giovedì 6 giugno 2019

GIUSEPPE CONTE UN PREMIER CHE NON INTENDE VIVACCHIARE


La campagna elettorale è finita e come giustamente ha dichiarato Giuseppe Conte è tempo di mettersi a lavorare. In Parlamento. Matteo Salvini e Luigi di Maio pare si stiano dando una mossa se vogliono restar seduti sulle poltrone perchè se salta il Governo  e si torna a votare è molto facile che vinca il PD.Tra i due litiganti...A meno che Salvini per fare i numeri non voglia tornare con Berlusconi dopo averlo scaricato senza tanti preamboli oppure si lasci convincere dalla Meloni per poi scaricarla come ha fatto con Berlusconi per tornare con Di Maio dopo averlo scaricato, convinto che sia l'unico modo per  contrastare  l'ascesa del PD con M5S. Scaricare come una sorta di coercizione a ripetere è una manovra di suuccesso: buona la prima e tutte le altre sono una reazione a catena.

Se Matteo Salvini è il volto piacione del fascismo, Di Maio non è certamente quello della sinistra ( anche se in politica non si sa mai) ma è piaciuto  quanto basta e avanza al M5S con il quale si ritrova a fare i conti dopo il flop elettorale UE che comunque era prevedibilissimo avendo puntato Di Maio sull'assistenzialismo piuttosto che sui posti di lavoro anche se Repubblica Italiana è foindata proprio sul lavoro. Ad ogni modo il programma è ancora ricco di promesse per cui sperando che non restino tali c'è molto da fare , basta solo la volontà di restare uniti confermando in pieno la leadership a Giuseppe Conte che gli spetta a tutti gli effetti quale Presidente del Consiglio dell'Italia e come volto picevole in quanto autorevole e rassicurante a livello Internazionale.
Perchè diciamolo Conte fa far bella figura al nostro Paese avendo bellezza fisica coniugata ad una professionalità legale che a livello diplomatico conta.I due galletti che si ritrova a rimbeccarsi tutti i giorni lo posizionano fra due fuochi dal quale lui ha minacciato di uscire prima di farsi bruciare  non avendo bisogno, come asserito, di “Vivacchiare” tirando a campare guardando dall'alto quei due che come una sorta di due maroni fanno a gara per chi è il più grosso quando si sa che devono pesare uguali.

Per una volta che abbiamo un Presidente del Consiglio che sa dosare le parole con stile senza intercalare i discorsi con battute fuori luogo alla Berlusconi, o meme accattivanti alla Matteo Renzi o la seriosità borsosa idi un Mario Monti sempre in "loden" con se stesso, ma semplicemente emanando il fascino discreto di un'Italia per bene che rappresenta tutta quella fascia media che lavora  con fiducia nella consapevolezza di contribuire ad un domani migliore. Un'Italia di brave persone normali equilibrate  che sperano nel cambiamento nel quale sia inclusa l'integrazione la solidarietà e l'attenzione verso deboli bambini anziani malati tutti indistintamente e non “Prima gli Italiani” che nulla tolgono alla crescita di un Paese il quale deve distinguersi per senso di giustizia ed equità del suo Governo così come intravediamo in Giuseppe Conte.
Il quale in questo anno abbiamo impararto a conoscere ad amare e stimare nella sua veste di uomo in grigio, bello elegante ma poco appariscente apprezzato invece quando è visto da vicino.Lui sì che è uno di noi, italiani brava gente  che non tendono sempre la mano nelle difficoltà ma si rimboccano le maniche per ricominciare con grande dignità.Punto e Capo A. Giuseppe Conte Presidente del Consiglio.

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