venerdì 30 settembre 2022
mercoledì 28 settembre 2022
IMMA TATARANNI SOSTITUTO PROCURATORE NUOVA STAGIONE
Infatti se in apparenza offre un'immagìne eccentrica e stravagante in realtà nelle vesti di sostituto Procuratore è ordinata e disciplinata nel dipanare le indagini conducendole con estremo rigore supportata da un grande equilibrio tra intuito femminile e razionalità che la mettono in sintonia con le psicopatologie degli indagati fragili. Dentro le mura domestiche invece Imma Tataranni ha il vezzo di sfoggiare lingerie sexy di seta o di raso senza farsi mancare quel tocco animalier che non perde in nessun frangente tanto meno quando va a letto per dormire o far l'amore nel qual caso è come se volesse dire: “Ti mangio”, perchè ora è lui, Pietro, ad essere diventato il suo bambino a dimostrar di averlo veramente rubato alla suocera.
Ma si prevedono sviluppi in questo rapporto a causa di un giovane e avvenente sottoposto che si è preso una cotta per Imma. La coppia supererà la crisi?
martedì 27 settembre 2022
LA SAGA DEI WINDSOR CONTINUA CON I RICATTI INCROCIATI
venerdì 23 settembre 2022
L'OPERA LIRICA NON E' PIU' PER LE DIVINE
L'Opera Lirica pur continuando gli allestimenti secondo tradizione è notevolmente cambiata perdendo quell'aura e quel fascino degli antichi fasti che andranno sempre più a disperdersi visto la maggiorazione dei costi che nel futuro si dovranno sostenere con le spese di luce e riscaldamento. Il futuro della Lirica così come spettacoli di prosa sarà nelle arene estive perchè si prestano a scenografie mastodontiche con numerosi spettatori così come si è constatato con le opere all'Arena di Verona che questa estate hanno riaperto con grande successo sia di platea che nella visione in Tv. La quale comunque quest'ultima ha il pregio di mostrare particolari che dalla platea sfuggono che fanno apprezzare ancor di più l'opera per la gioia degli occhi oppure aumentarne le critiche per alcune minuzie poco curate.
Per esempio nella Traviata - presentata come di Zeffirelli quando invece l'allestimento, e si vede benissimo, è stato quello di Cecilia Gasdia al quale Zeffirelli ha dato il suo avallo anche se, causa avanzata età, in un flash di partecipazione è sembrato un filo perso – pur essendo molto ammirata nell'esecuzione del bel canto non si capisce perchè Violetta sia stata vestita di un celeste cielo infinito che si espandeva fra arredi tendaggi décor e passamanerie. Una scelta che il maestro Zeffirelli non avrebbe certamente fatto essendo un regista meticoloso la cui arte di allestire aveva appreso alla scuola di Luchino Visconti del quale tutti conosciamo il rigore meticoloso nella cura di ogni dettaglio. Zeffirelli ha intrapreso la sua strada con un gusto rinascimentale che non prevede colori pastello anche nell'800 a Parigi dove è ambientata La Traviata per cui nell'opera all'Arena la protagonista doveva essere immersa nel colore dell'azzurro antico (carta da zucchero per intenderci) mixato a piacere con il rosa, sempre antico per riprodurre i tenui colori violacei del lillà (come giustamente è stato fatto nelle scene di campagna) con tutti gli altri a seguire compreso il rosso tiziano il carminio (il rosso Valentino non era ancora stato inventato) il blu il verde bosco ecc.
