giovedì 14 giugno 2018

LA SVOLTA DI KRISTIN SCOTT THOMAS



Londra in piena Brexit, nonostante le notizie drammatiche che ci giungono sui tagli ai rifornimenti alimentari e farmacologici è sempre in festa: un giorno è la parata dei reali per qualche evento come un matrimonio il compleanno della Regina il gettone di presenza di Kate e William per una qualche beneficienza, un party nei Giardini di Palazzo Reale, una sfilata sul red carpet per la prima di qualche film o spettacolo teatrale, qualche mostra d'arte, pop in primis perchè non va dimenticato che proprio a Londra è cominciata la rivoluzione di costume che ha cambiato le donne in gambe, quelle che spuntavan dalle minigonne di Mary Quant.
Quante mano morte hanno attirato salendo sul bus, attaccandosi al tram in corsa o quando si consegnava la velina al dirigente da firmare: una mano sulla penna e una all'altezza inguine e dover tornare al proprio posto dopo aver subito silenziosamente e dolorosamente la molestia mentre le più sgamate la neutralizzavano con una qualche battuta cameratesca onde evitare il bis. Sul sedere.
Ogni conquista rivoluzionaria lascia una scìa di vittime così come sono state rappresentate in tanti film dove le protagoniste che non fossero malate di vittimismo erano molto rare. Una di queste è l'attrice Kristin Scott Thomas nei panni di Fiona dei Quattro Matrimoni e un Funerale nel quale emergeva per il suo allure disincantato e le battute fulminanti a tutto aplomb molto British una delle quali è rimasta memorabile nel commentare gli abiti delle spose  “gonfiati come delle meringhe”.
Il suo look era privo di fronzoli col taglio di capelli a suffragetta il cappello a larghe falde gli abiti a longuette con le sciarpe avvolgenti la scollatura, così talmente rigido e compassato da venir scambiata per una lesbo-chic. Invece gli uomini le piacevano ma solo di un certo tipo “elevato” alla sua altezza.


Una elevata statura difficile da raggiungere per cui restava più  probabile classificarla come la Bella di Siviglia che tutti la vogliono ma nessuno la piglia.
Un genere di amica o amante che va sempre al massimo, ovvero al più fico quello che ci dà che ci dà una volta per tutte. Nel senso di una botta e via, perché lui la single per scelta la strapazza prima di darsi alla fuga sapendo benissimo che scelta non è. Poi vabbè, capita pure di innamorarsi e di sposarsi, ma non con una come Kristin Thomas Scott.
La quale va bene per tutte le stagioni come amica, amante, magari anche come manager (ha ricevuto anche l’onorificienza della Legion d’Onore in Francia)  ma come moglie proprio no. Come amante va comunque sempre al massimo (come volevasi dimostrare sopra).
Infatti Kristin Thomas Scott al cinema ha furoreggiato con tre film : quelli che hanno maggiormente caratterizzato il suo percorso mettendo in risalto il suo fascino fatto di glamour raffinato e spocchioso in apparenza, ma semplice e appassionato nella sostanza.


Dopo l’algida sfilata, che comunque ha lasciato il segno in tutto il film togliendo anche la scena alla  caramellosa Andy mc Dowell, dei Quattro Matrimoni e un Funerale, Kristin ha fatto irruzione ne Il Paziente Inglese con un ruolo romantico e tragico da eroina  Shakespeariana, lasciandosi morire in attesa del ritorno del suo grande amore (Ralph Fiennes)  al quale si era data sfidando le regole delle convenzioni sociali.



