martedì 3 settembre 2013

OBAMA, UN PRESIDENTE INDECISO AL COMANDO

Appunti sulla guerra chimica in Siria.
"Il Presidente Barack Obama di fronte al problema Siria vuole l'Okey del Congresso perchè non vuole decidere da solo. Se lui crede in quello che fa dovrebbe invece agire facendo un attacco mirato sulle basi militari e quelle delle armi chimiche note da tempo ai servizi segreti.
Obama è stato lasciato solo e questo cala un'ombra di tristezza sul suo Governo come se la "marea nera" l'avesse investito una seconda volta





Infatti, quando Chelsea Clinton si era sposata Obama non era stato invitato..

 Il messaggio di Hillary era stato molto chiaro: la Premiata Ditta d’America sono i Clinton. Con questo matrimonio la famiglia di Bill aveva catturando consensi, mentre Obama ne stava perdendo parecchi a causa della Marea Nera che non riusciva a risolvere perché non la sapeva gestire, chiamando consulenti inconsistenti come il fratello di Kevin Kostner perché aveva curato gli effetti speciali di Water World.
La sua immagine dinoccolata e sorridente aveva perso appeal perché l’America si stava chiedendo se Obama fosse maturo per governare un Paese complesso come l’America.
Della quale Bill e Hillary conoscono benissimo i sistemi legati al potere sia finanziari che legali e assicurativi.
La Clinton lo ha voluto colpire approfittando di questo momento di debolezza per infliggergli il colpo di grazia.


Poteva essersi dimenticata che lui le avesse dato della sciocca umiliandola davanti a tutta l’America?
Ecco allora che aveva presentato il conto, rendendogli la pariglia escludendolo dal matrimonio.
La vendetta servita su un piatto freddo.
E a proposito di conti, si parlava di cinque milioni di dollari per il costo del matrimonio di Chelsea: un costo esorbitante se si pensa che la Clinton si era indebitata fino al collo durante la campagna elettorale.
In pochi anni aveva però recuperato molto bene sia a livello economico che di immagine familiare, scintillante, di prestigio e di stabilità che potevano fare presa nella campagna elettorale.
Perchè Hillary vuole diventare Presidente. E quella volta aveva molte probabilità perché stava dimostrando di essere padrona assoluta di ogni situazione, ivi compresa quella così difficile del suo menage privato colpito da scandali imbarazzanti e devastanti, che aveva saputo mettere in sesto con molta volontà e nervi saldi, portandolo addirittura come esempio di famiglia capace di far sognare.


Obama e Michelle fotografati insieme sulle coste colpite dalla catastrofe del secolo, la Marea Nera nel Golfo del Messico a seguito di una esplosione di una Piattaforma petrolifera, erano un filo in ombra e mettevano tristezza  così come sta succedendo ora con l'attacco delle armi chimiche sui civili inermi perchè rende il mondo impotente di fronte a un'azione  brutale e vigliacca che  gli darebbe tutto il diritto di condannare. E attaccare.Come fece Bush con l'11 settembre?



La marea nera infatti secondo Barack Obama è come l'11 settembre: "...proprio come quei sanguinari attentati", il presidente americano è convinto che "cambierà la mentalità degli americani nei prossimi anni"."Così come il nostro senso di vulnerabilità e la nostra politica estera sono cambiati profondamente dopo l'11 settembre", ha detto Obama in un'intervista "così credo che questo disastro trasformerà la nostra attutudine verso l'ambiente e l'energia nei prossimi anni".
Obama, che  si trovava sul Golfo del Messico per monitorare di persona le operazioni di contenimento della chiazza di petrolio, ha poi detto che intendeva fare pressione affinché venisse approvata la legge sul clima e sull'energia al fine di diminuire la dipendenza degli Stati Uniti dai combustibili fossili.
La Camera dei Rappresentanti aveva subito approvato il disegno di legge che ora si trova in stallo al Senato.
La soluzione politica è sempre meglio che una guerra dicono tutti, perchè "vogliamo stare in pace"

P:S. 27 febbraio 2014 La guerra in Siria comunque non ha cambiato la mentalità del mondo perchè continua a tutt'oggi per proprio conto indisturbata se non da qualche telecamera di reporter sui campi profughi, lontani dai centri di guerriglia, da presentare a Rai Uno per raccontare al mondo di quanto la guerra in Siria li abbia cambiati. Ci voleva.



 

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