L'altra curiosità è la scelta dei gioielli ad effetto patacche per le parure da bancarelle dell'antiquariato che adornavano Violetta e che sono ben lontani da quelli creati su misura per la cantante Maria Callas con i mitici Swarovsky che mandavano bagliori saettanti ad accompagnare la sua gestualità drammatica. Sono raffinatezze che ormai l'opera lirica non si può più permettere così come le scenografie mastodontiche che ormai tutti i teatri hanno sostituito con pochi arredi in stile o addirittura moderni per fare “innovazione”. Giuseppe Verdi per scrivere La Traviata, si è ispirato al romanzo di Victor Hugo La Dame aeux Camelia che aveva il nome di Marguerite Gautier, ma in scena all'Arena l'unica camelia “fresca” che abbiamo visto era all'occhiello di Montalbano, oh pardon Luca Zingaretti che ha presentato l'opera per la televisione. Le acconciature se fossero state curate da Zeffirelli avrebbero coperto le orecchie ornate di pizzi e merletti piuttosto che di una sorta di coroncina in bijoux da reginetta della festa che aveva la protagonista. La scelta dell'abito bianco nel terzo atto quando Armando le getta con disprezzo i soldi chiamandola prostituta è giustissima a sottolineare la purezza dei sentimenti.Oltre al bel canto delle romanze contano anche questi particolari che un tempo venivano curati perchè le divine lo pretendevano, Maria Callas in primis, contribuendo a rendere l'opera lirica uno spettacolo unico e raffinato per un pubblico di elite che si sbizzarriva nel foyer con toilette da sogno e che ora si vedono solo alla prima della Scala. Perchè il resto...diciamolo...anzi no.
All'opera lirica ormai si macina tutto anche di fronte a scelte che fanno male e inaccettabili, come quella di importare orchestra e cori stranieri, perchè umiliano il lavoro di tante maestranze locali che hanno contribuito a far conoscere il proprio Teatro (non diciamo quale per carità che non vogliamo storie coi turisti e sponsor) a tutto il mondo. Perfino la contestazione è stata abolita, quella che negli anni 70 aveva riportato in auge l'Opera con il tiro al bersaglio rappresentato dalle toilette con preziose pellicce delle signore le quali avevano fatto notizia intorno a ai templi della Lirica riportandoli in primo piano, perchè i teatri di prosa stavano prendendo il sopravvento. Insomma questo per dire che per assistere ad uno spettacolo dell'opera bisogna stare in religioso silenzio perchè i fischi si traducono in fiaschi per chi li mette in scena venendo spenti immediatamente. Ssssttt, giù la testa e zitti e buoni. Su il sipario....
mercoledì 21 settembre 2022
SOPHIA LOREN, IL TRIBUTO DI RAI UNO
Dopo una sfolgorante carriera il documentario ha chiuso con l'immagine di Sophia anziana e curva che al David di Donatello quale interprete del film La Vita Davanti a Sè è stata sorretta per salire sul palco dal figlio Edoardo e da Carlo Conti a ringraziare sperando che questo film non sia l'ultimo: “...perchè il cinema è tutta la mia vita”. Già, ma non erano i figli?
https://ritaguandalini.blogspot.com/2014/08/delta-del-po-31o82012.html
lunedì 19 settembre 2022
RE CARLO CHE MONARCA SARA'?
Tutto sarebbe più facile se si organizzasse un buon lavoro di squadra anche con Meghan ed Harry che pur continuando a vivere oltreoceano potrebbero servire la Royal Family con incarichi di rappresentanza tornando in Inghilterra per eventi importanti ed essere ricevuti con tutti gli onori che spetterebbero ad un figliol prodigo come Harry. Se la coppia smettesse con capricci lamentele e piagnistei potrebbero rientrare nei ranghi vivendo la normalità di una famiglia aperta e rispettosa delle scelte dei propri figli, anche se Reale, pur nel rispetto delle tradizioni e gerarchie. Purtroppo dopo un primo riavvicinamento plateale Harry e Meghan sono stati esclusi dal ricevimento con tutti i Capi di Stato presenti a Londra per partecipare ai funerali per cui la frattura sarà insanabile. Perchè questa decisione impopolare di ReCarlo che sembra essere stato un gesto di stizza come quello mostrato davanti a una fila di penne che lui riteneva ingombranti? La risposta si potrebbe trovare sui social dove per pochi muniti è circolato un video, subito scomparso, con il quale Meghan in occasione della riconciliazione con William e Kate per il bagno di folla, salutava salutava i presenti nell'ala a lei riservata, avvicinandosi ad una ragazza la ringraziava con testuali parole chiedendole alla fine di abbracciarla mettendo in atto il suo solito colpo di teatro: “Apprezzo molto che tu sia qui dopo essere venuta da lontano, per dare sostegno alla mia famiglia” Royal Family? Quella famiglia che ha sdegnosamente rifiutato mandandole una montagna di fango addosso? Avrebbe dovuto correttamente dire invece: "Apprezzo molto che tu sia venuta ad onorare la Regina dando sostegno alla nostra famiglia" mettendosi in ensemble con questa. Il video è circolato poco ma abbastanza perchè la Royal Family di Meghan lo vedessero togliendolo dalla scena per l'imbarazzo nel vedere la duchessa Meghan atteggiarsi ad Altezza Reale come una qualsiasi Kate!
