mercoledì 29 giugno 2022

DURO COLPO AL FEMMINISMO D'AMERICA.

In America la Corte Suprema ha dichiarato incostituzionale il diritto all'aborto facendo insorgere femministe e comitati per i diritti civili ottenuti dopo anni di lotta, temendo che anche questi saranno negati. L'America sta dunque tornando indietro? Le donne sono indignate perchè è stato loro tolto il diritto di scelta nel gestire il proprio corpo dandolo in affitto per procreare oppure decidere se portare avanti o interrompere una gravidanza. A piacer nostro. “Il corpo è mio e lo gestisco io” infatti  era lo slogan iniziato con le lotte femministe che nel corso di questi decenni sono state tutte vinte lasciando alle donne ogni libertà di movimento anche se gestito male. Sì perchè se si era partiti dall'aborto terapeutico causa gravi malformazioni del feto, o  per fatti di eccezionale gravità come lo stupro e quant'altro, si è passati a motivazioni di vario tipo come la paura di affrontare il giudizio della gente, o per liberarsi di un ostacolo  per lavorare o far carriera. Quante donne si sono sottoposte a queste pratiche per non essere scavalcate da colleghi di lavoro, o per paura di restare single per rifiuto del partner di accettare il nascituro, oppure decidere di interrompere una gravidanza anche senza il consenso del compagno?

Certo il corpo è mio e lo gestico come mi pare, però....Se la Corte Suprema è arrivata a questo punto bisognerebbe farsi qualche domanda. Molte cliniche specializzate in aborti hanno già chiuso i battenti per cui si teme un ritorno alle pratiche  clandestine di un tempo con tutti i danni  derivati ai  corpi delle donne  e che proprio per questo si era lottato per la la legalizzazione. Meglio abbandonare i neonati nei cassonetti dei rifiuti, allora? Questo è un problema che si potrebbe risolvere  perchè le donne che arrivano a questi gesti estremi lo fanno per povertà e mancanza di mezzi per cui basterebbe attivarsi per dare aiuti concreti (no bonus per favore) alle donne in difficoltà offrendo una casa e trovandole un lavoro per affrontare il futuro. I casi più drammatici sono quelli che coinvolgono minorenni  con le famiglie che le costringono convincendole che sia meglio affrontare la vita con una strada spianata per un futuro migliore piuttosto che accettare la nascita di un bambino che potrebbe solo interrompere una progettualità di crescita normale come tutte le loro coetanee, per sovraccarico di responsabilità.

La politica dovrebbe dare un sostegno forte in questo senso ma proprio dall'America con un film molto interessante  per la regia di George Clooney, Le Idi di Marzo, viene data una risposta inquietante perchè: “...se sgarri sei tagliato/a fuori”. E fu così che una giovane stagista rimasta incinta del candidato alle Presidenziali aveva abortito in una clinica specializzata per evitare uno scandalo che avrebbe danneggiato soprattutto il suo Capo. Un gesto “generoso” di una giovane fragile che comunque aveva pagato caro con la pelle della sua creatura e la sua vita stroncata in modo violento. Questo per dire che le donne in realtà non sono libere di scegliere dovendo sottostare ad un sistema creato dagli uomini per assoggettarle illudendole di poter raggiungere la parità dopo averle indotte a liberarsi delle loro creature o a rinunciare di procreare per la carriera mentre invece le donne dovevano lottare per sovvertire il sistema per difendere il diritto di fare figli senza subire pressioni di sorta dagli uomini e dalla società.

Forse questa sentenza della Corte Suprema può essere da sprono per continuare a lottare non tanto per tornare a liberalizzare l'aborto quanto per contribuire a creare un nuovo sistema improntato sulla cultura della vita basato sulla sacralità della nascita che riconosca il diritto a tutti indistintamente di venire al mondo perchè sarà il benvenuto per la comunità in qualsiasi contesto con la società che si prenderà cura di lui e della sua mamma per assicurar loro ogni comfort e sicurezza nell'affrontare il futuro. Il diritto del nascituro di venire al mondo deve superare la libertà acquisita dalle donne di impedirne la nascita. Prima le donne e poi i bambini si dice sempre in ogni occasione specie se di emergenza, Ecco questa sarebbe una buona occasione per cambiare il sistema: prima i bambini e poi le donne. Non è difficile. Perchè fare una strage di feti? Perchè in questi decenni di conquistati diritti a gestire liberamente il loro corpo, le donne è proprio questo che hanno fatto:una strage. Del loro corpo ne hanno legalmente abusato. Fare del male a se stesse è una specialità delle donne. Anche questo è un sistema che andrebbe cambiato! 


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