lunedì 23 novembre 2015

IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI


         Torna Nicole Kidman sullo schermo in splendida forma: riassorbito il labbro a canotto ha ripreso la sua espressione fredda e tagliente accesa dai bagliori dei suoi occhi saettanti che a differenza del titolo non racchiudono alcun segreto. Lei è Nicole Kidman e non c'è nulla che non si sappia già. Perfino che ha scelto di fare questo film per mettersi in gioco con Julia Roberts dichiarando quanto le sarebbe piaciuto avere il suo ruolo di Pretty Woman dove la giovane Roberts  è esplosa in tutto il suo innocente sex appeal di prostituta graziosa, perchè lo faceva a tempo perso in attesa di trovare il principe.
A ciascuno il suo perchè entrambe hanno fatto una bellissima carriera per cui non hanno temuto mettersi a confronto mettendo in mezzo l'attore Chiwete Ejiofor vincitore Oscar per Dodici anno Schiavo.
Nel Segreto dei Suoi Occhi è un detective che lavora 13 anni al servizio di quelle che lui chiama sue regine, la bionda e la bruna come da copione, per  giocarsele rincorrendo l'una (la bionda, sua collega promossa Procuratore per qualità responsabile) come potenziale amante e l'altra (la mora, agente ma soprattutto madre) come amica del cuore da vendicare la figlia morta violentata.


Lui, pur incarnando l'eroe buono dal cuore generoso mosso da un forte senso di giustizia, si ripropone come nero della Capanna dello Zio Tom, molto asservito alla donna bianca della quale subisce il fascino ponendosi ad un livello più basso, recitando il ruolo con lo slang e la gestualità dei neri ben lungi dallo stile Yankee  portato avanti da Denzel Washington sulla scia di Sidney Poitier e tutti gli altri a seguire: da Morgan Freeman (Seven) a Dennis Aysberth (Lontano dal Paradiso), da David Oyelowo (Selma) a Forest Whitacher (The Butler) passando per Laurence Febume (Otello).
Ma è Chiwetel il nero che tutti i bianchi vorrebbero al loro servizio perchè leale e coraggioso fino all'ultimo respiro che per fortuna in questo film non ci è dato vedere facendo trionfare la giustizia. Umana piuttosto che da codice della polizia che dovendo proteggere un'informatore infiltrato fra terroristi adunati in Moschea, passa sopra al fatto che questi sia fra gli indagati.

               https://www.youtube.com/watch?v=p2LxK7McizI

Il film, un remake che aveva vinto l'Oscar nello straniero, è molto drammatico non tanto per le scene di stupro quanto nella scena-madre recitata da Julia Roberts che si strazia davanti al cadavere della figlia buttata, giovane bellissima e piena di vita, come un rifiuto in un cassonetto. A Julia la parte alta quella del cuore che sanguina mentre alla Kidman è stata riservata la parte più intrigante quella del Procuratore donna che deve smascherare un ragazzino per fargli fuoriuscire il mostro ed incastrarlo. La scena è molto arrapante perchè lei lo incalza con affermazioni provocatorie (scena già vista comunque nel film Schegge di Paura con Edward Norton) per metterlo alle strette e farlo confessare facendo riferimenti alla sua camicetta sbottonata che lui guarda voglioso ed alla sua patta da “sfigato” buono solo a far seghette causandogli una forte erezione. Che lui ovviamente apre per fargliela vedere ed eventualmente assaggiare come era stato fatto con la ragazza vittima. Quanto basta per incriminarlo e convincere lei e l'agente Chiwetel che sia lui lo stupratore prendendo invece una cantonata perchè alla fine la giustizia avrà preso tutta un'altra piega.


Il film manca di ritmo anche se non di suspence ma quello che rovina sono i continui flash back non riuscendo ad inquadrare i protagonisti passare nell'arco del tempo dei tredici anni perchè il cambiamento è appena percettibile. La Kidman per invecchiare le sono stati tagliati i capelli passando dalla nuance bionda a quella dei riflessi rossi mentre la Roberts dal capello lungo e sciolto è passata alla coda dietro la nuca mantenendo una frangetta che la penalizza molto: sembra Demi Moore dopo che Asthon Kutcher l'ha lasciata con un'aria stregonesca piuttosto che drammatica. Il coraggio ad imbruttirsi in genere porta alla candidatura all'Oscar che già le aveva giovato con I Segreti di Ossange County poi soffiatole da Ami Adams, giustamente perchè irresistibile in American Ustle, ma la domanda è “Basta una parrucca per essere così stravolta nei connotati?”
Insomma se non fossero i capelli sale e pepe del protagonista a chiarire i tempi giusti tra il presente ed il passato dei flash back non si capirebbe nulla ma ci eviterebbe lo sforzo di fare continuamente mente locale.
Alla fine non si capisce perchè abbiano scelto di fare questo film tutti insieme non risultando nessun affiatamento fra di loro: la coppia kidman e Chiwetelè beffardamente da Impossible Mission mentre  Chiwetel con Julia Roberts è incompatibilmente inconcepibile tanto risulterà alla fine cattiva da passare per una sorta di borghese piccola piccola. Praticamente un mostro come nel film italiano con Alberto Sordi,
Lui invece eroe buono e generoso fra queste due dame non gli resta che far la classica figura del salame. Era meglio con Lupita!

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