“Ma lei non è un'altezza reale” avrebbe pensato la Regina nel rivoltarsi nella tomba. E così deve aver pensato anche Re Carlo che probabilmente si è convinto che i Sussex restino oltreoceano. Se si è stizzito davanti a una fila di penne ingombranti e a una che non funzionava, figuriamoci che reazione avrà avuto davanti a un video circolato in tutto il mondo dove una duchessa senza alcun titolo di Altezza Reale, non sa stare al suo posto! Non sono quisquiglie ma dettagli importanti che fanno comprendere il narcisismo di Meghan nel mettersi sempre al centro di ogni discorso o situazione e la fragilità di Harry nell'assecondarla per poi fare i capricci e piagnistei se vengono snobbati od esclusi.
OSSERVAZIONI DI COSTUME
Se la principessa del Galles Catherine al funerale della Regina ha indossato una delle sue collane che a suo tempo era stata prestata a Diana....
...Meghan aveva solo due orecchini di perla, uguali a quelli di Kate indossati alcuni giorni prima.
POST CORRELATO: LEONI E GAZZELLE
https://ritaguandalini.blogspot.com/2014/01/leoni-e-gazzelle.html
IL TARTUFO NON E' SOLO UN TUBERO
IL TARTUFO non è solo un tubero ma anche un'opera di Molière molto in linea con la serie Beautiful che si presta anche ad un parlallelismo con la politica attuale.Il suo percorso è chiaro fin dall’inizio quando appare in scena la suocera arcigna e di nero vestita che bacchetta i componenti la famiglia, dalle due nipoti alla signora nuora (seconda moglie del figlio) estendendosi al fratello di lei per finire col difendere un amico esterno, morigerato e pio, senza accorgersi della sua doppiezza.
A contorno, una servetta impicciona e saggia, capace di fronteggiare sia il padrone che le situazioni, un fidanzatino innamorato e un capo famiglia succube della Vecchia Grande Madre e dunque fortemente dipendente da Tartufo (l’amico di famiglia) considerato come punto di riferimento, tanto da indurre a nominare lui, il bugiardo, quale unico erede di tutto il suo patrimonio, escludendo il figlio e concedendogli la figlia in sposa.
Infatti dipanandosi fra pettegolezzi, intrecci amorosi e battibecchi fra i componenti familiari, sembra di assistere alla soap Beautiful che non risparmia colpi di scena clamorosi.
Tartufo è il damerino, farabutto di turno assetato di potere che potremmo paragonare in Beautiful a personaggi (oggi comunque usciti di scena) come Deacon, arrivisti e scaltri, capaci di insidiare contemporaneamente sia la madre che la figlia.
Grazie al loro fascino ambiguo riescono ad inserirsi in una ricca famiglia per impossessarsi del patrimonio controllandola nel seminare le solite storie di corna. Ma con Tartufo, l’agnello vestito da lupo viene comicamente smascherato, come in una sorta di pochade, prima ancora che si arrivi alla consumazione carnale.
