mercoledì 19 settembre 2018

DISABILITA' NON E' BELLO.

La disabilità non è bella ma si può superare con la grande stima e fiducia in sè mettendosi in gioco in ogni campo, anche quello della bellezza che di norma è il più selettivo e senza pietà.
Non ha pietà nemmeno per le bellissime modelle che devono seguire rigorosamente i canoni stabiliti dal mondo della moda il più effimero che ci sia.
Certo poi magari si dà spazio anche alle curvy, o esaltando i difetti per dare un tocco di eccentricità  nel quale tutto è concesso anche di sfilare con modelli improponibili al limite del ridicolo.
E allora perchè non osare? In ogni settore c'è spazio per tutti purchè sia un mondo fashion e patinato dove tutto quanto fa spettacolo, anche la sofferenza.
Nella vita reale la disabilità non è bella perchè uno si sente emarginato osservato e deriso oppure accolto per pietà.
Una volta vedendo una ragazza in carrozzina che sfrecciava per la strada mi ero avvicinata chiedendole se avesse bisogno di qualche cosa che gliel'avrei procurata volentieri sentendomi tutta tronfia della mia generosità finchè non mi aveva risposto con un cortese rifiuto e un sorriso sulle labbra: "Grazie ma ho una casa piccola e non potrei aggiungere altro" facendomi capire di essere stata invadente con il mio senso di compassione.
La disabile ero io che mi credevo superiore facendomi vergognare per quel senso di pietà inopportuno.. Questo per dire che a volte l'eccesso di solidarietà mette in imbarazzo chi la riceve.
Anche i disabili e gli ultimi devono imparare come quella ragazzina a cavarsela da soli come tutti i minori senza bisogno delle nostre ansie di prestazione.

C'è un film bellissimo che tratta la tematica della protesi a una gamba in dotazione a una ragazza bellissima di nome Tristana interpretata da Catherine Deneuve.
Il film è di Luis Bunuel e quindi c'è tutto da imparare.
 Infatti la scena clou è quando lei si presenta alla finestra per accontentare un povero sordo muto il quale la implora di fargli vedere le tette provando verso di lui la stessa pietà che provava per sè stessa anche se in quel momento si sentiva superiore a lui.
La pietas è un sentimento che accomuna le anime nobili ma come in tutte le cose può diventare un arma a doppio taglio perchè dietro la pietà ci può essere un senso di arroganza nel credersi superiori.
Se la stima di sè viene confermata nel corso della vita, ebbene sì è il momento che si comincia a pensare di aver potere. L'importante è giocarci sopra anche se non è detto che al mondo interessi. Sempre comunque meglio di chi ci marcia dentro anche se comunque vada sarà un successo.

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