Era diventato un tormentone e con lui il Thè era Imperatore perchè imperava sul caffè.
Dopo anni di oscurantismo pare sia tornato in auge facendo capolino in pubblicità insieme alla nuova comparsa di Dan Petterson come allenatore di una squadra di basket. Che non sarà però ancora testimonial di questa bevanda orientale preparata con un rituale raffinato e rigoroso, così come abbiamo visto in tanti film made in Cina come La Città Proibita o la Battaglia dei Tre Regni in cui il té era protagonista come potente bevanda in grado di dare piacere o di distruggere come un mix bollente di eros e thanatos: amore e morte.
Un tema questo trattato anche nel film Un tè nel deserto di Bernardo Bertolucci.
Insomma, questo per dire che la dorata bevanda sta per ritornare al suo antico rituale per essere sorseggiata alle cinque del pomeriggio in compagnia di amiche con tanti pasticcini a fare da contorno.
Pasticcini intesi come biscotti deliziosi e chiacchiere in libertà dove il gossip lo fa da padrone spesso alle spalle dei non presenti.
Ad essere presente invece è la Cina con il suo lanciafiamme verso il mondo, ad introdurre l’Anno del Dragone. Correva l'anno 2012
Un significato a doppio senso perché faceva presumere un periodo in cui il Jurassico sarà protagonista. Recessione per tutti?
Tremonti lo aveva detto che le sue battaglie erano rivolte tutte contro il mostro che vedeva come una sorta di video-gioco, sicuro quindi di vincerlo.
Quando la Cina, prima della nuova apertura al mercato globale, conclamava che l’America era solo una tigre di carta, il crollo della borsa in quel periodo di inizio crisi sempre più profonda, glielo aveva confermato.
Che la Cina fosse tutto un video-gioco era comunque già stato dimostrato con i gadget elettronici che ci hanno riempito le case.
La partita è dunque aperta: ognuno faccia la sua parte.
Già:
- se l’America è una Tigre di Carta
- la Cina un dragone video-gioco
- il medio-oriente una polveriera che scoppietta… - per il ventre molle dell’ Europa non c’è più scampo.Rifugiati a gogò e cous cous a volontà.
Così non resta che" rifugiarsi" in qualche pasticcino.
Da poco ho riscoperto i bucaneve Doria che mangiavo da bambina e i Wafer assortiti della Balzen. Ma i miei preferiti, per un the e pasticcini, sono in assoluto i biscotti che finiscono in elle (un po' come le ostriche e bollicine
che ci sono solo nei mesi con la erre, tanto per fare un paragone) e sono i canestrelli (che ricordano i bucaneve ma sono più soffici e morbidi e con lo zucchero a velo) e i ricciarelli di Siena ( panforte senese ma di gusto molto delicato ).
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