mercoledì 8 luglio 2015

IL MITO DELLA TETTA

                                       
Dopo che l'Europa ha messo il cuore nel suo ventre molle, ora si scopre che il cuore sta in alto a sinistra.Là dove c'è la tetta.
Piu' grossa è più è maternale e buona. L'Europa ha bisognpo di una grossa tetta. Da mungere? Suvvia
Tutto per dare contro Angela Merkel. La cancelliera e le donne come lei io le capisco. C'è qualcosa di soldato tedesco dentro di me.

Tornando alla Merkel, una donna senza figli, penso che abbia sviluppato un senso materno tutto di testa. Non è una donna arcigna perchè ha mantenuto alla sua età un non so chè di femminilità e di dolcezza che contrasta con il suo ruolo. Non si capisce perchè sia tanto osteggiata ma è solo perchè è donna e in quanto tale la si vorrebbe più gagliarda, come una Maxima per fare un esempio...una regina di grande fisicità. 
E pacchianità diciamolo perchè sempre piena di patacche da mercatini cinesi e indiani.Ma è più sinpatica della Merkel che invece a me piace di più perchè mi dà più affidamento nel governare un Paese. E siccome ha governato bene la Germania è la persona giusta per indirizzare l'Europa.

Pertanto non credo che l'Europa abbia bisogno di un cuore ma di uno che sappia amare con la testa non con le tettone.
Invece si sogna ancora l'archetipo di. Una Grande Madre con due belle tettone alla quale tutti possano succhiare. Come dei bambini.
Così nascono, crescono e corrono come fanno i prof.al Corriere.Alle giornaliste invece il ruolo delle buffette fashion a tutto fotoshop-Pop in una sorta di "Les Precieuses ridicules"
Il mito della tetta è comunque un'ossessione tutta fascista. Molto fascista.Infatti con una diversa prospettiva si può confondere con un culo. Maschio.

                                              TRAGEDIA GRECA METAFORA DELLA VITA
Non si crede più in niente soprattutto a quello che dicono i giornali.
Stamattina sento che in città e provincia sono aumentati i turisti ma il sondaggio arriva fino a maggio perchè in questo periodo di turisti se ne vedono pochi. Ieri sera ho fatto un giro in bici in una città deserta. C'era da aver paura di qualche scippo perchè anche se urlavi al ladro al ladro nessuno ti sentiva.
I ladri comunque ci sono e stanno ben nascosti. A volte hanno l'impudenza di apparire sui giornali per dire Guarda un po' Ti ho rubato qualche cosa.

Quello che mi stupisce è che anche quotidiani autorevoli si inventino notizie corredandole con fotoshop.
Ho visto un servizio sul daily mail dove si parla di una modella che è andata in Siria per far la guerra. Potrebbe anche essere vero quel servizio se non fosse che ha tutta l'aria di un fotomontaggio ad arte.


 Mi viene in mente quel servizio della Pippa, una ragazza che in abito da sposa si era messa a scorazzar per la Turchia insieme alla sua amica Silvia fino a quando qualcuno l'aveva presa e violentata. I giornali ne hanno parlato per giorni e giorni come un fatto di cronaca internazionale mentre invece a pensarci ora sembra sia stato tutto inventato visto che la Pippa assomiglia alla modella partita in guerra per la Siria. Insomma ieri in Turchia (SI PARLA DEL 2008) oggi in Siria, ma sempre quella è. Come i concorrenti che smaschera Striscia.
           

                                                                                                                (foto  Pippa in Turchia)

Modella in Siria


A

Probabilmente era stato tutto inscenato come una sorta di metafora intesa come messa in scena di una notizia.
Allora dobbiamo credere alle notizie o alle metafore?

Le metafore sono favole per grandi perchè leggono fra le righe così i media si possono trasmettere messaggi palleggiando  le notizie.
Insomma il mondo brucia e loro giocano giocano...
E' pur vero che un conto è dire a uno che è un pervertito e deficiente un altro dirgli che è un peter pan porcospino. E' più carino, no?
Purtroppo quello non recepisce la gravità "perseguibile penalmente", pensando di essere un creativo hard.
E così il mondo va avanti perchè  nessuno li ferma.
Poi 'c'è sempre qualcuno che non riesce a reggere questa insostenibile leggerezza dell'essere medio come la Grecia che per cultura è votata alla classica tragedia. Come metafora della vita.
Non per nulla si scontra a muso duro con la Germania, un Paese allo stesso suo livello nel prendere la vita di petto.


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