E allora, salvata la virtù della madama, la commedia del Tartufo dovrebbe finire bene.
Uno spettacolo attualissimo che non ci viene risparmiato dalla nostra classe dirigente, dove gli affari della politica sono arrivati ad intrecciarsi con quelli familiari, coinvolgendo ex mogli figli amanti e parenti, v. per citare qualcuno l'ex Presidente del Consiglio protagonista del “fago tuto mi" il cui colpo di Teatro col Tartufo gli mancava ma la sua ridicola realtà ha superato l'immortalità dell'opera. Bel colpo.
venerdì 16 settembre 2022
DI FICTION IN FICTION GRANDE ATTESA PER LE NUOVE STAGIONI
E perchè mai una conduttrice seriosa come la Dalla Chiesa avrebbe dovuto accettare? E perchè mai ha accettato la candidatura a Forza Italia a capo di una destra dove vincerà Giorgia Meloni?
Rispetto ai film le fiction sono quelle più seguite specie le italiane che van dal genere poliziesco alle storie di famiglie passando dalle commedie brillanti per cui non si capisce il complesso delle tv italiani verso le serie straniere importate. Recentemente infatti abbiamo visto Solo uno Sguardo miniserie francese su Canale 5 che anche se seguita fino in fondo ha lasciato basiti esattamente come quella di Rai Uno, I Misteri della Scogliera. Stupisce quanto i francesi siano pasticcioni caricando le serie di colpi di scena anche senza un filo logico. In Solo uno Sguardo per esempio, a parte l'intercalare di ogni scena con la parola “merda” pronunciata da tutti indistintamente, la storia era talmente intricata da indurre la protagonista (Virginie Ledoyen) alla fine a fare un riassunto per aggiornare l'assassina (Julie Gayet) consentendo così anche a noi di schiarirci le idee avendo completamento perso il filo. Se si pensa alle scintille che questa coppia di francesine aveva fatto con il film Solo Un Bacio Per favore ci convinciamo sempre più quanto i francesi siano più portati alla commedia piuttosto che ai thriller nei quali eccellono invece Americani ed Inglesi. Nell'altra fiction della Rai, La Scogliera dei Misteri sempre di importazione dalla Francia, si girava intorno al mistero di una ragazza che per la sua bellezza aveva fatto impazzire un intero Paese mentre la protagonista era interpretata da Garance Thenault un'attrice piccoletta e rotondetta da far pensare a una persona quieta e paciosa, piuttosto che mangiatrice d'uomini. I francesi con i polizieschi, a parte Maigret ma quella è un'altra serie che comunque la più ricordata è nella versione italiana con Gino Cervi, copiano gli americani. Lo abbiamo visto sempre su Canale 5 con La Mantide interpretato da Carole Bouquet una sorta di Hannibal Lecter in gonnella di chiara ispirazione all'omonimo film anche se comunque ad effetto redenzione finale in un happy end commovente che rendeva ancora più improbabile la serie soprattutto quando dava una spiegazione pietosa ai misfatti di una serial killer. Di questo passo, nessun assassino meriterà di essere condannato.
Noi italiani abbiamo la matrice originale mafia alla quale attingere con realismo ben lungi da quello patinato del Padrino Hollywoodiano perchè noi la mafia la conosciamo in tutta la sua crudeltà con le stragi perpetrate trasmesse in tv insieme a tutti i fatti di cronaca con sparatorie agguati e vendette che non hanno risparmiato donne e bambini uno di questi sciolto nell'acido come rivelato dal pentito Buscetta del quale abbiamo visto recentemente il film Il Traditore dove comunque anche qui si “pendeva” dalla parte del pentito mafioso perchè ha sovrastato il personaggio un sensuale Pier Francesco Favino che faceva di Buscetta un sex symbol. I francesi sono bravi nelle storie d'amore nelle lotte sociali e commedie brillanti meglio sarebbe lasciar perdere queste fiction in pasticcio cardiopalmico. Un'altra curiosità è che La 7 non produca nessuna fiction o serie Tv preferendo importarle dagli stranieri e distinguersi per forte impatto in temi politico-sociali ( I Kennedy) oppure di storia (I Tudor, Domina) preferibilmente di contenuto molto trasgressivo omo chic e shock come ultimamente la serie Versailles che comunque dopo i primi nudi e accoppiamenti anche questa si è appesantita con colpi di scena infiniti annoiando assai nel vedere tramare e spettegolare i nobili con a capo la Montespan in un salotto piccolo e angusto dove il parqué scricchiolava quando arrivava il Re Sole!
