mercoledì 17 aprile 2019
LA TV DEGLI ANZIANI
Gli anziani imperversano in Tv dove stanno sgomitando per continuare ad esserci.
Il più agguerrito è Maurizio Costanzo che non solo è ritornato con il suo show ma si è pure accapparrato trasmissioncine salottiere in RAI una delle quali la conduceva in coppia con Enrico Vaime che è stato eliminato (e fuori Uno) S'è Fatta Notte e altre due con il format Memory (dopo aver condotto Swing), che aveva lanciato Pippo Baudo con Novecento rubandogli così l'idea e posto su Rai Premium che la Rai vorrebbe sopprimere per mancanza di ascolti insieme a Rai Movie senza valutare il fatto che invece di sopprimere potrebbe cambiare i film sostituendoli con più attuali e in Premium cambiare il conduttore di Memory
Sì perchè Maurizio Costanzo ha fatto il suo tempo e dovrebbe pensare di lasciare spazio ai giovani o quanto meno ad anziani ancora presenti e lucidi come Pippo Baudo per esempio o Piero Angela che il Costanzo ha citato per fare un paragone con se stesso adducendo che a sostenrlo in Tv sia la progettualità. Una progettualità originale comunque e non copiata o carpita ad un collega altrettanto anziano ma ancora pimpante come il Baudo.
Il quale quando conduce non si avvale di fogli e foglietti che gira e rigira come Costanzo per trovare il filo conduttore perso con la memoria (“in Memory”) e in quell'altra trasmissione dell'Alfabeto dove dice C come la Cuccarini per esempio del quale comunque tiene il filo il conduttore che gli fa da spalla e da suggeritore perchè Costanzo ha sempre e solo in mente la sua Maria. Con tanta stima.
Così Maurizio Costanzo imperversa in tutte le salse e Tv RAI e Mediaset come se detenesse un potere assoluto da monarca piuttosto che da nonno “stracchino” perchè piace a quelli che non hanno i denti, cioè a quella fascia di anziani a lui pari che con la Tv dentro o davanti ci fanno un pisolino.
Un altro anziano di serie “furbetto” è Corrado Augias che si è accollato non si sa come una trasmissione da condurre in linea con i divulgatori storici di successo della Tv da Piero ad Alberto Angela, da Roberto Giacobbo a Purgatori prendendo un po' da tutti per metterli in un calderone tirando fuori Città Segrete che sembra un risotto pout pourri.
Infatti la ricetta è: prendi Parigi e mettici i docu di Maria Callas e Onassis poi un salto nei sotterranei delle ossa dei cimiteri trafugati ai tempi della Rivoluzione per collegarsi a Versailles e la triste storia di Marie Antoinette passando alle periferie perchè Parigi è anche la plebe.
Di segreto che non sia già stato visto e rivisto non si sa cosa ci sia.
Cosa non si fa per mantenere un posto in Tv che sembra offerto tanto per farlo campà. Tempo una prima puntata che Notre Dame è andata a fuoco e non è un segreto perchè l'abbiamo vista tutti.
Un programma ha successo? E allora moltiplichiamolo fino ad esaurimento della pazienza degli spettatori come è stato fatto con i Talk Show, i talent, i reality e le fiction delle quali non se ne può più a parte qualcuna recitata a modo.
Poi ci si chiede come mai SKY o Netflix o tutte le Tv anche se a pagamento stiano surclassando le Generaliste. Le quali sembrano persistere solo perchè la fascia di utenti “affezionati” sono nostalgici e tecnologicamente disabili perchè la maggior parte del pubblico è formato da anziani che col telecomando vagano da un canale all'altro dall'1 alla 7-8-9- da TeleCapri a TeleSanterno, da TeleOrba a Teladòio, fino ad arrivare (bene o male) a quota mille.
Poi c'è il buio. Il famoso buco nero trovato nello spazio lontano milioni di anni luce nel quale questi utenti adulti e anziani non si avventureranno mai nella consapevolezza che il buco nero è roba da giovani disoccupati ma veloci e curiosi ricercatori. Da neutrini del Gran Sasso per intenderci che viaggiano oltre la materia espandendosi nell'infinito fino a trovare un buco per immergersi dentro vivendo un tempo perduto nel nulla.
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