giovedì 27 agosto 2015

MARCELLO IL LATIN LOVER


"Marcielo....Marcielo...." La figura di Anita Ekberg imponente e glaciale, arrendevole e irraggiungibile, immersa nella fontana di Trevi con il vestito nero inzuppato e le braccia nude,è il simbolo di innocente e spensierata sensualità, narrata da Federico Fellini suo grande amico (e  c'è chii sussurra amore) nella Dolce Vita


"Siii, vengo...perchè tu hai capito tutto" E Marcello Mastroianni  anche lui tutto vestito per adorarla sotto la cascata d'acqua. E così che nacque il latin lover facendo dell'Italia il luogo ideale per l'Amore.
Le valchirie dalla Germania scendevano in massa per approdare nelle spiagge dell'Adriatico a caccia di maschi latini da sostituire ai loro partner freddi.
Eppure Mastroianni rifiutava questa etichetta sminuendosi davanti alle telecamere: "Se mi vedessero al mattino, con la bocca impastata, le borse sotto agli occhi..."
Ma le donne cascavano tutte ai suoi piedi: attrici anche di fama internazionale come Faye Dunway, incontrata sul set degli Amanti.
Un colpo di fulmine e fu subito passione immensa a travolgente. Lui aveva pensato perfino di lasciare  la moglie ma, messo alle strette dalla determinazione incalzante tutta americana della Dunway che in un hotel, dopo una notte d’amore, gli aveva imposto di scegliere, si mostrò titubante lasciandola partire per non vederla mai più. Preso iltelefono in mano chiamò subito la moglie confidandogli triste e sconsolato "Fay mi ha lasciato", facendo le valigie per tornare a casa.
Federico Fellini suo grande amico (dicono anche amante o quanto meno solo innamorato), gli ha reso omaggio con un film in cui lui interpreta se stesso, circondato da donne fra le più disparate tutte pazze di lui: Otto e Mezzo era il titolo con una lunga serie di attrici che alla fine sfilano in passerella su una pedana del circo, come animali ammaestrati sotto le scudisciate di Mastroianni.
Lui non faceva nulla per conquistare le donne. Non era un cacciatore, lui si lasciava amare: erano le donne a prendere l'iniziativa.


Marcello non l'ha nemmeno presa per sposarsi, perchè impalmato da una donna, diciamolo pure, di rara bruttezza ma determinata e intelligente, nè tanto meno per divorziare.
Perchè lei lo ha tenuto legato a sè per tutta la vita permettendogli ogni cosa nonostante la nascita della figlia Barbara, e lasciandolo libero di andare anche a vivere con un'altra.
La rivale d'eccellenza era Catherine Deneuve  incontrata sul set del film La Cagna dove lei interpretava il ruolo di una donna sottomessa e gelosa al punto di prendere il posto del cane di Marcello, con tanto di leccate sulla sua mano inginocchiata ai suoi piedi.
Galeotta fu quella leccata perchè lei ne uscì innamorata cotta portandolo con sè a Parigi e facendo una bellissima bambina.
"Quando la sento parlare con quella evve moscia alla francese, io mi sciolgo" diceva lui estasiato della piccola a nome Chiara. Curiosamente uguale a una parte del nome Carabella, dell'unica moglie sempre tanto amata perchè alla fine era diventata la sua mamma.

 Finita la passione con Catherine e subentrata la noia, Marcello si è poi legato a una intellettuale di sinistra, Anna Maria Tatò che gli ha fatto prendere coscienza politica, tanto da influenzarlo anche nella scelta degli ultimi film, A memoria ricordo uno particolarissimo: Verso Sera di Francesca Archibugi dove lui, già anziano ma ancora molto sexy, con quella voce un po' roca per le tante sigarette a cui non aveva rinunciato fino alla fine, e l'accenno di sorriso un filo ironico, interpreta lo suocero di una fenmminista fuori dalle righe, Sandrine Bonnaire, vagabonda e ribelle (con una bambinetta uguale a lei sia nel vestire che nel modo di porgersi senza sentimentalismi od affettuosità), che cerca di sedurlo, mentre lui le risponde no ma con paternalismo e protezione.
Una frase del film non ho mai dimenticato:"Un uomo quando muore rimane vivo finchè resta nella mente di chi lo ha amato" E' vero.
                     
                           L'OSCAR A PENELOPE CRUZ PER NINE


Fra le tante star che hanno interpretato il musical Nine, l’unica ad essere candidata all’Oscar come attrice non protagonista è Penelope Cruz nel ruolo dell’amante del regista.
La pellicola è un omaggio al regista italiano Federico Fellini ed ai suoi film più apprezzati in tutto il mondo come La Dolce Vita e Otto e Mezzo, un film quest’ultimo interpretato da Marcello Mastroianni nel ruolo di Fellini che rende omaggio a tutte le donne della sua vita.
Prime fra tutte la moglie e l’amante. Che nella realtà sono Giulietta Masina e Sandra Milo.
E proprio al personaggio di Sandra Milo è ispirato il ruolo patetico di Penelope Cruz nel film Nine, che si è aggiudicata la  preziosa statuetta in barba a tutte le altre dive del Cast. Invidiosissime si sa, perché erano tutte sicuramente più belle della Cruz.

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