mercoledì 30 novembre 2016

SNOWDEN, HACKER CHE SCOPRE L'ACQUA CALDA.

Siamo tutti spiati. Ma va?
Una leggenda metropolitana raccontava che tutti i cittadini indistintamente erano schedati presso la Questura, la quale era infornata su vizi e vizietti di personalità importanti e di gente comune. Nessuno sfuggiva alla scaletta nella quale si dava un punteggio di onorabilità.
A volte le informazioni sfuggivano dallo schedario ma a farne tesoro erano sempre i notabili del centro metropolitano che si servivano per dare messaggi subliminali dall'altro del loro cartaceo. Perchè l'informazione viaggiava a braccetto con la Polizia arrogandosi quel pari diritto di spiare scambiato in combutta con i poteri forti.

Non è una novità pertanto quella che il giovane Edward Snowden ha diffuso in  America rivelano agli Americani di essere tutti spiati attraverso i mezzi di comunicazione dai telefonini agli smart passando dai computer dove si può violare la privacy entrando in casa di chiunque attraverso la web cam anche se spenta.
Meglio mettere un nastro adesivo sopra. Questa è la formula che si può copiare dal film Snowden diretto da Oliver Stone e interpretato da Joseph Gordon Levitt in una biopic sul celebre Hacker esiliato in Russia per evitare un processo a suo carico come ladro di dati rubati alla CIA nella quale era stato ingaggiato come agente.
Il giovane Snowden era animato da spirito patriottico sinceramente proteso a partecipare ad ogni azione che potesse neutralizzare i nemici del suo Paese dando il suo personale contributo di tecnico informatico abile e  veloce dopo essersi distinto sotto esame attraverso una rete di collegamenti, ad individuare l'anello debole di un sistema dove bastava fare un click per togliere la luce ad un intero Paese. Questo click non s'ha da fare.

Infatti Snowden è un ragazzo di rara intelligenza tanto da sconfinare nella stupidità essendo privo di furbizia, dote che distingue chi agisce svelto di istinto piuttosto che tramite una elaborazione mentale rigorosa e razionale.

Insomma è un computer umano che domina i computer-macchine e per questo immerso nel suo mondo di programmi informatici dove non c'è spazio per i sentimenti privati ma solo per quelli che possano essere utili a servire un Paese non esitando a mettersi contro un sistema che ritiene corrotto calpestando il rapporto con la sua fidanzata (l'attrice Shailene Woodley una scelta non a caso per aver interpretato Divergent in una sorta di giovane diversamente intelligente che l'accomuna all'Hacker Snowden) per far trionfare una verità annunciata perchè in America tutti sapevano di essere spiati ma subivano rassegnati questa intrusione virtuale come un  gioco che valga la candela.
Nessuno impedisce infatti di fare un clik e togliersi da quel sistema di spionaggio che limita la tua libertà per essere sempre sotto i riflettori come una sorta di Grande Fratello globale.

Un lavoro inutile quello di Snowden ingenuo come una “Biancaneve” soprattutto nel meravigliarsi di scoprire che la rete capillare della CIA non ha lo scopo di battere il terrorismo o le guerre scoppiettanti dei focolai del Medio oriente o del Terzo Mondo, ma di far affermare la supremazia di un Paese a livello economico che fra pochi anni si ridurrà dal G8 a tre sole grandi potenze come USA CINA e Russia. Tanto informatico questo Snowden da non essere informato sulla Guerra dei Balcani nei quali gli USA non sono mai intervenuti perchè non importante a livello economico non essendoci Petrolio o Materie prime delle quali impossessarsi come bottino di guerra).
La prova di questa inutile rivelazione in difesa della libertà l'hanno data gli stessi Americani che di fronte al fatto di essere violati nella loro privacy non hanno mosso ciglio per protestare prendendo la cosa come una sentenza della Cassazione, da accettare nel rispetto delle Istituzioni. Le quali si sono invece pubblicamente rivoltate contro Snowden, dal Presidente Obama all' ex candidata Hillary, per condannarlo in contumacia in Russia l'unico Paese che l'ha ospitato intuendo le potenzialità di un cervello di primo'ordine non lasciandoselo scappare. Se c'era qualche dubbio sul suo tradimento, la Russia lo ha risolto perchè Snowden se vuole continuare a fare il mestiere che l'appassiona dovrà continuare a farlo per la Russia piuttosto che per il suo Paese.
Il quale oltre ad aver subito la beffa riceverà anche un danno per aver sbagliato nel puntare il dito contro di lui non prendendo in considerazione la sua buona fede e la sua ingenuità passando sopra a una iniziativa che comunque era stata perpetrata in nome della libertà e di quel principio di democrazia del quale l'America si sente orgogliosa tanto da esportarla come sinonimo di pace e di benessere. Pace inutile perchè come detto sopra ai Governi non interessano i Fair Games ma intrecciar relazioni socio-economiche che dall'alto del loro Potere usano come armi per mettere in ginocchio i dittatori di regimi dissidenti facendo scattare contro i loro Paesi gli embarchi alla faccia di popolazioni che vengono ridotte allo stremo.

