendo se la ridacchiavano come dei raffinati spettatori di porno-club dicendo: “Però, ci siamo fatti una cultura. C'è sempre da imparare...” Erano sicuramente fra quelli che avevano applaudito entusiasti: mai visto tanto realismo porno-horror-sado-maso-fetish-pedofilo nelle performances teatrali.
Gira e rigira è sempre il sesso che colpisce. Le bestemmie sono scivolate via senza lasciare il segno. C'è da riflettere.




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