giovedì 19 settembre 2013

L’AVVOCATO E LA DROGA

C’è molta attesa per il nuovo film di Ridley Scott The Counselor (che tradotto è una sorta di Consigliori così come viene citato anche nel Padrino di Mario Puzo nel film interpretato da Tom Duval) anche perché si è avvalso per la sceneggiatura dell’autore di Non è un Paese per Vecchi dei Fratelli Cohen.

Infatti l’atmosfera che si respira è la stessa non solo per la confermata presenza per uno strepennato Javier Bardem ma per il clima di guerra al massacro intorno ad un pugno di coca che tutti pagheranno cara.

 Il protagonista  è  Michael Fassbinder, già scelto da Ridley Scott per Prometheus per la sua maschera fredda e ambigua. Infatti lui ora veste i panni di un professionista importante che tutti chiamano l’Avvocato senza pronunciare il suo nome. Questa è una  finezza da parte del regista perchè si riscontra in molti entourage lavorativi nei quali tutti si chiamano per nome tranne il capo che viene semplicemente nominato come Avvocato o Professore oppure Dottore. Per esempio il prof.a livello mediatico è sempre uno mentre gli altri vanno tutti su La sette. Il prof. no, non c’è mai andato, nemmeno dalla Gruber che un invito da lei non lo rifiuta mai nessuno.
Così è stato anche per “l’Avvocato” d’Italia che La 7 non ha mai avuto l’onore di ospitare pur avendo scelto di apparire perfino da Giovanni Minoli. Questioni di rete si sa.
Dunque l’Avvocato è al centro della trama del film omonimo il quale si incentra su una partita di droga a cui il professionista fa la posta per arrotondare le parcelle e potersi permettere di mantenere la figottona di turno, in questo caso Penelope Cruz (che ha preso il posto di Natalie Portman) con la quale si fidanza legandola con un brillante grande quanto un anello di Liz Taylor.
Così il novello avvocato come un novello marcantonio si butta a trafficar come un novello Benicio con la droga. Operazione rischiosa per un novellino nella quale entrano anche Javier Bardem e Brad Pitt (che con Ridley aveva fatto una scanzonata performance in Thelma e Luise) con un’apparizione folgorante di Cameron Diaz la quale in una scena con passo felpato vestita da giaguaro gattona sul cofano della macchina dell’amico. In questa caso Javier Bardem pronto ad acchiapparla, per nulla intenzionato a smacchiare quel giaguaro perché la Cameron Diaz è sexy da fargli rizzare, e non si fa per dire, tutti i capelli affogati in gelatina.
Un classico per Cameron che già, come alias Mary, aveva fatto impazzire tutti con la gelatina allo sperma nel ciuffo.
Non è la prima volta che Cameron Diaz viene affiancata a Penelope Cruz perché la coppia era già stata riproposta in Vanilla Sky in versione la mora e la bionda di Tom Cruise, allora novello fidanzatino di Penelope che lo faceva divorziare da Nicole Kidman.


https://www.youtube.com/watch?v=zCa1M7et1tM


Intrecci amorosi in scena e fuori dal set che fecero scatenare il gossip sempre molto attenti alle relazioni extra per caricarle di morbosità:  fuori luogo perché i divi poi si ritrovano tutti insieme sul set a far finta di niente per buona pace delle case di Produzione e per amore del box office.
Che sarà mai un divorzio quando ci sono aspiranti partner a fare la fila? I fatti di cronaca nera, per corna e separazioni sono cose da comuni mortali, perché fra le star si contano sulle punte delle dita in quanto frastornati come pochi da feste e intrecci amorosi in tutte le salse.
 Ad uccidere ci pensa il gossip con le novelle rivelazioni magari anche inscenate di sana pianta o trasversali o anche sotto metafora, per infangar l’immagine di una persona o di una star. Alzi la mano chi…
Per stare in linea alzo la mano con una piccola curiosità. Natalie Portman ha dovuto rinunciare al ruolo di Penelope perché il marito Benjamin Millepied glielo ha proibito dopo il clamoroso e plateale bacio che Natalie aveva dato a Fassbinder sottotitolato per i non vedenti “J’adore…le catzz?”
Il dubbio c’è anche se sarebbe come a dire che Millepied a livello natura sia un verme, perché su questa verità non ci piove.
Ad ogni modo il cast è d’eccezione per cui non mancheranno spettatori a vedere questo film per farsi un’opinione facendo paragoni fra Ridley Scott e i Fratelli Cohen per esempio che su questo terreno di guardie e ladri sono sempre stati impareggiabili sia a livello di commedia che di tragedia, mentre a Ridley Scott va comunque il merito di aver confezionato sempre film di spessore e di grande impatto visivo ed emozionale. Insomma un grande regista da rivedere comunque dopo la delusione di Prometheus (nei classici ucciso dalle aquile perché si era spinto troppo in alto per voler conoscere) con il quale si era addentrato troppo presuntuosamente  a sondare Dio e il principio della Creazione. Vedremo se, anche lui come un novello Icaro, si è bruciato le ali.






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