giovedì 6 agosto 2015

LA RAVA E LA FAVA: DI FABULA IN FAVOLA


 Gli Agnelli sono usciti per raccontar la favola ormai vecchia come il lupo, dei ragazzi bamboccioni. Così gli Agnelli son diventati Lupi.
Per fiction ovviamente perché in realtà sono bravi solo a sciare, come dice Diego Della Valle che di scarpe se ne intende. Ad ogni modo non è tanto importante quel che uno dice perchè come diceva l’Avvocato a Minoli in Mixer un uomo è quello che ha realizzato.
E per realizzare i progetti, i giovani dovrebbero uscir di casa secondo John Elkan per vedere il mondo e confrontarsi con esso.
“Lei signorina è disposta a confrontarsi con il mondo? Chiedeva il Capo alla signorina Griffith donna in carriera. “Certamente” chiosava l’attrice non pensando minimamente di finire con Antonio Banderas, che da sex symbol è diventato la favola del Mulino Bianco. Dalla fava alla rava il passo è breve tanto il mondo non si sposta.
Questo per dire che bisogna sempre distinguere la realtà dalla fantasia.


Infatti ecco che arriva il Lupo sotto le mentite spoglie di Virginia Woolf la quale nel film The Hours era interpretata da Nicole Kidman dotata di sorella che nel far famiglia felice con i bambini constatando quanto disagio provassero di fronte a quella zia strana, si premurava di allontanarli per non disturbarla.
“Vostra zia ha due vite: una nella testa e l’altra nella realtà” La vita di testa è quella fantastica che la Woolf racconta nei suoi romanze con trame trasgressive nelle quali si lascia prendere dimenticando di sé e di mandare avanti la sua casa fino ad arrivare alla scelta di suicidarsi.
Questo per dire che se non si distingue la realtà dalla fantasia si rischia l’autopdistruzione.
Privare i bambini delle favole classiche nelle quali sono stati cullati per secoli e  millenni non sembra una buona idea perché le fiabe stimolano il loro immaginario e la loro creatività.
Piuttosto sarebbe meglio aggiungerne nuove per rappresentare tutto il mondo globale.
Non bisogna comunque esagerare assecondando troppo i bambini per non diventare le loro vittime. Mai dare il potere ad un bambino ma tant’è!



Con il sostegno dei media, Matteo Renzi per esempio è l’emblema del potere di fantasia tutto virtuale..
Infatti più che il protagonista di un lungo percorso di fulgida carriera politica nel quale sia stato votato all’unanimità o quanto meno da una esigua maggioranza, sembra quello della favola di Cappuccetto Rosso che invece di mangiarsi la nonna si sia mangiato il lupo di mare di Gallipoli ingraziandosi così le vecchiette.
Crepi il Lupo, giustamente che la favola virtuale di Matteo Renzi è appena cominciata perché la strada è costellata da tanti funghetti da estirpare perché in Politica ogni giorno ne spunta uno nuovo come evidenziato da Al Fano parlando di Berlusconi e tutti gli Idioti che lo circondavano.
Ma Matteo Renzi è sveglio e furbo per cui…un funghetto trallalà, due funghetti trallalà…se li mangerà tutti. Cosicchè la favola continua. Qualcuno glielo ha detto che è su Scherzi a Parte?
Scherzi a Parte, per il bene del Paese bisogna dar fiducia, fino a prova contraria, a Matteo Renzi così come l’abbiamo data a Letta, a Monti…Poi si vedrà. Avanti un altro!



                      

                       

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