Le fiction italiane sono le migliori questo va detto per cui attendiamo speranzosi di vedere le nuove stagioni, specialmente le serie dei polizieschi con Questori Vice Questori, Carabinieri, Commissari e Poliziotti, o del settore sanità. Ci piacciono tutte, da Don Matteo a Montalbano, da Lolita Lo Bosco a Imma Tataranni, da L'Alligatore a Rocco Schiavone, dal Commissario Ricciardi a Coriandoli, da I Bastardi di Pizzo Falcone a MaKari da Il Silenzio dell'Acqu a Rosy Abate, da Doc Nelle Tue Mani a Mina Settembre e tante altre con i volti di punta di Vittoria Puccini, Anna Valle Elena Sofia Ricci e così via.
Anche la “Foschina” Innocenti ci manca. Ovvìa speriamo di rivederla insieme a Francesco Arca.
giovedì 15 settembre 2022
IRENE PAPAS in A CIASCUNO IL SUO
Su Rai Play la possiamo vedere anche come interprete di vedova siciliana in un film molto interessante, A Ciascuno il Suo con Gian Maria Volonté per la regia di Elio Petri che parla di mafia dove lei ha il ruolo di una vile collusa.
Il professore si sente molto attratto dalla vedova che trasuda sessualità da tutti i pori tutta compressa da un atteggiamento pudico anche se sembra ricambiare gli sguardi di fuoco che solo un Gian Maria Volontè sa lanciare in questi frangenti di amore e morte dimostrandosi all'altezza della tragedia quando si trova solo con lei in luogo solitario dove esplode l'attrazione erotica facendola stendere a terra per intrufolarsi con le mani fra le sue gambe che si intravedono con le nere giarrettiere in un look total black come una sorta di femme fatale.
lunedì 12 settembre 2022
DON'T WOLLY DARLING? DISPARITA' DI GENERE E LAVORO SPORCO
Sempre più spesso ci sono attrici che si danno alla regia portando dietro la macchina da presa la loro esperienza acquisita nel recitare per dirigere a loro volta come sono state guidate da autori maschi.Infatti non vediamo nascere delle Jane Campion anche se alcune di loro raggiungono un discreto successo.E' il caso di Olivia Wilde, attrice di cinema e tv che è sbarcata a Venezia come regista con un film interessante per la sceneggiatura originale centrata su un orribile segreto celato in una comunità e al centro del racconto del film Don't Worry Darling che comunque la Wilde non ha saputo dipanare essendosi sbizzarrita nella prima parte divertente e patinata per poi perdere il filo non riuscendo a mantenere la tensione di un thriller convincente.
Nella prima parte infatti tutto è stato più facile dovendo rappresentare un mondo vintage anni 50 diviso fra rezdore felici tra pentole e padelle mentre gli uomini se ne vanno al lavoro lasciandole a sbrigare faccende domestiche, come lavori di casa, lavatrice. panni da stendere e piatti succulenti da preparare tra una seduta di parrucchiere e sfoggio di abiti facendo comunella per sciogliersi in pettegolezzi. Gli anni 50 sono il giusto contesto per raccontare questa sorte di casalinghe disperate già viste comunque in tanti film e serie tv perchè a quel tempo le donne erano ancora relegate ai fornelli fino a quando negli anni 60 hanno cominciato ad emanciparsi andando a lavorare sperando di ottenere la parità, obiettivo mai raggiunto a tutt'oggi anche se Olivia Wilde probabilmente pensa di essere privilegiata nello svolgere un lavoro dirigenziale con polso e professionalità.
