lunedì 4 giugno 2018

PER IL BLITZ DI BIN LABEN UNA COPPIA AL FEMMINILE

Nel maggio 2011 il Presidente Obama insieme a tutìo lo staff tra i quali Hillary Clinton allora Segretario di Stato aveva assistito virtualmente alla cattura di Osama Bin Laden la cui morte non venne mai resa pubblica lasciando nel dubbio tutto il mondo.

Kathryn Bigelow firmando la regia di Zero Dark Thirty con lpotagonista Jessica Chastain racconta la storia del Blitz del leader di Al Qaeda. Per tutti quelli che avessero ancora la curiosità di seguirla, stasera è su Iris in seconda serata.

                            JESSICA CASTAIN LA NUOVA STELLA ROSSA
             Kathryn Bigelow è sotto accusa per il film Zero Dark Thirty's su Bin Laden dove ha inserito torture gratuite pur di fare sensazionalismo. Infatti la storia è molto romanzata per cui la regista ha perso credibilità. Un fatto così attuale  come la cattura di Bin Laden infatti avrebbe dovuto essere trattato con più realismo basato su docu veri di dossier segreti comunque dimostrabili.
Il film pertanto rappresenta un semplice punto di vista al quale si può tranquillamente non credere.
Il covo di Bin Laden era sotto agli occhi di tutti i suoi concittadini Pakistani e i servizi segreti lo conoscevano benissimo tenendolo sotto controllo, perché da vivo era meno pericoloso che da morto, dopo il quale sarebbe entrato nel mito.
Il blitz ideato da Obama è stato dunque geniale facendo irruzione documentata ma cancellando il corpo del re del terrore per non alimentare un mito per i mussulmani.
I quali è meglio per tutti che restino divisi nelle loro rivoluzioni di casa. Dividi et impera.


Nessuno infatti parla più di Bin Laden se non la Bigelow la quale sembra più invece interessata a rubare la scena ad Hillary Clinton, unica donna ammessa a partecipare al blitz in diretta.
Se il retroscena è inventato resta comunque un’opinione come possibile ipotesi di una regista visionaria e tosta come appunto la Bigelow così come ha dimostrato in tutti i suoi film dove non c’è nessuna sceneggiatura che sia storia vera non avendo nemmeno inventato un genere perché ha copiato letteralmente da registi maschi. Per essere più maschio di loro. Atto di forza o spacconeria?
Spacconeria con la stecca.  Embè non avendo lo strumento!
Hillary comunque è uscita di scena per ritemprarsi e magari candidarsi alle prossime elezioni. Tutto dipende da come svolgerà il suo ruolo politico in questi anni.

Per il momento l’attenzione è focalizzata su Zero Dark Thirty’s che la Bigelow ha astutamente reso accattivante
con la presenza di Jessica Chastain la nuova star di Hollywood dalla chioma rossa. La quale potrebbe essere lussureggiante se non fosse quell’aria da agente in missione della serie “Succhiami il cazzo” di Demi memoria che questa volta ha preso il nome di Agente Maya. Sì maya sansa, ovvero sansa appeal. Infatti non è più giovanissima e quasi alla soglia dei quarant’anni si è messa in luce tra bisturi taglienti di serial Tv e partecipazione al film Wilde Salomè di Al Pacino, molto acclamato dagli addetti ai lavori del cinema-festival.
Da qui, la candidatura al Premio Oscar 2013 che ha attinto a piene mani dal Festival di Cannes selezionando Amour e Il Sapore di Ruggine e Ossa.
Jessica è comunque ancora molto bella ma è corsa ai ripari imbruttendosi con un corto caschetto nero (alla Demi Moore. Ancora!) per affrontare la prova Horror ne’ La Madre che l’aspetta dietro l’angolo, ormai considerata la prova del nove di tante star come Nicole Kidman, e Jennifer Lawrence per dare emozioni cardiopalmiche a capelli a tutta scossa elettrica.
Peccato questa trasformazione perchè ad emergere in questo film sul filo del rasoio è il suo partner Nikolay Costner Waldau (Head Hunters) a tutta barba nera: Le look Le Plus Cool che andrà per la maggiore nel 2013 lanciato da Henry Cavill in Superman seguito da Ben Affleck in Argo. Quando lei mira ad essere troppo brava lui diventa very cool.
Ma non finisce quì perchè l'apoteosi Jessica la raggiunge con un ruolo di oca giuliava nel film The Help ambientato negli anni 50 nel quale risalta come bellezza procace ma di grande umanità.


               

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