martedì 6 ottobre 2015

JONATHAN RHYS MEYERS OLTRE LA SUA VITA

Jonathan Rhys Meyers fa parte di quella folta schiera di attori tra i quali James Franco ai quali se si affida il ruolo di protagonista in un film corale mette in luce le doti dell'antagonista, del rivale o dell'amico fidato.
Infatti nella serie I Tudor a galvanizzare l'attenzione del pubblico erano le regine in ruoli secondari, ma soprattutto il consigliere Charles Brandon impersonato da Henry Cavill. Sarebbe come a dire che viaggiando in coppia al maschile uno rappresenti la mente che si crogiola in masturbazioni e l'altro il braccio. Il braccio lungo del sesso tout court, quello che fa il lavoro sporco.






Nel film Match Point invece aveva un ruolo completo come protagonista assoluto diretto da Woody Allen che l'aveva scelto per l'inespressività del volto che ne faceva interprete ideale di un personaggio ambiguo con faccia d'angelo ma capace di tutto fino a sfociare al delitto perfetto. Il tutto senza muovere un muscolo facciale mentre sotto sotto ci dava che ci dava con Scarlett Joahnsson che lo stimolava senza alcuno sforzo perchè bastava solo guardarla per farla restare incinta ragion per cui veniva spedita a miglior vita con un colpo di fucile in canna, l'ultimo rimasto da sparare sulla vittima tanto amata colpevole soltanto di essere povera.
Tra questo e quello ovvero tra il tagliatore di teste Enrico VIII e l'omicida a sangue freddo di Match Point,  non poteva che fuoriuscire un Jonathan Rhys Meyers  in versione horror con un serial Tv sul Conte Dracula.
Curiosamente sul suo percorso di vita e di carriera lui ha avuto avuto in  un flirt giovanile con Asia Argento (figlia del regista di Dracula, Dario).



Insomma Dracula era nel suo destino che comunque ha segnato anche il suo declino non avendo dato credibilità e appeal al personaggio così come avevano fatto i suoi predecessori con Gary Oldman in primis.
La faccia da bamboccione non l'aveva certo aiutato nell'impresa col labbro visibilmente ritoccato e lo sguardo sempre fisso sulla macchina da presa senza mai un sussulto nemmeno quando stava per baciare le sue vittime che avvolgeva come se stesse facendo un tango col Kaské ad emular un Rodolfo Valentino piuttosto che Dracula il Vampiro. A tutto c'è un limite e lui l'ha proprio superato prendendo corpo oltre la vita per un'altra danza macabra. L'ultima si spera della sua carriera perchè i suoi personaggi fanno più male a lui che a noi spettatori ormai rotti a tutte le esperienze virtuali perchè una volta spento il monitor ce ne torniamo a letto mentre lui ha preso il vizio di girare da un pub all'altro con una bottiglia di vodka in mano immortalato stropicciato e impresentabile con la patta semiaperta come un clochard. Qualcuno lo aiuti a non varcare più un Pub!





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