Dopo il Paziente Inglese poteva mancare l’amante manovale rude ed ombroso?   Certo che no. Una come Kristin con L’Amante Inglese non se lo lasciava scappare a costo di far cadere un mito.
Della serie Principessa Diana…quel genere di principessa che vale a dire eterna amante. C’est l’amour che disdegna il potere e le convenzioni per vivere la passione in tutte le sue forme. Giustamente al massimo. Così Dalle stelle alle stalle il passo è stato breve. Non ha resistito nel proporsi molto sexy facendo l'amore con un rude operaio ne L'Amante Inglese forse per approfondire il tema accennato con Destini Incrociati dove lei era una aristo e lui un poliziotto facendo molto appeal con il contrasto degli opposti che si cercano.
In questo film L'Amante Inglese (nella foto) però aveva esagerato perchè lei ne usciva massacrata anche se poi al massacro aveva mandato il marito gentile paziente e innamorato che comunque lei non voleva più perchè aveva perso la testa per l'operaio forse venendo per la prima volta in tutta la sua vita. L'orgasmo multiplo la penalizzava rendendola un filo isterica quasi assatanata tanto da perdere ogni ritegno. Purtroppo con esito poco credibile perchè quando si spogliava era quasi completamente piatta facendo da contrasto al robusto torace del rude operaio in una accoppiata poco entusiasmante perchè lui era certamente di gusti più rubusti.
Insomma lei così fine e romantica, lui così carnale e rozzo...Suvvia Non si lascia una famiglia per qualche scopatina a modo|...

I partner di Kristin in tutti gli altri film comunquei sono sempre stati di eccellenza in sintonia con il suo personaggio pubblico sempre molto aristo e distaccato. E di gusti difficili come una principessa sul pisello che si rispetti.
Ma molto spesso anche facile preda. Perché vittima delle sue passioni o fashion victim? Questo è il dilemma che accompagna la vita di tante single come Fiona di 4 Matrimoni e…

Un tempo si chiamavano zitelle, oggi si chiamano così, perché si portano appresso un bagaglio di esperienze vissute all’insegna della profondità patinata o della superficialità radical chic che le rende estremamente interessanti.
Sono le amanti: sono la spalla sulle quali piangere, raccontare, parlare sicuri di trovare un appoggio come una sorta di infermiere solidali ed emancipate. In Italia, lanciate dalla base Arcore, vengono chiamate Escort ma sono trattate con sufficienza liquidate con un bunga bunga, declassato ad un waka waka!


In Inghilterra  vengono ossequiate come amanti e sono assurte ai ruoli più brillanti. Noblesse oblige!



I film a seguire il  percorso di Kristin Scott Thomas sono stati numerosi mettendo in evidenza   bravura e professionalità ma per il pubblico lei è rimasta sempre la strepitosa Fiona dei 4 Matrimoni,  unica nel suo genere. Alla soglia dei 60 anni si è ritirata dalla carriera di attrice scegliendo comunque di fare un'ultima apparizione discreta e defilata ma importante nel ruolo della moglie di Churchil interpretato da Gary Oldman tanto per non dare un taglio netto come a lasciar una porticina aperta in attesa di un ruolo accattivante. Sì perchè ormai alla sua età purtroppo non si va oltre al ruolo della suocera arcigna  della moglie insoddisfatta, della madre fallita della donna frustrasta  dell'amante masochista. Andava bene tutto pur di non  entrare nei panni delle donne di una certa età delle commedie brillanti nelle quali invece ci sguazzano le varie Jane Foinda, Diante Keaton e tante altre. Così Kristin Scott Thomas deve essere  entrata  nella crisi che colpisce la terza età quando le donne si trovano a un bivio dovendo scegliere come affrontare il futuro: se con un look dignitoso da attempata femminista con sottanoni pashmine e orecchini etnici oppure ritornare nei ranghi della scioretta anni 50 con le giacche Chanel e la borsetta al braccio. Ma c'è sempre una terza opzione che molte donne non disdegnano a costo di scivolar nella buccia di banana ed è quella del look colorato in stile pop-art che può essere visto con simpatia o tacciato per pacchiano. Quel gusto pacchiano comunque ben lontano dal personaggio Fiona ma forse più vicino alla persona di Kristin Scott Thomas.
La quale si è presentata a una Mostra d'Arte a Londra con pantaloni pieni di farfalle, tutto giocato sui toni bianco e neri, che le svolazzano fra le gambe. A completar lo sfarfallìo una casacca panna vedo non vedo con una piccola balza a coprire il seno dall'alto fino all'altezza capezzolo. Il tutto portato su sandali argentati a tacco 12 e un caschetto nero laccato liscio taglio maschietta che questa volta era inequivocabilmente solo lesbo non avendo nulla dello chic dei 4 Matrimoni lasciando tutti stupiti. Fiona mia che lecca!

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