domenica 30 settembre 2018

VICTORIA TRA SERIAL TV, CINEMA E NOTE DI COSTUME


Il serial Victoria in onda su canale 5, se la prima aveva incuriosito in questa seconda è cominciata con una puntata un filo noiosa e soporifera: più che una donna una regina, più che una regina un cammeo incastonato  in una cornice ascettica nel quale una gravidanza non scalfisce minimamente la sua immagine perfettina mettendola subito al lavoro a sbrigare la corrispondenza per il bene dei sudditi.
Sembra una sorta di emulazione della Duchessa Kate la quale dopo poche ore dal parto si è presentata ai suoi sudditi "paparazzi".
Poi però ha dovuto chiedere l'aspettativa di alcuni mesi per rimettersi dal parto, come tutte le altre donne, cosicchè la corrispondenza con i "paparazzi" la tiene Meghan.  Foxy!
I serial in costume sono sempre molto seguiti purchè la tengano corta con tutta una serie di inchini e salamelecchi che in questo contesto si sprecano: “Mia signora” e bacia le mani “Mylord” e lo congeda perchè la regina ascolta solo chi le dà ragione  come fosse una predestinata da Dio.

E' passata alla storia come la regina puritana anche se nel privato era molto dedita ai piaceri carnali avendo un marito bellissimo e molto dotato. Diventata vedova  si era concessa ad un sottoposto un cameriere che assomigliava al marito non nel viso ma più in basso continuando  così nel suo percorso di piacere carnale che comprendeva anche la buona tavola facendola ingrassare nel tempo. Non si sposò mai ufficialmente per restare fedele al marito in realtà per non creare scandalo per cui il primo amante rimase clandestino, il secondo un indiano faccendiere, pure ma  perchè era già sposato.

Ce ne sarebbe da raccontare in modo piccante non solo per attirare l'audience ma anche per aderire ad una realtà abbastanza interessante  invece si è preferito optare per un serial fashion e patinato nel quale più che un impero colonialista  in espansione sono la pulizia del parqué e l'ordine nei cassetti ad imperare.
Infatti Victoria è rappresentata come una brava donna di famiglia che sa far di conto mantenendo la casa e la biancheria pulita perchè se a Buckingham Palace è tutto perfetto lo è anche nel Paese.
Vale più come messaggio trasversale ai Windsor che hanno il palazzo che cade a pezzi con il Paese chiuso in Brexit che come serial di successo, anche se  i Windsor sono comunque molto amati pur avendo Buckingham Palace tutta da restaurare avendo preso fuoco in quell’anno horribilis nel quale anche la famiglia reale si sfasciava, mentre la regina Victoria ha subito diversi attentati.
Siamo alla prima puntata ma dubitiamo che cambi  perché il peso cade tutto sulle esili spalle della protagonista delicata e fine sempre con la stessa espressione regale  immutata dall’inizio fino a quando si mette in camicia da notte tanto da sembrar che dica “Non lo fo’ per piacer mio ma per piacere a Dio” Dio salvi il serial!

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                               VICTORIA IN ALZHEIMER

Regina Victoria e Abdul Karim


"Abdul ho male alla testa" (si sa che la Corona pesava sul capo a Victoria)
"Mia Regina vuol dire che ce l'avete".
"La testa o la corona?"
"Tutte due maestà"


NOTE DI COSTUME 
Un poncho in Scotland Style per affrontare i primi freddi al di là del solito piumino.
“Hai squarciato il cuscino con il coltello?” Chiese lui. “Si padre”. “E il risultato qual è stato?” “Piume”, disse lei. “Piume”, fece eco il prete. “Piume dappertutto, padre”. “Ora, voglio che tu torni a casa, a raccogliere una per una tutte le piume volate via col vento”. “Beh”, rispose la donna, “non è possibile, non so dove siano finite, il vento le ha portate chissà dove”. “E questo è”, disse Padre O’Rourke, “il pettegolezzo!” Citazione da Il Dubbio.
































TENDENZE SCENARI EUROPEI
Ruvida Scozia vs Brexit






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