lunedì 26 giugno 2017

PARMA, A TUTTO BIVACCO SOTTO LE STELLE

“Nel teatro Greco di Siracusa c'erano 7- 8 mila persone: mangiavano patatine facevano selfie . insomma c'era il bivacco. Qui invece mi sento come in famiglia”.  
Così esordiva Elisabetta Pozzi, Guest Star ma soprattutto diva del Teatro Due di Parma, con la sua Carta Bianca nel presentare Clitennestra, parte del trittico che comprendeva anche Medea e Cassandra.
Un elogio a Teatro Due come contenitore rassicurante in grado di far sprigionare tutta la creatività di un'artista come Elisabetta Pozzi dopo l'affondo di un Teatro all'aperto come quello di Siracusa perchè l'Arena ha bisogno di un teatro urlato nel quale spesso il Coro delle “Troiane”  trionfano sovrastando la recita dei protagonisti. Parole al vento che nemmeno la Pozzi si è ricordata di aver pronunciato perchè tornerà a Parma per recitare all'aperto in un Teatro con  tante panchine intorno:  ecco l'Arena di Shakespeare di Parma.




Perchè scomodare Shakespeare non si sa quando invece è risaputo che il Teatro Classico di Shakspeare fin dal 1500 ai giorni nostri è sempre stato recitato al chiuso dai grandi protagonisti della scena.
Vittorio Gassman e Peter O'Toole per esempio quando si presentarono nel Teatro di Taormina per ricevere il David di Donatello (Bei tempi) avevano accennato ad alcune battute dell'Amleto là dove si recita il monologo Essere o Non essere (O Toole in Inglese e Gassman in Italiano) il pubblico vociferava ed era poco attento per poi esultare quando si erano abbracciati facendo i mattatori, forse perchè ubriachi, quando Audrey Hepburn  entrava per ricevere la statuetta e rubar loro la scena.


L'apertura dell'Arena Shakespeariana si preannuncia comunque all'insegna della  poesia di vari autori a decantare i loro versi sempre in maniera urlata quando si sa che la poesia ha bisogno di un'atmosfera intima, romantica magari in comlicità sentimentale per cui un'Arena è la meno indicata per fare da cornice poetica.
Infatti non c'è niente di più bello che trovarsi soli immersi nella natura concentrati su un bel libro di poesie o di narrativa senza lampi di smart o di brusìo noioso delle persone in cerchio che magari sgranocchiano patatine o strappano lattine. Fanno bivacco, appunto.
La nuova Arena è stata costruita  sull'affondo della piscina Enal, frequentatissima fino a pochi anni fa da tutti i parmigiani specie nelle ore dell'intervallo lavorativo nel quale dopo un tuffo e un panino si faceva una chiacchierata al sole.

Bei tempi, quando gli intellettualoidi di una Parma di spocchia che fu  si trovavano tutti riuniti a Tellaro da Mario Soldati prima che il figlio sposasse la Sandrtelli la quale  li ha smarinati via tutti perchè ora accoglie solo la famiglia allargata a Gino Paoli.
Adesso la spocchia intellettualoide è risorta dalle ceneri di una piscina abbattuta forse perchè accoglieva troppa genete, così come è stato fatto a suo tempo con il Parco Pellegrini che l'ex Sindaco Elvio Ubaldi ha chiuso dopo che la sua apparizione, fra la numerosa gente che lo frequentava, con il candidato a sindaco Lisi era stata fischiata.
Stessa sorte quest'anno con la Pilotta  cancellata dal cartellone degli spettacoli sotto le stelle forse perchè molto visti e piaciuti e per questo indimenticabili.
La voglia di punizioine dei parmigiani che dirigono cultura e spettacolo è incomprensibile. Poi non ci si deve meravigliare se i cittadini si sfogano tutti allo stadio Tardini unico punto di aggregazione di massa nei quali divertirsi.

L'Arena Shakespeariana si contrappone anche al tris delle arene Cine che presentano tanti film d'autore a far riflettere piuttosto che a divagare in queste sere d'estate comunque sempre molto frequentate: Il mistero si spiega con il fatto che i parmigiani non sappiano dove andare in attesa di sparpagliarsi nelle varie feste campagnole dove tortelli e salsicce la fan da padrone allargandosi perfino alla  festa multiculturale del parco Nevicati alla faccia di tutti i musulmani.
No, perchè se uno va alla festa multculturale è ovvio che dovrebbe essere preparato ad assaggiare piatti etnici magari includendo pure i tortelli per anziani e bambini nostrani o per farli conoscere a quelli stranierii, per cui non sarebbe male bandire salsicce wurstel dal menu per rispetto delle altre culture festeggiate. Per una sera i parmigiani potrebbero anche fare a meno di trovarsi il maiale in tavola. E' la loro festa.E i musulmani sono quasi in maggioranza. Piccole attenzioni che invece l'anno scortso sono state riservate al settore animali con tanti stand sulla loro protezione e i cibi giusti da ingurgitare.


Una nota di costume curiosa è quella che vede tanti giovani ammassarsi in bivacco all'ombra della Pilotta che quest'anno è tutta loro insieme al piazzale della Pace

 per poi espandersi sotto il Teatro Regio perchè il Battistero è zona Off limits in quanto occupata dai rifugiati per tutta la notte mentre i giovani parmigiani si annidano dietro al Duomo dalla parte dell'Amgiol D'Oro dall'alba al tramonto quando finalmente si sistemano  davanti al Duomo sui gradini ascoltando a tutto volume le canzonette fra le quali imperversano quelle di J-Ax che tanto successo aveva avuto due anni fa riempiendo la Piazza. Duomo di giovani deliranti. Ma la musica è finita ed i suonatori dovrebbero andarsene invece di continuare  a far bivacco.
Il quale molto probabilmente si sta allargando a macchia all'Arena di Shakespeare. Ci mancava. Cosa non si fa per i nostri giovani! Dalla Pilotta al Regio, da Piazza Duomo all'Arena Shakespeariana, a Parma il bivacco sotto le stelle insieme a tortellate e salsicce degli street food, è in scena.

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