domenica 15 novembre 2015

CON JENNIFER LAWRENCE TENDENZA CAMMELLO


Dopo il servizio di Milena Gabanelli sui piumini d'oca che hanno spopolato dentro i giubbotti portati a tutte le ore, dal teatro alla prima colazione passando da un cocktail e un incontro al caffè o te con le amiche fino ad arrivare a quelli sottilissimi a sostituire anche le giacche, la moda ha cambiato la tendenza riportando in auge il cappotto.
Il cappotto è un capo elegante che non si addice molto alle donne dinamiche sempre in sella in bicicletta per andare al lavoro così come si usa fare nelle piccole città mentre ha preso piede già da diverso tempo nelle grandi capitali dove a muoversi anche di pochi metri non si rinuncia mai alla macchina.

Il cappotto è dunque tornato portabilissimo  facendo rinunciare volentieri le donne al piumino ormai più adatto, così come le sue origini, per andare a sciare dove per stare al caldo non ci si cura se le oche siano state spennate ancora vive.
E che dire di quelle ingozzate per fare il foi gras? Troppo buono per fermarsi a pensare anche perchè sorgerebbe spontanea un'altra domanda: le oche sì e i crostacei no? Eppure quelli sono messi in pentola a bollire ancora vivi ma non emettendo alcun suono di protesta anche la coscienza si mette a tacere risvegliandosi per tanti altri animali quando vengono portati al macello.
Non occorre essere animalisti per provare pena per cui sarebbe meglio lasciar fare il lavoro sporco ai macellai considerandolo un mestiere come un altro senza coinvolgere bambini o scolaresche per inculcar loro la cultura vegana o cruditè quando si sa che i bambini a tavola non mangiano verdure che non siano patatine fritte, perchè giustamente fanno male. Ma piacciono assai come tutte le cose che fan male con panini e amburger farciti in primis o bisteccone alla griglia perchè fanno crescere come predatori piuttosto che animali da preda.



Scelte che dovrebbero fare i genitori tenendo vigili le loro coscienze.
La tendenza cappotto invece è una tendenza di moda che incoscientemente va e viene in fasi alterne: dopo essere quasi del tutto sparito molte star lo stanno già adottando per far da testimonial ed incrementare la diffusione. Se i cappottini di Kate, di Amal, e di tutte le regine e principesse del jet-set suscitano sempre ammirazione  senza comunque creare proseliti, basta che una diva da Oscar ne indossi uno per fare subito rumore ed essere copiato (Amal, la più accreditata icona-fashion  è stata beccata a copiare Taylor Sweet per esempio).

 E' il caso di Jennifer Lawrence l'attrice che sta sbarcando nelle sale con il Nuovo serial Hunger Games, Il Canto della Rivolta, la quale è apparsa con un bellissimo cappotto cammello rubando la scena a tutte quante.

Un piccolo accenno lo avevamo visto con Amy Adams quale testimonial di Max Mara ma non aveva colpito quanto la Lawrence così come era già successo in American Hustle dove le due star si confrontavano in ruoli agli antipodi.
Così grazie a Jennifer ora il cappotto cammello farà tendenza nelle prossime stagioni riportando in auge un capo fra i più eleganti per il colore caldo in un mix di latte e caffè ad effetto capuccino senza schiuma.

La fibra del cammello è fra le origini più nobili, seconda solo al cashmere.
Comparso nell'America del Nord con varie migrazioni è passato in Asia attraverso lo stretto di Bering e poi in Sudamerica sulla Cordigliera delle Ande peruviane cilene e boliviane. Dopo secoli di incroci ha dato origine alla famiglia dei camelidi le cui fibre oggi sono diventate preziosissime perchè morbide e compatte facendo anche molto caldo. Insomma un must che molte donne  avrebbero dovuto conservare negli armadi perchè se riesumato è sempre attuale essendo tornato di moda nella sua forma classica chiuso con cintura a fusciacca. Ma il massimo, così come portato da Jennifer Lawrence, è di foggia informe a mantella  e collo da abbinare ovviamente al total black.

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