Molto significativa è l'interpretazione di Nicolas Cage nel ruolo di un Agente al quale è stata troncata la carriera per aver reclamato su alcune manipolazioni della CIA nell'impossessarsi di un suo programma per poi diffonderlo a caro prezzo, che vedendo Snowden in video del quale era diventato amico e ispiratore, mentre dall'esilio a Mosca rivela i dati rubati esclama orgoglioso: "Ce l'ha fatta il ragazzo" rispecchiandosi in lui come perdente. Perchè Snowden è un perdente avendo sopravvalutato la portata delle sue rivelazioni, perdippù rubate all'azienda che lo aveva assunto pensando che tacere ci si renda complici di misfatti aziendali quando invece basterebbe dimettersi se non si è in linea con la dirigenza. A lui va riconosciuto il valore di un gesto in cui credeva a costo di mettere in pericolo la sua vita che comunque aveva qualche possibilità di salvare così come è accaduto.
Ora la domanda che si pone è la stessa che si fece a suo tempo agli addetti ai lavori di manovalanza nei campi di sterminio perchè si fossero resi complici ma qui la risposta sta nel fatto che non avrebbero potuto ribellarsi pena la morte inevitabile (come per i Kapò) anche se questo non li assolve dalla colpa e dalla giusta condanna postuma, sempre di morte inevitabile comunque. Situazioni terribili e complesse nelle quali è troppo difficile districarsi e dove solo Dio lo sa.

Joseph Gordon Levitt è uno degli attori emergenti d'America sul filo della tipologia ragazzi intelligenti di nuova generazione ma con l'aria tontolona perchè perdono un sacco di tempo davanti al p.c.dove vivono la loro realtà estraniandosi dal mondo reale con il quale non riescono più a comunicare. Praticamente non esistono che come una sorta di flora batterica virulenta che fa più danni che cose utili sprecando un'intelligenza che potrebbe essere incanalata in modo costruttivo piuttosto che in quello dispersivo e inconcludente su Internet nel quale si impegnano alla fin fine solo per fare un gioco mediatico fra una ristretta cerchia di “addetti ai lavori” del web di nessuna utilità per le comunità.
E' lo stesso gioco che viene adottato con la carta dell'informazione dove i lettori sono ignari non riuscendo a decifrare doppi sensi, metafore o messaggi, intimazioni e ricatti  che ignobilmente vengono trasmessi in tiro incrociato anche attraverso i morti che non vengono lasciati in pace. Meglio che le masse non siano a conoscenza di queste pratiche disinvolte perchè così l'informazione viene manipolata dandola in pasto ad un pubblico che comunque anche se ignora come  leggere fra le righe, intuisce che c'è qualcosa che non quadra visto il calo delle vendite dei giornali. I quali hanno perso credibilità perchè più interessati ad esercitare una supremazia economica piuttosto che ad informare i cittadini dei misfatti del Potere preferendo fare l'elenco delle bici rubate.


 Oliver Stone è un regista robusto perchè tutti i suoi film sono di grande impatto visivo girati su solide basi per la scelta dei temi importanti  che alla fine si sgretolano così come è stato con le Twin Tower del suo film omonimo girato con spezzoni docu nei quali sono tutti eroi.
Cadono in picchiata perchè non reggono il peso delle tesi raccontate con enfasi   accomunando uomini normali e personaggi storici  nell'essere ammantati di un'aura divina come tanti eroi immortali. Le cui gesta echeggeranno nell'eternità? No, nelle cineteche fino a quando non scadranno per usura del tempo o per qualche click di un dittatore mitomane che spegnerà la luce sul mondo per poi riaccenderlo. Pulito senza memoria del suo passato come ogni rivoluzione che si rispetti. Bing Bang!
Ma l'ultima in finale è tutta tecnologica senza spargimento di sangue. Questa è l'idea geniale di un futuro apocalittico che la ex candidata Hillary Clinton aveva individuato in Donald Trump tecnologicamente tentato quando era candidato di chiudere i p.c., idea che le si era rivoltata contro come un boomerang. Sarà la storia a pronunciar  sentenza nel quale Snowden non è che un Alfiere di una Partita a Scacchi verso la fine di un mondo virtuale a sistema standard e p.c. che ha schiacciato l'umanità con tutte le sue imperfezioni e difetti ma che comunque l' avevano resa cara a Dio.
Al quale sembra sia sfuggito ogni controllo avendo l'uomo creato un mondo parallelo  virtuale, dominato dalle macchine elettroniche pensando di arrivare a diventar padrone di vita o di morte dei suoi simili. Basta un click per esser come Dio: un richiamo seduttivo ancora più forte di quello della mela nel Paradiso Terrestre...

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