lunedì 6 febbraio 2017

DOPO L'AMORE E' L'ORA DEI CONTI.



Dopo l'Amore è un film di Joachim LaFosse il cui titolo originale L'Economie Du Couple introduce più incisivamente alla tematica di una coppia che scoppia perchè sottoposta ai patti leonini dettati da chi porta i pantaloni e lo stipendio a casa.




In questo caso specifico il ruolo del capo famiglia spetta a lei, la moglie interpretata da Berènice Bejo per avere portato in dote il suo patrimonio e per aver provveduto sempre al mantrenimento della famiglia, due gemelline e marito incluso (interpretato da Cèlin Kahn). Il quale anche se non ha mai trovato un lavoro stabile ha comunque lavorato nella ristruttrazione dell'abitazione coniugale rivalutando il patrimonio della moglie ed esigendo, stante una separazione in corso,la metà contro il terzo da lei offerto.
Il film si svolge tutto su queste scaramucce tra coniugi (Marie e Boris) che insorgono per la forzata separazione in casa mettendo il marito in una posizione subalterna di dipendenza umiliante perchè la moglie lo sottopone sadicamente a delle regole da rispettare come se fosse un bambino incapace e irresponsabile.

“Eppure l'ho amato tantissimo” si sfoga con gli amici la moglie esasperata dall'atteggiamento infantile e ribelle del marito che ormai non sopporta più  come se fosse un fardello ingombrante della sua vita che vorrebbe ricominciare da sola. Perchè è sempre stata sola avendo fatto da madre a tutti quanti.
Il ruolo di madre è una realtà che le pesa perchè anche lei si sente figlia in quanto a sua volta la madre ricco-borghese (Marthe Keller) è ancora molto presente per darle una mano sia economicamente e signorilmente perchè offre lavori di ristrutturazione al genero al quale si sente legata da affetto sincero, sia come nonna-baby sitter. Le donne di famiglia, gemelline comprese, sono tutte impegnate nel risolvere al meglio la situazione di questo uomo fatto a modo suo e incapace di gestirsi seguendo regole o obiettivi costruttivi ma comunque molto abile a far fruttare il poco che si è trovato per mano rivalutandolo grazie alla sua abilità di architetto con un lavoro di ristrutturazione svolto con amore. L'unica cosa bella che lui ha avuto dalla vita di immigrato, la sua famiglia e la casa, lui non vuole perderla impuntandosi sulla divisione a metà di tutto, dal patrimonio ai figli per continuare in una parvenza di continuità non essendo da parte sua l'amore mai finito insieme al desiderio e alla passione, le quali sono talmente forti da riuscire a riaccendere la fiamma alla sua consorte anche se con i nervi  sempre a fior di pelle.

E' difficile non provare simpatia per lui così buono e umano ma anche tanta comprensione per lei che deve risolvere ogni situazione non solo del quotidiano famigliare ma anche dei debiti che il marito si è andato a cercare impegolandosi con gente di malaffare.
Eppure eppure...Anche se la coppia non sembra più trovare alcun punto di incontro, si sente che l'amore c'è quando entrambi si trovano a dover fronteggiare una disgrazia che ha colpito una delle bambine perchè sulla via del ritorno  a casa i “genitori” si prendono per mano. Un gesto che è come una sorta di illuminazione facendoli accordare sulle modalità di separazione per ricominciare finalmente alla pari e lasciando una speranza per un futuro ancora insieme. A conti fatti conviene verrebbe da dire ma soprattutto fare perchè la coppia ce la può fare. Quando c'è l'amore basta uno dei due per contagiare l'altro. L'importante che venga risolta l'Economie du Couple così come indicato dall'autore, geniale nel scegliere il titolo per cui non si capisce la traduzione in italiano, forse per non  ridurre il film a un freddo battibecco per una questione di soldi. Infatti la coppia non scoppia per una querstione economica ma perchè è calato il desiderio.
“Non è un buon motivo” dice la suocera “perchè ai nostri tempi si riparavano anche i calzini mentre oggi appena c'è una rottura si tende a buttare via tutto” Parole sante.

L'era del consumismo ha travolto anche i valori fondamentali della nostra vita come l'amore e la famiglia che si tende a cambiare innovare allargare e quant'altro e in tutta fretta così come si cambiano i calzini risultando più facile liberarsi di un problema che pensare di risolverlo con intelligenza specie là dove non c'è più desiderio o passione e la commedia della vita è finita in dramma  Se il il cuore è spezzato è molto difficile...ma questa è un'altra storia.
Berènice Bejo dopo l'exploit nel muto ne' Gli Artisti premio Oscar, si conferma interprete ideale dei ruoli di casalinga sull'orlo di una crisi da separazione, dolente e nervosa quanto basta a vivere un dramma a livello cerebrale con quella punta di durezza che caratterizza le francesi molto emancipate con l'illuminismo della rivoluzione per cui poco propense a fare sconti ai partner consce del loro valore in ogni ambito come la famiglia e il lavoro che comunque va a discapito di una vita sentimentale vissuta a cuore aperto, più appagante nella sua semplicità ma molto distante dall'educazione medio-borhese votata al pragmatismo alla produttività e al consumismo, con il conseguente appiattimento di tutto quanto intralci questo percorso, amore compreso. Ma un uomo con il quale si è convissuto per 15 anni in una casa costruita su misura avendo fatto anche due figli non si può considerare solo un cazzo. Questo va detto e con  Dopo L'Amore possiamo avere una risposta.

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