mercoledì 16 ottobre 2013

IL DIARIO DI UN'OCA GIULIVA


Ho scritto un libro.
Quante ragazze lo hanno fatto.
Si inzia da bambine ad annotare i fatti del giorno, le marachelle, i primi approcci con turbamenti ed emozioni. Ed ecco fatto il Diario.
Il quale rimane chiuso in una cameretta a disposizione dei familiari se circoscritto in tale ambito,  altrimenti viene divulgato se di interesse generale come lo fu Il Diario di Anna Frank.
Ma in genere i diari fanno parte della letteratura rosa anche se drammatici come il Diario di una Gheisha, storia di una bambina venduta per fare la prostituta di lusso colta e di talento,
oppure pasticcioni come Il Diario di Bridget Jones, o licenziosi come Il Diario di una Cameriera o Le Avventure di Moll Flanders, tradotti tutti in libri, che van dall’Oriente all’Occidente. Le Mille e Una notte mediorientale non fa testo perché è una raccolta di racconti.
Scrivere un libro non è poi così difficile, il difficile è vendere.
Ci vuole un editore-gentiluomo ben disposto a saper perdere con aplomb. Come il Presidente Moratti per l’Inter per esempio: la sua classe non è acqua ma petrolio.
Fuori ogni scintilla o anche un barlume di buon senso perché la fiamma è sempre nel peccato.
Accendi la miccia e i barili scoppiano: Pietro Micca docet.
Errare è umano perseverare è diabolico.
E allora è così che si fanno i diari di bagasce o pasticci alla sfigata perché l’una e l’altra oltre ad aver errato nella vita intendono lasciare un segno.
Basta guardalo: è quello del caprone con le corna chiamato Capricorno sotto il cui segno sono nati Marco Tronchetti Provera ed Enrico Mentana per dire personaggi noti.
Visto? Tutto torna a chiudere un cerchio diabolico che non ha vestito Prada ma è scritto nelle stelle dell’oroscopo.
Fra tanti diari da annotare c’è Il Diario di una Stronza rimasto accatastato fra le bancarelle dei libri delle feste del PD  per essere venduto con lo sconto. Ma questa è un’altra storia da annoverare fra i manuali di serie Come essere sempre in forma, Come catturare il Capo, Come diventare Prima Donna ecc. Insomma il manuale per diventare strega.
Son colpi di teatro da tragedia Shakespeariana perché sono sempre libri da contorno: come una frana sono una sorta di strega del Macbeth dove la protagonista è sempre e solo la Lady di ferro.
Con licenza parlando, la lady di Ricotta sta sempre con  l’Ariete, con i naviganti alla ricerca del suo vello d’oro perché è lassù che fulgean le stelle.

Che dire ancora? L'importante è finire. Navigatori? Prrrr.........
           

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