mercoledì 11 settembre 2013

BACIAMO LE MANI E… LE TETTE

 

 Ad aprire una stagione autunnale molto calda, Canale Cinque ha messo in onda la fiction Baciamo Le Mani uno dei tanti e numerosi film sulla mafia. Questa volta al femminile con protagonista Sabrina Ferilli. A metà prezzo perché l’altra metà è rappresentata da Virna Lisi con la quale fece accoppiata in contrapposizione nella fiction su Rai Uno Le Ali della Vita.
Così a prezzo intero, come a dire con uno paghi due poiché nessuna di loro da sola riesce a fare en plain avendo già fatto il loro percorso a tutto sex appeal, la fiction si presenta come il solito fumettone, uno di quelli che solo Canale Cinque sa sfornare  con un intreccio di drammi di donne perdute, incatenate, violate che trovano il loro riscatto nella redenzione estrema rifugiandosi fra le mura di un convento magari con un mitra in mano oppure buttandosi dai balconi o sotto un treno.
Ma quello che sorprende è comunque il pressapochismo della sceneggiatura in un collage con spezzoni fra film e fiction già visti e digeriti.
Il padrino per esempio  è sempre grasso, ma in stile da proibizionismo americano quello di New York (Burt Young) e da siculo con baffo, coppola e lupara quello di Palermo (Don Cesare Romeo) con una contorno di caratteristi di maniera, come il Prete quale primo colluso con la mafia.
La cosa più incredibile sono invece le donne: tutte sante e immacolate all’oscuro di tutto sul genere non vedo, non sento, non parlo, in quanto mogli di mafiosi a loro insaputa.
Come, mafioso sei? Ma non ti vergogni? E perché nulla mi dicesti di tanto benessere che mi ritrovo intorno? Mai e poi mai avrei immaginato che tu fossi un assassino. E via discorrendo…
Infatti Sabrina Ferilli è la prima sposa mafiosa a sua insaputa, casalinga di lusso tutta shopping feste  e maschi da accudire come il marito, imprenditore che cela doppia vita di servo e assassino, e un bambino un filo tontolone sul genere La Vita e’ Bella perché catapultato in un’altra dimensione, da Palermo a New York, di vita cambiando identità come se fosse un gioco creato sulle macerie di un treno saltato in aria.Bum! Tutto a posto è stato solo un gioco.
Così sotto mentite spoglie mamma e figlio arrivano in America accolte dalla matriarca-imprenditrice (Virna Lisi) della Little Italy che, avendo ereditato l’azienda dal marito (amico del Padrino ma non colluso con la mafia per carità diddio, anche se insieme alla moglie gli baciavano le mani per la protezione) con un figlio dal braccio bionico (Massimo Bellinzona) da accasare non trova altro che chiamare una vedova con figlio dall’Italia perché sempre meglio “di una sciacquetta americana” così come incarna la moglie (Nathalie Rapti Gomez) dell’altro figlio (Francesco Testi) sposato infelicemente perché lei sempre ubriaca. Ma quando la moglie è ubriaca la botte è piena.
Infatti lui vorrebbe fare il pieno anche con la cognata Sabrina che sbircia dalla fessura della porta aperta mentre si spoglia della lingerie sexy di body  giarrettiere e calze nere come una consumata spogliarellista simil-malizia consapevole di essere spiata.
Come finirà lo vedremo in quanto le puntate sono ben 8 perchè si sa che la mafia è dura da combattere anche se qualche scena è da prevedere stante la dichiarazione solenne di Sabrina alla matriarca simil-padrina Virna Lisi: “Se tuo figlio sarà un buon padre per il mio io sarò una buona moglie”.
Santa subito, per cui per il bel Francesco Testi, a meno che lei rimanga vedova due volte dei suoi due mariti, non ha speranza di maritar ma solo quella  di diventare amante.
Destino crudele che lo farà soccombere come una sorta di Con Te e poi senza di Me.
 A posteriori la sentenza. Intanto piace soffermarci sui costumi perché se la sceneneggiatura è un fumettone le mises sono impeccabili con Sabrina in un trionfo di tailleurini modellati e strizzati come da rivista signorina grandi forme che comunque non si sa come avesse avuto il tempo di farseli confezionare su misura visto che li sfoggiava appena scesa dalla nave (con camera privata) come una disperata rifugiata scampata a un attentato.
Attentato! è infatti la fiction alla pazienza dello spettatore che si vede rifilar patacche a più non posso. Ad emergere con tutta la sua professionalità ormai consolidata e inattaccabile è sicuramente Virna Lisi alla quale la Tv rende continuamente omaggio affidandole ruoli autorevoli che interpreta con classe ed eleganza. Da diva consumata perché se al cinema non ha mai disdegnato ruoli che la penalizzavano nell’immagine, ora  in Tv può permettersi di tutto ed in primis di essere omaggiata con un virtuale Baciamo Le mani.
Il Baciamo le Tette è tutto per la Ferilli.

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