mercoledì 11 maggio 2016

UN PAKISTANO SINDACO DI LONDRA


Una signora di colore voltando le spalle a un Pakistano che non le faceva lo sconto (quella di trattare lo sconto sul prezzo è una pratica obbligatoria per tutti i Paesi medio e orientali perchè noi occidentali l' applichiamo solo nelle stagioni dei saldi) si è sfogata dicendo: “Crede di essere un italiano. Questo qua non è un fratello”.
Fratello di colore o fratello mussulmano  non c'è fratello che tenga perchè lui  aveva  imparato l'arte del vendere italiano: molto ossequioso con i ricchi e di grande sufficienza con i poveri. Ai quali non si fanno sconti né si concedono privilegi così come si fanno con le pensioni: da quelle d'oro per un dirigente rivalutate ogni anno a quelle di un pugno di cents  per il povero, da tassare rigorosamente.  Insomma l'Italia va così per cui si presume che anche in Inghilterra sia lo stesso, a meno che non sia meglio un Pakistano a Londra che uno a Milano. Domanda da Rai 3 al quale solo il prof. Beppe Sevegnini potrebbe dare una risposta. In attesa di sentenza si può partecipare all'istruttoria di una pratica aperta con l'elezione a Londra del sindaco  Sadiq Khan, pakistano di lungo corso avendo avuto un padre autista di Bus che di passeggeri di varie etnie ne ha caricati in grande quantità da farsi un'esperienza umana a livello globale.

In Pakistan la dinastia Khan è molto diffusa tanto che in quel Paese sono quasi tutti parenti, da quello ricco della generazione Alì ed Aga Khan coperta d'oro fino ai denti al Khan che abbaia non morde per essere in fascia di sottomissione.
Fascia questa alla quale sembra appartenere Sadiq Khan pakistano di seconda generazione integrato perfettamente con una laurea sui diritti civili che gli sarà utile per svolgere il suo ruolo di Sindaco di tutti. Anche degli Inglesi.
A Londra lo hanno votato per dare un segnale di apertura, apertura alla UE verso la quale non si vorrebbero chiudere le porte del Regno Unito.
Il sindaco comunque lavora a livello amministrativo ed è questa la fiducia che hanno riposto principalmente nel signor SadiqKhan di origine Pakistane ma naturalizzato in Inghilterra, che considera al sua Patria. Come a dire una mano sul cuore e una sul portafoglio. Sì perchè fra tutte le varie etnie il Pakistan è quello che sta emergendo a livello economico su tutto il globo. Da misero Paese crocevia (tener presente crocevia) di scambi fra Russia Europa Medio oriente e Asia ha imparato il mestiere d'armi mettendolo da parte coltivando l'arte dell'amor cortese fra colpi di Kalashnicov e prati di papavero in fiore. Il Pakistan non è l'India, prego. Se dai dell'indiano a un pakistano si offende esattamente come dar del reggiano a un parmigiano in un eterno derby e sfottò

Insomma non è un suddito venuto dalle colonie dell'India, né tanto meno un afghanistano dalla testa quadra perchè in Pakistan si vive con più disinvoltura guardando l'occidente: i ricchi sono  ricchissimi liberi di vivere all'occidentale mentre i poveri sono i custodi delle antiche tradizioni prima fra le quali quella di considerare il maschio superiore alla donna.
Una superiorità alla quale ha invece  ha rinunciato l'uomo ricco che si concede, a differenza dei Medio-orientali (con la sola eccezione di Re Hussein e dello Scià con Soraia), mogli bellissime alle quali viene concesso ogni privilegio e pari diritti. Molte Begum infatti sono state scelte fra Inglesi o americane (la più famosa è Rita Hayworth, diva Hollywoodiana di origini messicane, andata in sposa ad Alì Khan) indossatrici modelle o star nonché tedesche di famiglia ricca o quant'altro faccia immagine a fica-imperiale.
Come Elizabeth Hurley andata sposa dopo con un matrimonio da favola ad un ricco Pakistano o Jemima Goldsmith che con il suo matrimonio con il campione di Cricket Imram Khan,  bellissimo e carismatico, aveva fatto ingolosire la sua amica Lady Diana che si era innamorata a sua volta di Hasnat Khan medico-chirurgo del Casato Khan. Ma dopo l'affascinazione iniziale non ha mai funzionato con questi ricchi  Pakistani, Khan in primis.



                       



Tutto questo per dire che il sindaco di Londra dovrà dimostrare di essere all'altezza di amministrare una città complessa  della quale evidentemente è innamorato sperando che non pensi di riempirla di  fiori di papavero e poi opere di bene. Come a dire conquisti una città e ne metti due in ginocchio: Londra e Buckyngham Palace. Come a fare per realizzare un sogno di un Pakistano  proveniente da una terra in crocevia. Amen.


Nessun commento:

Posta un commento