martedì 14 giugno 2022

IL CASTIGO DEL PERICLE NERO

 Riccardo Scamarcio pur avendo sempre interpretato ruoli di grande amatore conteso dalle ragazzine e donne di tutte le età non è considerato un latin lover ma piuttosto un amante genere canaglia, faccia da impunito o maledetto vendicatore come nel film da lui interpretato Pericle Nero nel ruolo di un soldatino di mafia che castiga le vittime o i ribelli affiliati mettendoglielo in quel posto. Insomma un reietto nel quale Scamarcio aveva detto di identificarsi. Niente paura capita a tutti gli attori ma poi passa. Non siamo comunque qui a fare recensione al film né tanto meno i censori bensì per parlare di una nota di costume diventata virale sui social perchè la pratica di metterla in quel posto viene ampiamente trattata camuffata da informazione con il dovuto distacco allo scopo di farlo bene senza incorrere in errori di vizi di forma, primo fra tutti quello di non essere entrambi consenzienti oppure di non curare l'estetica come lo smalto fra le unghie dei piedi o le meches fra i capelli.

Così si è data  grande visibilità  alla festa di un noto conduttore Rai per celebrare l'unione con il suo fidanzato officiata da un'altra nota conduttrice non si sa in che veste se non quella di simulare una sorta di matrimonio finto come quello di Berlusconi con la Fassina (che come si vede sta già facendo tendenza) a cui hanno partecipato molti VIP della Tv per festeggiare ed ufficializzare un' unione omosessuale che, se molti aborrono perchè fa male, c'è anche a chi gli piace. L'importante è farlo bene come detto sopra. Infatti la coppia è partita per una luna di miele in un resort di lusso per poter praticare alla grande e alla luce  quello che un tempo era tenuto nascosto come peccato di sodomia, da sempre ostacolato dalla Chiesa e ancora in molti Paesi del mondo. Invece nel mondo occidentale l'omosessualità, dapprima tollerata, ora è stata ammessa in pari dignità per tutti e questo grazie anche al coming out di molte celebrity tanto di arrivar a far parte della normalità. La cosa curiosa invece è fornita da quella fascia di gay che pur ammettendo di essere tali non hanno mai praticato con nessun partner per una questione di gusto.

Sono d'accordo, perchè l'omosessualità è un fatto mentale: è un modo di vivere la vita al maschile o al femminile . Poi c'è il bisex che si alterna fra le due tendenze a seconda dei casi. Le manifestazioni fisiche ed esperienze sessuali con altri partner sono da questa gascia di gay sui generis rigorosamente evitate, anche se ci si trova coinvolti a livello di cuore, e non tanto per una forma di ipocrisia quanto per il disgusto nel dover affrontare l'altro de visu, preferendo magari il sesso virtuale o incanalare gli impulsi verso forme creative oppure esplicarli in società scegliendo di far qualche sgambetto o le cosiddette scarpe per raggiungere i propri obiettivi. Insomma silurare un partner sul lavoro come per esempio potrebbe essere una brava conduttrice bellissima a gambe lunghe, grande ballerina che rubi la scena da prima donna che ad un gay è il peggior affronto da subire. Così riuscire per lui nell'intento di silurare e metterlo in quel posto fisicamente potrebbe rappresentare il massimo del godimento in un eccesso "di cattivo gusto" chiamiamolo pur così ancor più disdicevole. 

 Per questo per molty gay è meglio vivere un'omosessualità come un'opportunità di creatività o di vivere la vita all'insegna della libertà di pensiero senza per questo essere obbligati a metterlo in atto, preferendo di gran lunga disdegnare di addentrarsi fra genitali dopo averne annusato odori ed assaporato umori con qualche sorpresina in uscita finale. Ma cos'è questa robina qua? Cacca. 


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