Forse per questo ha scelto come protagonisti due giovani, Harry Styles e Chris Pine di pari bellezza delicata ad incerta visiva virilità e dunque malleabile, ingaggiandoli in ruoli come uomini alfa sbagliando in partenza e soprattutto dopo, nell' aver intrecciato una liaison sul set con Harry Styles tutt'ora suo fidanzato. Molto sportivamente Olivia Wilde ha comunque mantenuto un professionale distacco nel riprendere il suo fidanzato in scene audaci mentre esplicava il suo talento nel fare sesso orale alla protagonista Florence Pugh. Ne valeva la pena perchè pochi minuti di conilingua hanno fatto decollare il film scatenando un gran parlare anche se ad emergere fra i due sex symbol protagonisti è stata solo la protagonista femminile essendo stata l'unica a dare credibilità al personaggio della casalinga disperata in una comunità dominata da uomini la cui vita si era trasformata in un incubo dopo aver scoperto l'orrore delle loro attività. Florence Pugh ha dato una grandissima prova confermando il suo talento già evidenziato con film da protagonista come lucida assassina in Lady Macbeth e con la partecipazione ne' L'Uomo del Treno dove aveva colpito con poche sequenze. Florence Pugh non ha comunque presenziato alla conferenza stampa per evitare discorsi sul sesso che avrebbe volentieri sostituito parlando del film sulla disparità di genere che invece Olivia Wilde ha smentito perchè il tema centrale del film era la scoperta del segreto che seguiva alle effusioni molto intime della coppia per fare un forte contrasto in un mixage esplosivo di amore e horror.Due piani diversi di comprensione di un film che ha messo comunque la regista Olivia Wilde e Florence Pugh in contrasto insanabile proprio perchè la Pugh si era fissata sulla disparità di genere. E con ragione perchè il suo compenso, nonostante fosse la principale protagonista, era stato inferiore a quello del “fidanzato” di Olivia, Harry Styles.
Olivia Wilde ovviamente ha smentito fermamente, senza comunque dare una spiegazione pur assicurando di essere stata più che corretta,pensando magari onestamente che Florence sarà pur stata la protagonista ma nel film c'era tanto lavoro sporco da svolgere e qualcuno lo doveva pur fare: il conilingua del suo fidanzato a Florence è risultato da chef stellato per cui Olivia non pensava fosse il caso di far polemiche dopo che la Pugh aveva gustato anche lei. De gustibus non disputandum!
COLPO DI CODA:
domenica 11 settembre 2022
venerdì 9 settembre 2022
martedì 6 settembre 2022
LA REGINA ELISABETTA IN VINTAGE DI CAMPAGNA INCORONA LIZ TRUSS
Tutti sanno che la Regina Elisabetta in ogni occasioni manda segnali attraverso il look o gli accessori.
E' curioso dunque come abbia accolto Liz Truss (un tempo forte sostenitrice dell'abolizione della monarchia) per incoronarla nuovo Premier.
Infatti, con il bastone in mano, ha indossato una gonna vintage, la stessa con la quale appariva in uno spot della Royal Family degli anni 60 mentre partecipava ad un barbecue con il principe Filippo ed i figli in una versione Regina di Campagna, a sottolineare la sua tempra di sana e robusta costituzione che le ha permesso di Regnare così a lungo nel Regno Unito mandando a Liz un segnale forte e chiaro: che non si faccia illusioni perché il suo Governo durerà ancora meno di Boris Johnson.
Post correlato:
su questa gonna vintage della Regina avevo già pubblicato un post (https://ritaguandalini.blogspot.com/2021/01/un-vintage-della-regina-non-ha-prezzo.html) che riporto integralmente:
UN VINTAGE DELLA REGINA NON HA PREZZO
https://www.youtube.com/watch?v=PNgO31HUiFM